martedì 5 ottobre 2010

919 di 2013 ; il Secondo Avvento

Stefano Armellin con il pezzo 919 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013




Titolo : Il Secondo Avvento. Carità verso i deboli. " Accogliete tra voi chi è debole nella Fede, senza discuterne le esitazioni. Uno crede di poter mangiare di tutto, l'altro invece, che è debole, mangia solo legumi. Colui che mangia non disprezzi chi non mangia; chi non mangia, non giudichi male chi mangia, perchè Dio lo ha accolto. Chi sei tu per giudicare un servo che non è tuo ?

Stia in piedi o cada, ciò riguarda il suo padrone; ma starà in piedi, perchè il Signore ha il potere di farcelo stare". San Paolo, Lettera ai Romani, 14, 1-4

"Se da un lato la cultura cattolica non ha incidenza sulla politica, dall'altro la politica dei cattolici si è a lungo staccata dalla cultura. 

La Democrazia Cristiana ha esercitato per decenni una egemonia politica senza corrispondente egemonia culturale...

In questa netta separazione fra teoria e prassi sono prosperate una secolarizzazione religiosa dell'Italia mai prima conosciuta...e la trasformazione della Democrazia Cristiana da partito di idee in contenitore di interessi...

Del Noce fu lucido ideologo della Democrazia Cristiana piuttosto che filosofo cristiano della democrazia". 
Vittorio Possenti 1994

"Non facciamo le cose per essere visti, ma ci vedono. 

Devi agire sempre alla presenza di Dio, perchè con ogni gesto, con ogni parola, con ogni dettaglio puoi scandalizzare la gente o la puoi avvicinare a Dio". Don Alvaro

"Sono molto orgoglioso di essere cresciuto vicino a Monsignor Escrivà (Fondatore dell'Opus Dei). Avrei voluto imparare ancor più da lui. E quello che ha sempre insegnato era di dilatare il mio cuore di sacerdote. Di tenere le braccia aperte a tutti, da qualunque parte provenissero e in qualunque modo venissero: anche se si fossero presentati come miei mortali nemici. A qualunque ora, in qualunque luogo o circostanza, di avere il cuore spalancato per chiunque abbia bisogno di me". Mons. Javier Echevarria

Sto lavorando ad un volto, é un periodo che i volti, le facce con il il collo lungo mi interessano, non so perché, forse é la vita che emerge davanti a me, nelle relazioni sempre più frequenti di ogni giorno.

Fare una Croce oggi sarebbe una forzatura; l'arte é un gesto spontaneo, l'artista può s-forzarsi nella preparazione non nella esecuzione. Il gesto di creare dal nulla deve emergere libero e carico di stupore.

Il miglioramento tecnico aiuta l'espressione artistica, ma una tecnica esasperata può anche soffocarla. Tutti i grandi artisti per tenere salda nel presente la loro arte sono tornati indietro nella spontaneità della loro infanzia.

L'arte é un continuo recupero della visione innocente della vita". Stefano Armellin 1999

"Fu A.Schopenhauer (1788/1860) ad associare per primo il pensiero vedantico con la teologia apofatica di Maestro Eckhart...soltanto perché siamo nell'ignoranza non comprendiamo l'unità del tutto.

Vedere il Mondo in unità significa vivere un'esperienza religiosa profondissima; significa raggiungere la liberazione già in questo Mondo...Non é sufficiente l'erudizione, occorre la libertà spirituale che si ottiene attraverso il distacco e la meditazione.

L'ipertrofia dell'Io é una malattia endemica in Occidente così come la visione scientifica.

L'Occidente ha preso definitivamente un'altra strada...la mistica é il sentimento dell'unità del tutto.

Il vero senso religioso é il senso mistico, dove avviene una vera trasformazione dell'autocomprensione di sé, dove avviene un vero cambiamento radicale del proprio modo di pensare. L'istanza mistica deve, in qualche modo, abitare ogni vera religione.

A Chicago nel settembre del 1893 furono gettate le basi per la nascita di una fitta rete cooperativa di missionari asiatici, i quali fecero di tale occasione la pietra miliare della rivincita dell'Oriente. Una rivincita che suscitò fin da subito preoccupazioni di vario tipo.

Il messaggio più forte dell'India rimane il richiamo all'interiorità, alla scoperta di un Dio nascosto nell'abisso dell'anima e che trascende infinitamente ogni idea e ogni nome.

Nella tradizione Hindu é presente il mistero cristico e un incontro esistenziale tra le due fedi non solo é possibile, auspicabile, ma in un certo senso é necessario per un'autentica vita spirituale".

Credere  Oggi, Induismo, 149, 5/2005