martedì 6 marzo 2012

1732 - 1733 - 1734 di 2013

Stefano Armellin con il pezzo 1732 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013


Titolo : Alla Giornata del Contemporaneo "C'é qualcosa nel Mondo dei linguaggi che é definitivamente finito. Fino a pochi anni fa la lingua del passato poteva essere ancora la nostra. I secoli erano legati l'uno all'altro e ci diventavano improvvisamente contemporanei ".
Giuseppe Ungaretti



Stefano Armellin con il pezzo 1733 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013

Titolo : il Secondo Avvento "L'uomo, mi pare, non riesce più a parlare. C'é una violenza nelle cose che diventa la sua propria violenza e gli impedisce di parlare. Una violenza più forte della parola". Giuseppe Ungaretti


Stefano Armellin con il pezzo 1734 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013

Titolo : Santa Croce "L'uomo vive con la possibilità di autodistruggersi. Tutto si accumula sullo stesso piano...il tempo va avanti con una velocità che non é di misura umana. Potrebbe essere questa l'apocalisse". Giuseppe Ungaretti

1729 - 1730 - 1731 di 2013

Stefano Armellin con il pezzo 1729 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : Santa Croce verde e gialla



Stefano Armellin con il pezzo 1730 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013

Titolo : La vita passa, il Capolavoro resta "Petrarca, Michelangelo, Tasso, Leopardi, é la strada maestra della poesia italiana. Naturalmente ogni giorno le cose sono diverse e nuove, ma in ogni giorno é contenuto tutto il passato e tutto il futuro". Giuseppe Ungaretti


Stefano Armellin con il pezzo 1731 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013


Titolo : Roma Capitale "Il barocco, nato con Michelangelo scaturisce soltanto dalla volontà di fondere drammaticamente elementi contrari, ma anche e soprattutto dalla necessità di manifestare un sentimento di catastrofe..

Il barocco nasce anche e soprattutto dal sentimento che ormai tutta l'esperienza antica fosse esaurita, e lo fosse anche l'esperienza cristiana, almeno quella storica, temporale, del Cristianesimo, essendo ormai scoccata l'ora del tempo apocalittico". Giuseppe Ungaretti

1726 - 1727 - 1728 di 2013

Stefano Armellin con il pezzo 1726 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013


Titolo : Sgomento "Non c'é momento in cui la mia poesia non si muova da una ispirazione in qualche modo religiosa, ma nella seconda parte del Sentimento, il segno allucinante della parola del poeta non evoca più se non quel rapporto dell'uomo con leggi inconoscibili del quale é conseguenza la storia, é conseguenza l'operare nei secoli dell'uomo fino a foggiarsi mezzi dei quali ha finito col farsi schiavo, mezzi la cui potenza di più in più lo schiaccia". Giuseppe Ungaretti



Stefano Armellin con il pezzo 1727 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013

Titolo : L' Italia in Croce "Dalla seconda parte del Sentimento partono, perfezionandone l'ispirazione e la forma, i miei libri scritti durante la seconda guerra mondiale e negli anni successivi : Il Dolore, La Terra promessa, Un Grido, Paesaggi, Il taccuino del Vecchio. Ne partono accentuando la perplessità dell'uomo nello scoprirsi coinvolto in un processo sempre più complesso e stritolante, di cui sempre si dovrà ignorare la causa, nel transito terreno". Giuseppe Ungaretti


 Stefano Armellin con il pezzo 1728 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013

Titolo : Santa Croce in bianco e nero "Nella seconda parte del Sentimento proprio per le condizioni catastrofiche del Mondo, Michelangelo mi appariva come il simbolo di quel tempo. Il Michelangelo romano, l'architetto, nasce col mettere a contatto, traendo armonia suprema dall'urto, elementi di rovine antiche, di rovine, con altri, contemporanei o direttamente da lui immaginati". 
Giuseppe Ungaretti

1723 - 1724 - 1725 di 2913

Stefano Armellin con il pezzo 1723 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013


