venerdì 14 gennaio 2011

1020 di 2013 ; Magritte

Stefano Armellin con il pezzo 1020 di 2013 
del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013





Titolo : Magritte "Quando la natura sbaglia può darsi che invece covi all'interno del proprio errore una possibilità nuova che noi non eravamo riusciti a vedere.

La natura nel suo procedere erratico, per tempi lunghissimi può anche correggersi e muovere verso l'ignoto.

giovedì 13 gennaio 2011

1019 di 2013 ; il Secondo Avvento

Stefano Armellin con il pezzo 1019 di 2013 
del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013






Titolo : Il Secondo Avvento

" Masaccio ha fatto talmente tanto, e talmente in fretta, che é difficile immaginare di poterlo continuare ; i suoi allievi ideali, da Filippo Lippi a Beato Angelico ad Andrea del Castagno, non arrivano a mantenere la sua tensione complessiva, e nelle rispettive ricerche riescono a trasformare solo alcuni di quegli elementi che in Masaccio erano armonizzati completamente e in maniera forte e drammatica" Vittorio Sgarbi

"La trattazione aristotelica del tempo é la prima interpretazione dettagliata di questo fenomeno che ci sia stata tramandata.

Essa ha determinato in modo essenziale ogni successiva concezione del tempo, compresa quella di Bergson.

Dall'analisi del concetto aristotelico di tempo risulterà inoltre retrospettivamente chiaro che la concezione kantiana del tempo si muove all'interno delle strutture tratte in luce da Aristotele; il che equivale a dire che l'orientamento ontologico fondamentale di Kant é rimasto quello greco, nonostante tutte le differenze che la nuova ricerca porta con sé.

Fenomenologia = alle cose stesse !

Fenomeno = ciò che si manifesta in sé stesso, il manifesto.

Apparire = annunciarsi mediante qualcosa che si manifesta

Logos = discorso, interpretato come, ragione giudizio, concetto, definizione, fondamento, relazione.

La fenomenologia é la scienza dell'essere dell'ente : ontologia ". Heidegger



Le interpretazioni sulla preghiera di Gesù (4) di Felice Artuso



Hans Urs von Balthasar interpreta il grido del Signore, tenendo presente le asserzioni dei teologi 

antichi, medievali e contemporanei. Secondo Balthasar Gesù conosce la sofferenza d'innumerevoli 

innocenti, schiacciati dall’irrompere della malvagità umana come anche il tormento dei peccatori 

induriti. Gesù avverte nella sua coscienza umana e divina le afflizioni dei giusti e dei peccatori. 

Sperimenta il totale isolamento dei giusti e l’estrema lontananza da Dio dei peccatori. Lottando con 

assoluta determinazione contro la potenza del peccato, prova lo sventurato e radicale 

annientamento di sé. 

Si sente lacerato e strappato dal Padre con cui conserva un rapporto d’amore filiale. Si percepisce 

una cosa abietta, priva di dignità, di valore e di bellezza .

I teologi odierni convergono sul tentativo di penetrare nei sentimenti di Gesù, agonizzante sulla 

Croce.

Si sforzano di cogliere il suo stato d'animo, molto simile alle nostre esperienze di persecuzione, di 

esclusione, di dolore e di mancato soccorso. 

Asseriscono che si comprende il lamento di Gesù, concentrandosi sulla sua umanità. Rilevano che 

interrotte generazioni d’ebrei hanno pregato il salmo 22 nei momenti d’alta sofferenza e non 

furono considerati dei disperati. 

Alcune testimonianze storiche, infatti, riferiscono che gli ebrei, condotti nei campi di 

concentramento e  nei forni crematoi, 

hanno ripetuto l’angosciosa supplica del salmo 22. 


Hanno personalmente gridato a Dio: perché mi hai abbandonato? 


È rimasta quindi a loro la scelta di affidarsi al suo amore fedele e misericordioso. Più di ogni altro 

ebreo Gesù ha accettato la violenza, che si è abbattuta su di Lui. Non è pertanto morto disperato,ma 

nella radicale obbedienza al progetto di Dio. 

Essendo il Verbo fatto carne, nella sua totale consegna al volere del Padre ha sperimentato una 

sofferenza che nel suo genere è unica, singolare, impenetrabile e inesprimibile. 


