lunedì 12 marzo 2012

1806 - 1807 - 1808 di 2013

Stefano Armellin con il pezzo 1806 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013



Titolo : Santa Croce marrone " L'incivilimento ha posto in uso le fatiche fine ecc. che consumano e logorano ed estinguono le facoltà umane, come la memoria, la vista, le forze in genere ecc. le quali non erano richieste dalla natura, e tolte quelle che le conservano e le accrescono, come quelle dell'agricoltore del cacciatore ecc. e della vita primitiva, le quali erano volute dalla natura e rese necessarie alla detta vita.

Un corollario del pensiero posto qui sopra possono essere delle osservazioni sulla vita degli anacoreti senza disturbi e colla speranza quieta e non impaziente del Paradiso". Giacomo Leopardi

Stefano Armellin con il pezzo 1807 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : La giustizia sociale della Santa Croce


Stefano Armellin con il pezzo 1808 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013



Titolo : L'osservatore del Mondo "La realtà ciò che é capace di un'infinità di ruoli, interpretazioni, punti di vista". Paul Valéry 1914

Sant’Ignazio di Loyola (1491-1556) c
di Padre Felice Artuso

Prima di allontanarsi da Parigi, accompagnato dagli amici universitari, egli sale sulla collina di Montmartre (Monte dei martiri).

1803 - 1804 - 1805 di 2013

Stefano Armellin con il pezzo 1803 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013


Titolo : Evanescenze umane "A ogni modo mi sono avveduto che la lettura de' libri non ha veramente prodotto in me né affetti o sentimenti che non avessi, né anche verun effetto di questi, che senza esse letture non avesse dovuto nascer da se :  ma pure gli ha accelerati, e fatti sviluppare più presto...". Giacomo Leopardi



Stefano Armellin con il pezzo 1804 di 2013
 delm Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013


Titolo : 
   Quando il Figlio dell'Uomo verrà nella sua gloria
con tutti i suoi Angeli,
si siederà sul trono della sua gloria.
E saranno riunite davanti a Lui tutte le genti,
ed egli separerà gli uni dagli altri,
come il pastore separa le pecore dai capri,
e porrà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra.

Allora il re dirà a quelli che stanno alla sua destra: 
Venite, benedetti del Padre mio, 
ricevete in eredità il Regno preparato per voi 
dalla fondazione del Mondo.
Perchè Io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare,
 ho avuto sete e mi avete dato da bere; 
ero forestiero e mi avete ospitato, 
nudo e mi avete vestito, 
malato e mi avete visitato, 
carcerato e siete venuti a trovarmi.
Allora i giusti gli risponderanno: 
Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato 
e ti abbiamo dato da mangiare, 
assetato e ti abbiamo dato da bere ? (…) 
ogni volta che avete fatto queste cose 
a uno solo di questi miei fratelli più piccoli,
 l'avete fatto a me. Matteo 25, 31-40


Stefano Armellin con il pezzo 1805 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013


Titolo : Robot " E l'arte che vuol lasciare un'impronta non si limita a un solo stile.

Nessuna rivoluzione più profonda di quella che sostituirà le vecchie idee e il vecchio linguaggio.

Ma forse la vaghezza é indistruttibile, la sua esistenza necessaria al funzionamento psichico.

1800 - 1801 - 1802 di 2013

Stefano Armellin con il pezzo 1800 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013


Titolo : il Secondo Avvento (Fine nono di dieci capitoli) "La Commedia allora principalmente é utile quando fa conoscere il Mondo, i suoi pericoli, vizi, vanità, seduzioni, tradimenti, illusioni ecc. ai  giovani alle giovanette ecc. giacché ai vecchi che già lo conoscono non serve gran cosa..." Giacomo Leopardi



Stefano Armellin con il pezzo 1801 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013


Titolo : Lottatore di Sumo "E quanto alle massime di morale e gli esempi dei tristi puniti, delle virtù, dei buoni premiati ec. sono miserabili cose e della cui utilità, se non alquanto nel basso volgo, non si può disputare in buona fede, che certo nessun giovane o persona qualunque di un certo mondo é in somma civile..." Giacomo Leopardi



Stefano Armellin con il pezzo 1802 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013