Titolo : Santa Croce intrecciata "La guerra improvvisamente mi rivela il linguaggio. Cioé io dovevo dire in fretta perché il tempo poteva mancare, e nel modo più tragico...in fretta dire quello che sentivo e quindi se dovevo dirlo in fretta lo dovevo dire con poche parole, e se lo dovevo dire con poche parole lo dovevo dire con parole che avessero avuto una intensità straordinaria di significato". Giuseppe Ungaretti



Stefano Armellin con il pezzo 1724 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo : 
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
(cinque pezzi uniti, nella foto solo il primo pezzo)
Titolo : Gesù deposto dalla Santa Croce


Stefano Armellin con il pezzo 1725 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013

Titolo : D-Day "Apollinaire, Valéry, Sravinski, Picasso, Carrà, De Chirico, Jacopone, Dante, Petrarca, Guittone, Tasso, Cavalcanti, Leopardi, cercavo nel loro canto una indicazione che potesse far rifiorire il mio.

Era il battito del mio cuore che volevo sentire in armonia con il battito del cuore dei miei maggiori colleghi di una terra disperatamente amata". Giuseppe Ungaretti

1722 di 2013 ; L'Europa e il sogno Americano

Stefano Armellin con il pezzo 1722 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : L'Europa e il sogno Americano

45. Louvre. Henri (già Direttore del Louvre), possiamo dire ai giovani artisti : tenete conto di tutto quel che fate, perchè quel che fate anche dopo vent'anni ritorna utile. Vedi la mia linea di 750 chilometri nella natura italiana del 1992 da varazze ad Assisi, come ri-vive oggi, 

allora è stato solo un seme che in me è restato a maturare per vent'anni e solo ora ne comprendo in pieno il senso. Senza quella linea non ci sarebbe forza in questo racconto. Una linea ottenuta con il minimo dei mezzi. 

E' importante comprendere che lo sforzo puro dell'artista visivo è uno sforzo di immaginazione, come quello del poeta, e non può essere condizionato dal conto in banca. 

Al nuovo mattino mi metto in moto con un sorso d'acqua. Alla vecchia osteria di Giassina il buon senso mi dice che è meglio fermarsi per una colazione più sostenuta: pane, slame, formaggio, latte, caffè. Integrata poco dopo dai lamponi che trovo, a centinaia, nel sentiero interamente coperto dalla vegetazione. 

A Barbagelata, l'abitato più alto della Liguria, alcuni genovesi mi offrono viveri di conforto ospitandomi nella loro casa. Uno di loro è stato compagno di classe di Gianni Calcagno ( NdA. grande alpinista e grande amico, morto sul McKinley, al quale ho dedicato questa traversata). 

Riparto a mezzogiorno. Un errore di percorso mi fa scendere in diagonale un bosco ripido, che devo poi risalire sulla costa del monte per più di duecento metri, fino ad intersecare nuovamente l'Alta Via. (Proseguo) Per un susseguirsi di sali e scendi, ancora da cucuzzolo a cucuzzolo, in un ambiente integro, arrivo al Passo di Ventarola. Vengo coperto dalla nebbia. 

Non sapendo bene dove andare punto in alto. Mentre salgo la bianca spuma dell'atmosfera un suono di campanelli sempre più forte, giunge nella mia direzione. D'improvviso sbucano dalla nebbia decine di capre che vedo correre verso di me, faccio appena in tempo a scansarmi da quella valanga di carne animale in movimento, che l'intero gregge si ferma a guardarmi. 

Non c'è il pastore, lo sostituisco agitando il bastone per rimettere in movimento tutte quelle capre. Continuo a salire nella nebbia, e vado a cozzare contro la Cappella del Monte Ramaceto. Sosta. Penso ai villaggi rurali che ho visto abbandonati nel vallone prima del Passo. Una terra severa che nessuno ha più interesse a curare. Le case, ancora in buono stato, vengono inghiottite poco alla volta dalla natura. 