Padre Felice Artuso

mercoledì 12 gennaio 2011

1018 di 2013 ; Africa

Stefano Armellin con il pezzo 1018 di 2013 
del Poema visivo del XXI secolo:
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013




Titolo : Africa "Questo paese rappresenta il più colossale fallimento dell'umanità. Fame, guerre, devastazioni territoriali, migrazioni forzate di intere popolazioni. Tutto per un dissennato e fuorviante concetto di sviluppo. 

Un intero continente va in rovina per la stupidità della gente convinta di far del bene.

martedì 11 gennaio 2011

1017 di 2013 ; La Fede e l'Anima

Stefano Armellin con il pezzo 1017 di 2013 
del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013




Titolo : La Fede e l'Anima. "La Fede non ha fondamento che in sé stessa qualunque sia il valore intellettuale, razionale e storico della Scrittura. 

E' invece il cattolicesimo che è posto in crisi dalla laicizzazione dell'esegesi...

lunedì 10 gennaio 2011

1016 di 2013 ; La mistica di San Giovanni della Croce

Stefano Armellin con il pezzo 1016 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013




Titolo : La mistica di San Giovanni della Croce (1542 - 1591) "E' assolutamente semplice e coerente: è logica integrale...

Questa logica possentemente ascensiva e centripeta attraversa includendole, teologia-metafisica-poesia, fuse e mai confuse nell'unico fuoco ri-creativo di una sintesi nuova e perenne del Verbo nella Storia.

domenica 9 gennaio 2011

1015 di 2013 ; Pensieri sull'Anima

Stefano Armellin con il pezzo 1015 di 2013 
del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013




Titolo : Pensieri sull'Anima. " Le visioni e comunicazioni senza forma e senza figura -quali sono quelle proprie dello spirito- il demonio non può imitarle nè dar loro una forma come a quelle che si rappresentano mediante qualche specie o figura.

sabato 8 gennaio 2011

1014 di 2013 ; La Porta del Cielo

Stefano Armellin con il pezzo 1014 di 2013
del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013

Titolo : La Porta del Cielo. Descrivo lo stato della composizione in corso : 

IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013 :

Mi rivolgo con questo scritto ad un Collezionista preciso, un francese molto noto che conosce bene la deriva dell'Arte Contemporanea Internazionale e la necessità di produrre capolavori come The Opera, non fosse altro che per ribaltare quel che scrisse William Shakespeare in Amleto :

"Destino e volontà son così avversi
che i nostri piani spesso vanno persi:
nostri i pensieri, gli esiti mai".

venerdì 7 gennaio 2011

1013 di 2013 ; il Secondo Avvento

Stefano Armellin con il pezzo 1013 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013




Titolo : il Secondo Avvento.

Ho sete (Gv 19,28) La necessità dell'acqua, Di Padre Felice Artuso


Se vuole mantenersi in buona salute, l’uomo ha bisogno di dissetarsi. Mancando i mezzi 

all’approvvigionamento dell’acqua, gli ebrei soffrirono talora il tormento della sete e temettero di 

morire disidratati (Es 17,1-3). 

giovedì 6 gennaio 2011

1012 di 2013 ; Pensieri sull'Anima

Stefano Armellin con il pezzo 1012 di 2013
del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013




Titolo : Pensieri sull'Anima. "Ottavo grado. Consente all'Anima d'afferrarsi a Dio e di restarvi unita senza lasciarlo, come dice la Sposa : trovai colui che il mio cuore e la mia Anima amano, lo presi e non lo lascerò (Cantico dei Cantici 3,4) 

"Daniele, resta nel tuo grado, perchè sei un uomo di desideri"...

mercoledì 5 gennaio 2011

1011 di 2013 ; Pensieri sull'Anima

Stefano Armellin con il pezzo 1011 di 2013 
del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013



Titolo : Pensieri sull'Anima : "Il Settimo grado rende l'Anima impetuosamente ardita. L'Amore non approfitta più del giudizio per attendere né del consiglio per ritirarsi, né si frena per vergogna, in quanto è resa impetuosamente ardita dai doni ricevuti da Dio.

martedì 4 gennaio 2011

1010 di 2013 ; Pensieri sull'Anima

Stefano Armellin con il pezzo 1010 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013




