domenica 9 agosto 2009

494 di 2013 ; il Vescovo di Roma

Stefano Armellin con il pezzo 494 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013




Titolo : Il Vescovo di Roma oggi  é Papa Francesco. Stefano Armellin


Le celebrazioni penitenziali bibliche b di Padre Felice Artuso
Gesù osserva la prassi penitenziale ebraica e le conferisce una dimensione prevalentemente interiore (Mt 6,16-18). Annunzia che Dio accoglie i peccatori, che ritornano a Lui e con loro si mostra misericordioso (Lc 15,11-32). 

Suscita meraviglia, quando egli elargisce perdoni e libera i malati della loro infermità (Mc 2,1-12). Chiede ai suoi discepoli di essere sempre misericordiosi con il prossimo: «Siate misericordiosi come è misericordioso il Padre vostro che sta nei cieli» (Lc 6,36). 

Affida ad essi il potere di assolvere i peccatori e di riconciliarli con Dio (Mt 16,19; 18,18). Morendo sulla Croce, ottiene per ognuno la grazia della purificazione, della santificazione e della salvezza eterna. 

Nelle apparizioni comunica agli apostoli il suo Santo Spirito e li autorizza di trasmettere il perdono di Dio: «Ricevete lo Spirito Santo; a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, non rimessi resteranno» (Gv 20,22-23). 

Nella solennità di Pentecoste essi prendono coscienza di una ulteriore effusione dello Spirito. Pietro propone quindi alla folla di pentirsi dei propri peccati, per ottenere il perdono di Dio: «Pentitevi e ciascuno di voi si faccia battezzare nel nome di Gesù Cristo, per la remissione dei vostri peccati» (At 2,38). 

Nei successivi annunci pasquali egli insiste presso la gente sulla necessità del pentimento, per essere perdonata e giustificata da Dio (At 3,18-19; 5,30-31).
 
L’apostolo Paolo insegna che Gesù, morendo sulla Croce, ha annullato il peccato (Gal 3,13; Col 2,14) ed ora giustifica tutti i penitenti (At 13,37-39). Attesta che Dio attende che i cristiani si riconcilino con lui e seguano Gesù, vittima d’amore: «Vi supplichiamo in nome di Cristo: Lasciatevi riconciliare con Dio.
 
Colui che non aveva conosciuto peccato, Dio lo trattò da peccato in nostro favore, perché noi potessimo diventare per mezzo di Lui giustizia di Dio» (2 Cor 5,20-21). L’apostolo Giovanni asserisce che dobbiamo riconoscerci peccatori, per ricevere la grazia del perdono: «Se riconosciamo i nostri peccati, egli che è fedele e giusto ci perdonerà i peccati e ci purificherà da ogni colpa» (1 Gv 1,8-9). 

L’Apocalisse raccomanda alle comunità cristiane di ascoltare la voce del Signore, il quale fa comprendere gli effetti nocivi del peccato e induce a compiere un vero cammino di conversione .

Padre Felice Artuso Direttore spirituale gruppo Stati Uniti del Mondo