venerdì 10 febbraio 2012

1495 - 1496 - 1497 di 2013

Stefano Armellin con il pezzo 1495 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : Discesa ripida


Stefano Armellin con il pezzo 1496 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : Una fossa profonda è la prostituta.
Proverbi 23,27


Stefano Armellin con il pezzo 1497 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013



Titolo : tac-tac-tac "Alle preghiere si accompagnano le competenze, gli appoggi, gli aiuti concreti che la potenza e la cultura dei monaci, come il loro prestigio e la loro autorevolezza, sono in grado di fornire ai loro benefattori.

1492 -1493 -1494 di 2013

Stefano Armellin con il pezzo 1492 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo ;
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : Colui che veglia sulla tua vita lo sa;
egli renderà a ciascuno secondo le sue opere.
Proverbi 24,12 
Stefano Armellin con il pezzo 1493 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : Impiccato Saddam, troppo tardi ?
Stefano Armellin con il pezzo 1494 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : Bombe e bombardamenti 1945

1489 - 1490 - 1491 di 2013

Stefano Armellin con il pezzo 1489 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : Pensare una nuova Arte per il Louvre

Stefano Armellin con il pezzo 1490 di 2012
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : Nave romana
Stefano Armellin con il pezzo 1491 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : Lui e Lei al mare, a San Valentino

San Francesco d’Assisi (1182-1226) b
di Padre Felice Artuso

Un giorno Francesco entra nella diroccata chiesetta di San Damiano. Si avvicina al Crocifisso di stile bizantino, appeso all’abside, e improvvisa questa supplica: 

«Altissimo e glorioso Dio, illumini el core mio. Dame Fede diricta, speranza certa, carità perfecta e humiltà profonda, senno e cognoscimento che io servo i tuoi comandamenti» . 

Terminata l’ardente preghiera, il Crocifisso gli ripete per tre volte: 

«Francesco, va’ a restaurare la mia dimora, che, come vedi, sta andando tutta in sfacelo» . 

Egli esegue l’ordine del Signore. Inizia a restaurare la chiesa di San Damiano con il materiale che ha questuato e con la collaborazione di alcuni amici.

Pietro di Bernardone si disgusta che il figlio dimori altrove, lo cerca e lo riconduce a casa. Organizzato un processo pubblico, gli chiede di rinunciare all'eredità paterna, se intende vivere in piena autonomia. 

Francesco rifiuta l’eredità e cede al padre anche le vesti. Indossa poi una grezza tonaca a forma di Croce e se la stringe ai fianchi con una corda bianca.
 
Assieme ad alcuni ammiratori si ritira quindi a Santa Maria della Porziuncola, dove medita il Vangelo. 

Intuito che Dio lo chiama a imitare Gesù povero, casto, obbediente, lavoratore e promotore di pace (Mt 10,8-10), assume l’aspetto dei servi, dei minori, dei mendicanti, dei disprezzati, degli scherniti, dei folli e degli espulsi dalla società. 

Si definisce il "pazzerello" e "l'araldo del gran Re" crocifisso, che brama rinnovare la Chiesa imborghesita dai privilegi e contaminata dalla propaganda ereticale.

Ottenuti i permessi delle autorità, esce dall’isolamento eremitico, si dirige con i suoi compagni nei luoghi abitati e proclama il Vangelo alla gente. 

Concentra specialmente il suo annuncio sulla passione del Signore, che ha meditato e interiorizzato. 

La sua fervorosa parola convince, commuove e converte al Signore. 

Il vescovo di Assisi incrementa la stima verso di lui e gli propone di consacrarlo presbitero, ma egli preferisce rimanere soltanto diacono, per essere nella Chiesa un infimo servo. Segue

Padre Felice Artuso

1486 - 1487 - 1488 di 2013 ; Louvre 20

Stefano Armellin con il pezzo 1486 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : Follia umana

Stefano Armellin con il pezzo 1487 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : Quanto a quel giorno e a quell'ora,
però, nessuno lo sa,
neanche gli Angeli del Cielo e neppure il Figlio,
ma solo il Padre. Matteo 24,36
Stefano Armellin con il pezzo 1488 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013


Titolo : Eclissi

20. Louvre. Henri (Direttore del Louvre), l'Arte riconosce il male perchè sa dipingere il Bene : l'Amore. Quanto Amore danzante, felice e pensante, attraversa le sale del Louvre. Quanto dinamismo creativo viene donato al pubblico del Mondo per vincere l'orgoglio di Lucifero, l'invidia di Belzebul, l'ira di Satana, l'accidia di Abadon, l'avarizia di Mammona, la gola di Belfagor e la lussuria di Asmodeo.