Titolo : Vesuvio gioioso " E' tornata dalla commedia più virtuosa per le prediche o gli esempi morali che ci ha sentite e vedute, bensì é facile che sia (almeno in parte) disingannata dallo svelamento di tante trame che si tendono alla povera gioventù, e dalla semplice imitazione e rappresentazione di quello che succede nel Mondo e che la gioventù ignora e crede molto diverso,

come appunto servono le storie più che tanti altri libri, colla differenza che la commedia mostra la cosa più al vivo e al naturale e la mette sotto gli occhi in luogo di narrarla, ond'é più persiasiva". Giacomo Leopardi

1799 di 2013 ; Louvre 51

Stefano Armellin con il pezzo 1799 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : Santa Pasqua

51.Louvre. Henri (già Direttore del Louvre) ; Varazze-Assisi a piedi. In quel periodo (1992) era Cardinale Arcivescovo a Milano Mons. Carlo Maria Martini; in un testo assai discusso all'epoca : Il Lembo del mantello; cercava di conciliare la spiritualità con la tecnologia, individuando nel televisiore un amico prezioso.

Mi rendo conto che il gregge del Vescovo di Milano vive in simbiosi con i media, e lo sforzo del Cardinale di sposare il televisore con fratello sole e sorella luna è ammirevole ma fuori luogo. 

Nè giusto nè sbagliato. Francesco col suo mondo sarà sempre attuale perchè parla del nostro mondo anche se oggi ci sono i media. 

Francesco invita alla povertà (che non è quella del Popolo della Somalia) per scoprire la forza interiore dell'anima e comunicare nella maniera più perfetta con Dio. 

I mezzi di informazione usati dai mass-media sono strumenti. 

Noi abbiamo bisogno di respirare e amare, non di vedere la televisione, abbiamo bisogno di bere sorella acqua e di avere amici, non di sentire sorella radio e avere amici che stanno dentro il televisiore, abbiamo un bisogno vitale del sole e della famiglia, non del giornale quotidiano. 

Chi è abituato a camminare a lungo nella natura sa bene quanto scrivo.

Oggi Henri la penso diversamente, molto limitata questa mia osservazione del 1992, al tempo di Internet e dei social si può dimostrare che ci sono relazioni virtuali più importanti e significative di quelle reali; 

La possibilità di comunicare bene, ripeto bene, con il prossimo a distanza è un ampliamento della coscienza e della conoscenza.

Francesco sostiene che tutto quanto aggiungiamo di esterno a noi stessi complica e impedisce l'espressione completa di tutte le potenzialità della forza dell'anima umana. 

La bella macchina, la bella chiesa, la bella casa, il pranzo troppo abbondante, l'assenza di sforzi, il benessere viziato dei giovani d'oggi, il consumo eccessivo di spettacoli cinematografici, televisivi, radiofonici, sono barriere visibili e non, che impediscono alle forze più intime e sconosciute della persona, di manifestarsi nella autentica bellezza.

Su questo punto Henri rimango della stessa opinione del 1992 : Credere che si possa educare la persona alla spiritualità usando la tecnologia moderna, è come credere possibile educare un elefante a suonare al pianoforte la IX Sinfonia di Beethoven. 

Francesco separa le due cose : " A Cesare e a Dio". Come ha fatto Gesù. 

Silvia se la prende con il Papa (Giovanni Paolo II nel 1992 ) per un recente caso di omicidio motivato dai sensi di colpa per la pratica di un rapporto omosessuale. Omicidio che doveva essere suicidio reciproco per i due maschi. Ma il più grande dopo aver levato da questo Mondo il suo compagno di notte, non si è sentito di accompagnarlo anche nella notte Eterna. 

Il Papa è il parafulmine di tutte le critiche su argomenti di cui deve parlare per fare conoscere ai fedeli quanto la Chiesa Cattolica sostiene. 

E il Capo della Chiesa non può non dire quanto la dottrina cristiana afferma. 

Non so dire quanto sia rimasto intatto dello Spirito di Francesco e Chiara e della creatività autentica di Michelangelo, Piero della Francesca, Giotto, Dante, Andrea, ma qualcosa di buono nella natura umana sicuramente resta, ed è negli esseri umani di tutto il Mondo che vedo la speranza per un futuro migliore. 

Emanuela rimaneva in silenzio ad ascoltare, il freddo si faceva pungente, dovevamo scendere dalla vecchia pietra, teatro della nostra conversazione, per andare a riposare nelle tende. Di questa sera, le cose sagge le ha dette in silenzio la vecchia pietra. 

(51. Continua) Stefano Armellin, Pompei, sabato 6 settembre 2014