A fianco della Cappella, incrocio la lapide con i nomi di Gianni Calcagno e Roberto Piombo scomparsi il 15 maggio 1992 sul Monte Mc Kinley in Alaska, nello stesso periodo sono morti in zona altri nove alpinisti. Vivo un momento commovente che mi riporta alla memoria altri amici scomparsi in montagna. Conoscevo Gianni dal 1977, l'anno della mia prima piccola (solitaria) traversata, fatta sulle Ande argentine intorno al Cerro Tronador. 

Di Gianni mi hanno detto più gli sguardi intensi e i silenzi che rimanevano e rimangono anche in sua assenza, che le conferenze pubbliche. Gianni è stato l'uomo più forte che ho conosciuto personalmente (fino al 1992). 

Meritava riconoscimenti maggiori di quelli ricevuti, e una migliore sistemazione professionale. Ho sempre avuto l'impressione che intorno a lui ci fosse un muro di incomprensione. Tornato dal K2 mi disse che gli inquinamenti gravi non sono la sporcizia che vediamo in giro per il Mondo, ma ben altro : l'atmosfera sporca ad esempio, l'aria che tutti noi respiriamo. 

(45. Continua) Stefano Armellin, Pompei, venerdì 22 agosto 2014

lunedì 5 marzo 2012

1719 - 1720 - 1721 di 2013

Stefano Armellin con il pezzo 1719 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : I miei primi cinquant'anni





Stefano Armellin con il pezzo 1720 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo : 
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : Ops ! ho vinto l'Oscar con The Masterpiece



Stefano Armellin con il pezzo 1721 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013


Titolo : Santa Croce in The World "In memoria, rievocazione del suicidio del mio compagno Moammed Sceab, é il simbolo d'una crisi della società e degli individui che ancora perdura, derivata dall'incontro e scontro di civiltà diverse e dall'urto e conseguenti sconvolgimenti tra le tradizioni politiche e il fatale evolversi storico dell'umanità ". Giuseppe Ungaretti

Santa Brigida di Svezia (1302-1373) b
di Padre Felice Artuso
Ulf muore nel monastero e Brigida, lasciata Alvastra, si trasferisce a Vadstena. Assegna la sua eredità ai figli e ai poveri. Consacratasi completamente al Signore, indossa una grezza tunica, simile ai monaci di san Bernardo. Per simboleggiare la corona di spine e le cinque piaghe di Gesù, pone sul suo capo una cuffia con cinque strisce bianche e con altrettanti tondi rossi.

1716 - 1717 - 1718 di 2013

Stefano Armellin con il pezzo 1716 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013


Titolo : Santa Croce con Scritture "Linguaggio. L'edificio o la macchina del parlare, scrivere, capire é estremamente complicato ". Valéry 1925


Stefano Armellin con il pezzo 1717 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013

Titolo : Santa Croce in blu "L'origine della poesia é il contatto dell'uomo con Dio". Giuseppe Ungaretti


Stefano Armellin con il pezzo 1718 di 2013 
del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013

Titolo : Piante nel vaso "Il periodo di trasformazione degli assetti del Mondo non é terminato. Il contesto strategico é in corso di rapida evoluzione. Ciò impone alla forza di puntare nei suoi programmi sulla flessibilità della preparazione del personale di alto livello destinato alle varie strutture NATO, aumentando nei suoi corsi gli spazi relativi ad argomenti di carattere generale e al concetto allargato di sicurezza.