giovedì 9 febbraio 2012

1483 - 1484 - 1485 di 2013

Stefano Armellin con il pezzo 1483 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : La Santa Maria e il Secondo Avvento
Stefano Armellin con il pezzo 1484 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : Governare la complessità
Stefano Armellin con il pezzo 1485 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013




Titolo : La lancia di Longino 

"I monaci. Se il Santo é un uomo che si é distinto per la pienezza della sua Fede, per l'eccellenza della sua vita cristiana, per la ricchezza di grazie e l'ampiezza di poteri con cui Dio lo ha premiato, la lettura e l'interpretazione stesse che venivano date della vita monastica unica forma autentica e piena di vita cristiana, suggerivano che solo per suo tramite le manifestazioni della santità potessero essere ancora presenti e attuali nella vita degli uomini". Miccoli

1480 - 1481 - 1482 di 2013

Stefano Armellin con il pezzo 1480 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : Honoré de Balzac 
Stefano Armellin con il pezzo 1481 di 2013
del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013


Titolo : Via Crucis "L'uomo del Medioevo é ossessionato dal peccato : orgoglio, avarizia, gola, lussuria, ira, invidia, accidia; é circondato da continue apparizioni. Non c'é linea divisoria, tanto meno barriera tra questo Mondo e l'aldilà.

1477 - 1478 - 1479 di 2013 ; Louvre 19

Stefano Armellin con il pezzo 1477 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : Sulla Croce
Stefano Armellin con il pezzo 1478 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : Una suora in Africa prima del martirio
Stefano Armellin con il pezzo 1479 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : Un Santo e la Croce

19. Louvre. 

Henri (Direttore del Louvre), ma se l'arte non affronta seriamente il problema del male chi lo deve fare ? chi se non il male è la causa prima della dissoluzione della bellezza ? Blake, Hugo, Baudleaire, Rimbaud conoscevano il demone che affrontavano. 

Quante volte l'umanità ha detto a sè stessa : "Non ne possiamo più, basta con il genocidio", poi, è sufficiente un niente, una scintilla di odio in qualche parte del Mondo e i massacri riprendono. 

Henri, tu passeggi nelle sale del Louvre e vedi grondare di sangue le tele, ti rendi conto della loro sconcertante attualità, della loro testimonianza sul male; 

Henri, tu sai che i Capolavori sono più di una denuncia, sono una radiografia di quel che siamo. 

Le sale del Louvre diventano percorsi per attraversare i sentieri dell'anima umana e dell'anima del Mondo. 

Perciò Henri chiediamoci cosa siamo diventati, chiediamoci dove andiamo, chiediamoci perchè l'ONU non funziona. 

Come possiamo tollerare, come puoi tollerare lo scempio quotidiano della bellezza ? chi l'ha scritto che sofferenza e disperazione devono dominare la condizione umana ? il peccato originale è stato vinto con l'Avvento di Nostro Signore Gesù Cristo, ma il genocidio ha smentito questa vittoria, l'ha coperta pietosamente come si fa con un telo bianco su un cadavere. 

L'Arte ha la responsabilità mondiale di svelare ogni forma di menzogna, e il Louvre Henri, può fare di più, con The Opera Collection può fare veramente di più, ad esempio triplicando i visitatori. 

Non lo dico io, lo dice la Gioconda, che da molto tempo Henri, ti sta accanto. 

Stefano Armellin A Pompei, giovedì 9 febbraio 2012

San Francesco d’Assisi (1182-1226) a
di Padre Felice Artuso

Giovanni, chiamato Francesco, è il primogenito dei coniugi Pietro di Bernardone e Giovanna, detta Pica. 

Nato ad Assisi, impara a leggere il latino nella scuola accanto alla chiesa di san Giorgio. 

Dal padre apprende l’arte di commerciare le stoffe. Ama vestire con eleganza, distinguersi fra i giovani e partecipare ai lauti banchetti. 

Arruolatosi nell’esercito, sogna di diventare un vittorioso cavaliere, ma in un combattimento è sequestrato, imprigionato e umiliato. 

Scarcerato, abbandona gli ideali vanitosi e inizia un lungo percorso di conversione. Sceglie di vivere nello spirito delle beatitudini evangeliche. 

