domenica 30 marzo 2008

84 di 2013 ; Via Crucis-Lucis

Stefano Armellin con il pezzo 84 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : Via Crucis- Lucis. Questa mia prima Via Crucis-Lucis che fa da Prologo al Poema è dedicata a San Leonardo di Porto Maurizio (Imperia) 1676-1751, al Beato Fra Claudio Granzotto 1900-1947,  a Carlo Acutis 1991-2006 e al Santo Giovanni Paolo II 1920 - 2005, al Popolo Armeno, al Beato Bartolo Longo fondatore del Santuario e della Città di Pompei. 



E' in formato 24 x 33cm, realizzata a marzo-aprile 2007 in una prima versione completata poi nel 2011. In seguito ho realizzato altre due Via Crucis-Lucis.

Quest'opera è nata dall'esigenza di collegare la Via Crucis e la Via Lucis in un unico percorso comprendente ventotto stazioni.
La difficoltà espressiva mi ha sorpreso alla quindicesima stazione, dove inizio a configurare come elemento narrativo, la pietra circolare del Santo Sepolcro, che sostituisce la Santa Croce. Difficoltà generata dalla stessa predicazione cristiana, non solo Cristocentrica ma soprattutto Croce-centrica. 

Infatti fin da bambini i fedeli sono cresciuti con le immagini della Via Crucis che domina non solo l'iconografia personale del singolo credente, ma avvolge con una intensità inaudita tutta l'iconosfera della comunità cristiana mondiale. Perciò è molto difficile accostare e produrre le nuove immagini del Risorto.
La difficoltà artistica qui si somma a quella teologica. Perchè si tratta non solo della continuazione dell'Annuncio cristiano, ma soprattutto della sua manifestazione paradigmatica.
La Via Crucis-Lucis è  il punto storico assolutamente decisivo della Rivelazione cristiana.

Nel piazzale Giovanni XXIII al Pontificio Santuario della Beata Vergine del Rosario di Pompei si trova una Via Crucis e una Via Lucis fatte in bronzo dallo stesso artista in due tempi diversi. Le immagini sono tradizionali e non aggiungono nulla di nuovo alla ricerca dell'arte contemporanea. Non parlano al presente, sono un prodotto riuscito di onesto artigianato religioso. 

Al contrario della Via Crucis (1960) di Ubac, in ardesia, nella chiesetta francese di Saint Paul de Vence. Però Ubac si ferma alla Via Crucis. Le sue linee sono innovative anche se ermetiche, e il livello artistico è molto alto. Possiamo quasi percepire l'atmosfera dell'imminente Annuncio del Concilio Vaticano II, la necessità di aggiornamento permanente per la Chiesa Cattolica Apostolica Romana, nel confronto con il mondo contemporaneo. 

Sono immagini quelle di Ubac, di avanguardia che oggi sentiamo un po' distanti perchè il Mondo si è trasformato. Oggi viviamo nel disorientamento iconografico che riflette quello culturale, politico, economico e religioso. E' messa in discussione l'identità della persona umana a tutti i livelli. 

Da qui la speranza in questa Via Crucis-Lucis, di riuscire ad aprire un percorso alternativo, ordinato, metodologicamente preciso; in grado di raccontare l'Evento di sempre, per il bene del nostro presente.
Un presente vibrante di possibilità, e ricco di fiducia, e Speranza, nella umanità che comunque siamo.
" Io sono con Voi tutti i giorni fino alla fine del mondo ". (Matteo 28), è il messaggio centrale di questa composizione artistica, di questa Preghiera.

Stefano Armellin

Pompei, 30 marzo 2008 aggiornato a lunedì 26 novembre 2012 e a domenica 20 ottobre 2013