Mai come in questo periodo, il ritorno della storia, e della guerra anche in Europa, la crescente interdipendenza mondiale e la rivoluzione della tecnologia delle informazioni, che ha ormai modificato percezioni geopolitiche e dimensioni geostrategiche, in particolare il significato della territorialità e il valore del tempo e dello spazio, richiedono un investimento nella cultura generale dei dirigenti per porli in condizioni di fronteggiare le sfide della incertezza del mutamento". C. Jean 1999

1713 - 1714 - 1715 di 2013

Stefano Armellin con il pezzo 1713 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013


Titolo : Alla ricerca del quadro perduto "Non so in che modo, ma l'uomo deve tornare ad essere più forte dei mezzi che si é foggiato, che di continuo fa più potenti. Non so in che modo;". 
Giuseppe Ungaretti


Stefano Armellin con il pezzo 1714 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013

Titolo : Disoccupato trans "Ogni tempo ha la sua crisi di cultura. La nostra é mossa dai progressi della macchina. La soluzione della nostra crisi é la più ambiziosa che sia sia stato dato all'uomo di prefiggersi nelle sue mire". Giuseppe Ungaretti


 Stefano Armellin con il pezzo 1715 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013

Titolo : L'ultimo chiodo " In nessun tempo la cultura, tutta, e specialmente quella puramente spirituale, quella poetica ha avuto un lievito capace di farla soffrire di più in sé. Salire costa". Giuseppe Ungaretti

1710 - 1711 - 1712 di 2013

Stefano Armellin con il pezzo 1710 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013


Titolo : Angoscia "Oggi tutto é nel Mondo preda d'un rivolgimento dalle fondamenta. Anche ieri era così, anche un secolo fa, mille anni fa, sempre. La crisi c'é sempre stata nel Mondo : é continua". Giuseppe Ungaretti



Stefano Armellin con il pezzo 1711 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013

Titolo : Gli anni passati, e passano per tutti "L'uscita dalla crisi, la liberazione avviene ogni giorno, anche oggi, quando, in inespressi modi o con arte, l'uomo, qualsiasi uomo, arrivi a tanto dominare moralmente  il proprio tempo che, pure riflettendo del proprio tempo gli aspetti terribili e gli aridi, pure riflettendone le polemiche che la cultura ingenera, arrivi a tanto dominare il suo tempo, che, per quanto rotta ne apparisca la realtà e solo per rare schegge afferrabile, il suo canto si possa snodare tacitamente, negli slanci segreti del cuore, o con un essenziale vocabolario, con un ritmo individuale e dei propri tempi che possa, sia pure nella fulmineità d'un grido potuto udire e ridire, contenere negli innumeri suoi sviluppi storici, il tradizionale ritmo e ad esso commisurarsi". Giuseppe Ungaretti


Stefano Armellin con il pezzo 1712 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013


Titolo : Santa Croce viola "Così si risolgono in un grido, addietro le ere sino alla remotissima origine della umana voce, così si oltrepassa sino al segreto dell'essere nell'illuminazione d'un attimo, la storia fattasi, come voleva Dante per giungere a poesia, presente nel suo nascere, nei suoi fini, nel suo cerchio sino al suo chiudersi". Giuseppe Ungaretti

1707 - 1708 - 1709 di 2013 ; Louvre 44

Stefano Armellin con il pezzo 1707 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : 
“Un governatore saggio educa il suo popolo,
l'autorità di un uomo assennato sarà ben ordinata.
Quale il governatore del popolo, tali i suoi ministri;
quale il capo di una città, tali tutti gli abitanti.
Un re senza formazione rovinerà il suo popolo;
una città prospererà per il senno dei capi.
Il governo del Mondo è nelle mani del Signore;
egli vi susciterà al momento giusto l'uomo adatto”
Siracide 10 1-4




Stefano Armellin con il pezzo 1708 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : il Secondo Avvento



Stefano Armellin con il pezzo 1709 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : Dio mio, Dio mio, perchè mi hai abbandonato ?

44. Louvre. Henri (già Direttore del Louvre), Varazze - Assisi 1992; step by step,  passo dopo passo: L'abitato di Scoffera lo supero al crepuscolo, e vado a piazzare la tenda su una fascia erbosa fronte i monti che ho appena sceso di corsa per arrivare in fretta alla fontana. Senza cena.

Mi accontento di vedere il cielo stellato. Ho percorso decine di chilometri, questo ritmo mi affascina perchè materializza il pensiero creativo che applico ormai da anni nel disegno. 