Si oppone alle seduzioni mondane, compiendo atti d’amore. Dona il suo denaro e i suoi vestiti ai poveri. Indossa ruvide stoffe, si mescola ai mendicanti, chiede l’elemosina, soccorre gli emarginati e unisce gli emarginati. 

Un giorno incrocia un nauseante lebbroso, mentre sta cavalcando in una strada di campagna. Vorrebbe ignorarlo, ferma invece il cavallo, scende a terra, vince il forte ribrezzo, abbraccia il lebbroso e lo bacia sulle mani e sul volto. 

Ha l’impressione di toccare Gesù in Croce e ne prova grande gioia. Avendo conservato la memoria dell’accaduto, scrive nel Testamento spirituale: 

«Il Signore così donò a me frate Francesco d'incominciare a far penitenza, poiché, essendo nei peccati, mi sembrava cosa troppo amara vedere i lebbrosi; e il Signore stesso mi condusse tra loro e usai con essi misericordia. Dopo l'incontro con essi ciò che mi sembrava amaro mi fu cambiato in dolcezza di anima e di corpo» .

Si ritira poi nella chiesetta di San Damiano, per dedicarsi alla preghiera e alla contemplazione di Gesù offerente. 

Pietro di Bernardone si sente tradito, offeso e umiliato dalla condotta del figlio, Francesco. Per salvare l’onore familiare, va a prenderlo e lo riconduce a casa. Tenta di indurlo ad abbandonare le stravaganze. 

Non riuscendo a convincerlo, lo picchia e lo chiude in un umido sottoscala. Ripresa la libertà, datagli dalla madre Giovanna, egli lascia la casa paterna, si nasconde in una grotta di Assisi e prosegue a consegnare cibo, vestiario e denaro ai poveri. Segue

Padre Felice Artuso 

mercoledì 8 febbraio 2012

1474 - 1475 - 1476 di 2013

Stefano Armellin con il pezzo 1474 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : Autoritratto 23
Stefano Armellin con il pezzo 1475 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013



Titolo : Il Secondo Avvento  " L'emarginato e il Santo. Resta infamata, esclusa, la gente dello spettacolo, come i giullari (nonostante la provocazione di San Francesco che si presentava come giullare di Dio)

1471 - 1472 - 1473 di 2013

Stefano Armellin con il pezzo 1471 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : Il Secondo Avvento
Stefano Armellin con il pezzo 1472 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : Pellegrino a Roma
Stefano Armellin con il pezzo 1473 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013

Titolo : L'artista e la Croce ; “I nemici di Dio sono anche suoi servitori, 
servitori della sua Grazia; 
non si può conoscere Dio senza riconoscere che i suoi nemici, 
con tutto quanto fanno di nocivo e di vano 
sono strumenti della sua grazia eterna, libera e invariabile. 
Del resto, chi mai ha potuto avere una conoscenza reale 
del peccato e del diavolo, 
della morte e dell’inferno 
al di fuori della conoscenza del Dio della Grazia ?”.
Karl Barth


1467 - 1468 - 1469 - 1470 di 2013

Stefano Armellin con i pezzi 1467-1468-1469-1470 
del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : STATI UNITI DEL MONDO

18. Louvre; 1463 - 1464 - 1465 - 1466 di 2013

Stefano Armellin con il pezzo 1463 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : Africa
Stefano Armellin con il pezzo 1464 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : Croce vetrata
Stefano Armellin con il pezzo 1465 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : Nel Mistero di Dio
Stefano Armellin con il pezzo 1466 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : L'Uomo della Croce

18.Louvre. Henri (Direttore del Louvre). Ieri chiedevo a mia figlia Lorenza Mariastefania se fosse il caso di modificare la presentazione delle opere sul Blog, mi dice che la visualizzazione dinamica è troppo confusa, così com'è oggi è più semplice e va meglio. Cosa ne pensi ?

martedì 7 febbraio 2012

1460 - 1461 - 1462 di 2013

Stefano Armellin con il pezzo 1460 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : STATI UNITI DEL MONDO
Stefano Armellin con il pezzo 1461 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : Karol  
Stefano Armellin con il pezzo 1462 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013




Titolo : GESU' 

"Più di un eremita isolato e indipendente, il monaco vive secondo una regola e incarna gl'ideali di obbedienza e di disciplina. 