Titolo : Pensieri sull'Anima : "...le comunicazioni veramente divine hanno la propietà di elevare e ad un tempo di umiliare l'anima, in quanto su questo cammino il discendere è salire e il salire è discendere, dal momento che chi si umilia sarà innalzato e chi si innalza sarà umiliato (Luca 14, 11)

lunedì 3 gennaio 2011

1009 di 2013 ; Da Manet a Monet a The Opera

Stefano Armellin con il pezzo 1009 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013




Titolo : Da Manet a Monet a The Opera : " La dommatica tutta quanta non ha nulla di più grande da dire, né di più profondo ed essenziale da insegnare di questo : " Dio è in Gesù Cristo, riconciliatore del Mondo con se stesso". (Seconda Lettera ai Corinzi 5,19);

domenica 2 gennaio 2011

1008 di 2013 ; San Giovanni della Croce



Stefano Armellin con il pezzo 1008 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013





Titolo : San Giovanni della Croce : "14. Occorre sapere che coloro che hanno lo spirito purificato con molta facilità possono conoscere naturalmente, quale più quale meno, ciò che è nel cuore o nell'intimo dello spirito, nonchè le inclinazioni e i talenti delle persone, mediante indizi esteriori, anche minimi, come parole, gesti o altre manifestazioni.

sabato 1 gennaio 2011

1007 di 2013 ; il Secondo Avvento

Stefano Armellin con il pezzo 1007 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013




Titolo : Il Secondo Avvento.

I desideri umani, di Padre Felice Artuso

L'uomo brama appagare una varietà di bisogni fisici e spirituali. Ambisce conseguire mete sempre più alte, più prestigiose e più fascinose. Desidera valicare i limiti dell’incompletezza, vincere la sofferenza quotidiana, sentirsi molto stimato, usufruire di belle sensazioni, vedere il trionfo della bontà, dimorare stabilmente presso Dio e arrivare alla pienezza della vita. 

Impegna tutte le sue facoltà, per rinnovarsi, elevarsi, perfezionarsi ed accedere ai beni imperituri. Raggiunge i propri obiettivi, entrando nel dinamismo dell’amore genuino e respingendo le soluzioni magiche o le pretese miracolistiche. 

venerdì 31 dicembre 2010

1006 di 2013 ; Rut

Stefano Armellin con il pezzo 1006 di 2013 
del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013




Titolo : Rut "Per correr migliori acque alza le vele / ormai la navicella del mio ingegno, / che lascia dietro a sè mar sì crudele; / e canterò di quel secondo regno / dove l'umano spirito si purga / e di salire al Ciel diventa degno. " Dante, Canto Primo, 1, Purgatorio

giovedì 30 dicembre 2010

1005 di 2013 ; il Secondo Avvento

Stefano Armellin con il pezzo 1005 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013




Titolo : il Secondo Avvento. La sete fisica di Gesù, di Padre Felice Artuso

I crocifissi, esposti al sole, sudavano, perdevano il sangue, si disidratavano e la loro pelle si oscurava. Conoscevano inevitabilmente il tormento della sete, il bruciore della febbre e il fastidio del capogiro. Per lenire o interrompere momentaneamente l’intollerabile arsura, domandavano con insistenza una bevanda. 


Durante qualche lungo viaggio Gesù ha provato la sete e ha chiesto dell’acqua per potersi dissetare (Gv 4,1ss). 

mercoledì 29 dicembre 2010

1004 di 2013 ; destra/sinistra in Italia

Stefano Armellin con il pezzo 1004 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013




Titolo : destra/sinistra in Italia : " Forse non molti sanno che nel ventennio 1946/1966 si sono verificate in Italia 22 milioni e 860.964 casi di infortunio e malattie professionali. In questo stesso periodo si sono avuti 82.557 morti". (L'Azione, 7 aprile 1968)

martedì 28 dicembre 2010

1003 di 2013 ; Roma 2025 The Opera

Stefano Armellin con il pezzo 1003 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013


Titolo : Roma 2025 The Opera  

Come si osserva un'opera d'arte:

Per prima cosa bisogna vederla ! può essere banale, ma gli esseri umani sono capaci di vivere tutta la loro esistenza ignorando le opere d'arte che gli sono accanto. Ed è esattamente quello che succede per le persone e i popoli.