domenica 20 luglio 2008

108 di 2013 , Apocalisse

Stefano Armellin con il pezzo 108 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013



Titolo: Apocalisse. " Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che rassomigliate a sepolcri imbiancati: essi all'esterno son belli a vedersi, ma dentro sono pieni di ossa di morti e di ogni putridume. Così anche voi apparite giusti all'esterno davanti agli uomini, ma dentro siete pieni d'ipocrisia e d'iniquità". Matteo 23, 27-28
" Conosco le tue opere: non sei né freddo né caldo. Fossi freddo o caldo! Così, poiché sei tiepido, cioé né caldo né freddo, sto per vomitarti dalla mia bocca (Apocalisse 3, 15-16)

Il figlio dell'uomo (Apocalisse 1,13) detta al veggente sette lettere per le sette chiese (Apocalisse 1,11). Sono le chiese della provincia d'Asia legate all'apostolo Giovanni, che nel numero sette esprimono la totalità della chiesa (anche le Lettere di Paolo sono indirizzate alle sette chiese).

Ma la totalità della chiesa espressa nel numero sette (quattro più tre) é una totalità quantitativa, non é la pienezza unanime del popolo di Dio espressa nel numero dodici (quattro volte tre), il numero delle tribù di Israele, riservato alla descrizione della nuova Gerusalemme (Apocalisse 21, 12-21).

Ciò che il Signore dice della chiesa nelle lettere, si riferisce direttamente alla condizione della chiesa nel tempo in cui il veggente riceve la rivelazione, e le successive visioni dell'Apocalisse si riferiscono al tempo subito seguente in cui doveva compiersi il giudizio (Apocalisse 1, 19; 4,1): per questo ciò che il Signore dice a giovanni della chiesa é detto per tutto il tempo in cui dura la chiesa". Sergio Quinzio, Un commento alla Bibbia, 1995, Adelphi, pp.794