1457 - 1458 - 1459 di 2013

Stefano Armellin con il pezzo 1457 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : Il Secondo Avvento
Stefano Armellin con il pezzo 1458 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : Verso l'Anno Santo del 2025
Stefano Armellin con il pezzo 1459 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : SHOAH

1454 - 1455 - 1456 di 2013

Stefano Armellin con il pezzo 1454 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : Donna drogata donna sfortunata
Stefano Armellin con il pezzo 1455 di 2013
del Poema visivo del XXI secolo : 
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : Deposizione, il Secondo Avvento
Stefano Armellin con il pezzo 1456 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo : 
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013



Titolo : Il Secondo Avvento "Gli uomini del Medioevo hanno avuto senz'altro coscienza dell'esistenza di un tipo particolare, di un personaggio collettivo : il monaco.

1451 - 1452 -1453 di 2013 ; Louvre 17

Stefano Armellin con il pezzo 1451 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : Il Secondo Avvento
Stefano Armellin con il pezzo 1452 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : Modella negli uffici di Vogue Italia
Stefano Armellin con il pezzo 1453 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013


Titolo : Il Santo

17. Louvre. Henri (Direttore del Louvre), ti sto presentando un'opera religiosa ? 

Al Louvre il pubblico è vario, tutti hanno bisogni spirituali e l'Arte fa la sua parte per colmare le profonde lacune lasciate dalle Religioni, perciò in primo luogo ti presento un Capolavoro dell'Arte. Certamente il Poema visivo del XXI secolo è un candidato per la Biennale di Venezia in futuro, Padiglione Vaticano . 

Ma ho il presentimento che il Louvre segua un criterio di selezione più oggettivo, basato esclusivamente sul risultato raggiunto. Henri, la Francia e l'Europa hanno bisogno di un grande risultato creativo e The Opera può darti una mano in questo senso. 

" Se vogliamo evitare la guerra nucleare dobbiamo affrontare lealmente e con coraggio il male radicale. Quanto più forte è l'amore che si prova verso questo Pianeta, tanto più grande è l'angoscia che si ha davanti al male che lo sconvolge. La sensibilità al male è una sensibilità che nasce dall'amore. 
Il Diavolo è stato inteso in quattro modi differenti : 1) un principio indipendente da Dio; 2) un aspetto di Dio; 3) un essere creato, un angelo caduto; 4) un simbolo del male umano".
Bertrand Russell

Henri, tu sai che se gli artisti nella Storia Universale dell'Arte hanno raffigurato il Diavolo in ogni sua forma, gli artisti più dei preti conoscono il Diavolo e lo sanno affrontare.

Stefano Armellin  Pompei, martedì 8 febbraio 2012 Beato Pio IX, aggiornato a venerdì 27 giugno 2014

San Domenico Cuzmán (1170-1221) c
di Padre Felice Artuso

Per i suoi collaboratori e collaboratrici Domenico sceglie la Regola di Sant’Agostino, che aveva osservato con i canonici di Osma. Vi aggiunge tuttavia delle norme disciplinari come la dispensa dal lavoro manuale e la riduzione delle ore di preghiera corale. 

Esige che i religiosi si concentrino sul Signore, nostro fratello, amico, maestro, sposo e mediatore divino. 

Prescrive che dedichino il loro tempo comunitario alla celebrazione liturgica, alla contemplazione dei misteri principali della Fede, allo studio della Bibbia e all’approfondimento della teologia dogmatica. 

Chiede che si aprano alle mutevoli situazioni economiche, sociali, politiche e apostoliche. 

Decide che si applichino all'insegnamento teologico, alla predicazione itinerante e alla direzione spirituale con l’intento di glorificare Dio, difendere la cattolicità, combattere la corruzione e impedire i tentativi di annullare il valore, che Gesù ha attribuito al Suo cruento sacrificio.
 
Nel testamento orale dispone che vivano tra la gente, esercitino le virtù della carità, dell’umiltà e della povertà. 

Per il sostentamento quotidiano, concede che vadano a mendicare secondo l’usanza dei poveri. 

Fissata la sua dimora a Bologna, avverte i sintomi della dissenteria, che lo umiliano e lo configurano a Cristo sofferente. Indebolitosi parecchio, si fa condurre nel convento di San Nicola. Qui i confratelli vedono che è molto grave. 

Si stringono attorno a lui e recitano le preghiere per gli agonizzanti. Il superiore del convento gli chiede di restare ancora con loro. Egli eleva allora le mani e proferisce queste parole, dedotte dalla supplica sacerdotale di Gesù: 

«Padre Santo, Tu sai che ho seguito con tutto il cuore la tua volontà; ho custodito e conservato quelli che Tu mi hai affidato. Ora Li affido a Te. Custodiscili e proteggili Tu!» . 

Domenico muore contento di aver fondato l’Ordine dei Predicatori, di aver dato a loro un singolare esempio d’innovazione apostolica, di averli affidati alla potente bontà di Dio Padre e di essersi mantenuto fedele all’insegnamento del suo Figlio prediletto. Segue

Padre Felice Artuso

lunedì 6 febbraio 2012

1448 - 1449 - 1450 di 2013

Stefano Armellin con il pezzo 1448 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo :     20/09/1994 Variazione su: Il pasto frugale (1904)
di Picasso, 90 anni dopo 
Stefano Armellin con il pezzo 1449 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : Cratere del Vesuvio
Stefano Armellin con il pezzo 1450 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013


Titolo : L'angoscia dell'Occidente "Al tempo di Francesco e di Madonna Povertà la verità é che i poveri sono disprezzati, e che l'usura può essere un mezzo di innalzamento sociale che lo spauracchio dell'inferno permette di tenere a freno". Le Goff

1445 - 1446 - 1447 di 2013

Stefano Armellin con il pezzo 1445 di 2013 
del Poema visivo del XXI secolo
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : il funambolo della Croce
Stefano Armellin con il pezzo 1446 di 2013 
del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : Balzac
Stefano Armellin con il pezzo 1447 di 2013 
del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : Orsomarso - Calabria - Italia

San Domenico Cuzmán (1170-1221) b
di Padre Felice Artuso

Domenico conferisce alla sua nuova scelta una caratteristica equilibrata, penitente e aperta ai bisogni della gente. 

Entra in relazione con Dio, assumendo diverse pose corporee: in piedi, in ginocchio, inchinato, seduto e prostrato a terra. 

Pensa spesso a Gesù in Croce, immagine dell’amore infinito di Dio. 

Si traccia sempre un segno di Croce all’inizio della preghiera, del lavoro, della lettura di un libro o di una predica. 

Talvolta sembra che entri in estasi, fissando lo sguardo su di Lui. 

Si sferza tutte le notti con l’intento di conservarsi affabile e di espiare i peccati degli uomini. 

Desidera di essere umiliato, flagellato, torturato e ucciso, per dare una testimonianza più efficacie della sua Fede in Gesù Cristo, figlio prediletto di Dio Padre, e per riportare il Popolo nel Credo cattolico. 

S’impone le stesse penitenze degli eretici, che ambiscono rispecchiare lo stile di vita della Chiesa primitiva.

Abbandona il metodo dell’annuncio tradizionale e educa la gente a conoscere meglio il Vangelo, ad apprendere il significato delle formule dogmatiche, a partecipare attivamente alle celebrazioni sacramentali, a tracciarsi il segno della Croce, a praticare le virtù cristiane e a conservare la venerazione degli oggetti sacri.
 
Assieme a un gruppo di volontari apostolici passa i Pirenei, si sposta di villaggio in villaggio e intreccia con le persone rapporti mitezza, amabilità e serenità. 

Senza escludere qualcuno, annuncia con chiarezza il Vangelo, prerogativa esclusiva dei vescovi e degli abati benedettini. 

Parla in prevalenza di Gesù Cristo umile, misericordioso, condannato alla crocifissione e risorto. Infonde conforto, liberazione, sicurezza e speranza alle persone che lo ascoltano con attenzione. 

Ottiene dei risultati positivi: parecchi uditori ritornano alla fede cattolica e si distaccano dalla propaganda eretica.
 
Nel 1206 fonda a Prouille (Francia) il primo monastero femminile. Affida alle monache il servizio di pregare, di testimoniare il Vangelo alla gente e di propagare la pace. Nel 1214 apre a san Romano di Tolosa le prime comunità maschili dell’Ordine dei Frati Predicatori, detti Domenicani. 

In un viaggio a Roma si ferma a Santa Maria degli Angeli, incontra Francesco d’Assisi e, dialogando con lui, coglie dei suggerimenti spirituali, per fortificare le sue nuove fondazioni . 

Stimato dai prelati, rifiuta due volte l’elezione episcopale, per restare con i suoi frati e rafforzarli nell’attività apostolica. Segue

Padre Felice Artuso