La linea camminante-pensante è il bisogno di scaricare su ogni tipo di pensiero e strada, tutto quanto si è, lasciando in pace i propri simili. 

Nel mio caso non ho altre strade per progredire nel di-segno se non questa. 

DEVO, per la mia libertà creativa, raggiungere Assisi a piedi. L'itinerario che svolgo mi è stato suggerito dagli amici Emilio e Enrico Parodi che hanno impiegato per l'Alta Via integrale dei Monti liguri, dieci giorni e mezzo. E, in un secondo tempo, per la Grande Escursione Appenninica (escluse le ultime due tappe come nel mio caso) tredici giorni. Ho scelto di unire metà Alta Via, la G.E.A., per concludere con la strada fino ad Assisi. 

(Henri, puoi notare che questo ponte di sentieri in Arte l'ho fatto mentalmente unendo nella composizione : il Poema visivo del XXI secolo, il XX con il XXI secolo, sicuramente un'impresa iconografica più difficile, ma il camminare nella natura è stata la giusta preparazione all'impresa creativa in corso). 

Emilio ed Enrico mi hanno dato suggerimenti preziosi. La cartina che userò per la G.E.A. è quella che hanno usato loro. Questi due camminatori formidabili, hanno all'attivo mille salite sul Monte Beigua (m.1287 slm) da Varazze a piedi (1977 - 1992;  nel 2011 hanno superato le 2552 e proseguono). 

Sono amici fidati, non hanno bisogno di mentire, quello che dicono è giusto.

Ecco Henri, la mostra singola, il Museo, devono riuscire a trasmettere al visitatore un senso dell'amicizia autentico non falso; proprio per l'autenticità delle opere che si espongono si deve percepire la valorizzazione dell'onestà nelle relazioni umane.

(44.Continua) Stefano Armellin, Pompei, domenica 17 agosto 2014

domenica 4 marzo 2012

1704 - 1705 - 1706 di 2013

Stefano Armellin con il pezzo 1704 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013



Titolo : Ungaretti "E' stato giustamente osservato che un vero poeta prova grande difficoltà, é sommamente impacciato anche nel dovere esprimere la cosa più semplice, dovendovi implicare nell'esprimerla, la propria anima". Ungaretti



Stefano Armellin con il pezzo 1705 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013


Titolo : Santa Croce a moduli irregolari "Il linguaggio non é la poesia, la poesia va oltre il linguaggio, la poesia vera non é né facile né difficile : é poesia ". Giuseppe Ungaretti


Stefano Armellin con il pezzo 1706 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013


Titolo : Santa Croce geometrica "Non é l'orrore, é ansia di verità : avere sete di poesia é fare atto di umiltà, é avere coscienza che l'uomo non procede se non per illusioni e commettendo cumuli di errori, é avere coscienza della nostra impotenza a conoscere se non nell'indeterminatezza, la realtà". Giuseppe Ungaretti

Santa Brigida di Svezia (1302-1373)
di Padre Felice Artuso

Brigida nasce a Finster in Uppland (Svezia). I suoi genitori sono Birger Persson, un membro del Consiglio reale, e Ingeborg Bentgtsdotter, una nobile dei Folkunghi.

1701 - 1702 - 1703 di 2013

Stefano Armellin con il pezzo 1701 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : Santa Croce marrone



Stefano Armellin con il pezzo 1702 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : Prostituta schiava


Stefano Armellin con il pezzo 1703 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : Gesù Cristo offeso sulla Santa Croce

1698 - 1699 - 1700 di 2013 ; Louvre 43

Stefano Armellin con il pezzo 1698 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : Cina, Nostra Signora di Sheshan



Stefano Armellin con il pezzo 1699 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : Il Secondo Avvento


Stefano Armellin con il pezzo 1700 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : Diavoletto

43.Louvre. Henri (Direttore del Louvre), Varazze-Assisi 1992. Caruso, cantava Lucio Dalla ; Albeggia. E' l'ora. Smonto la tendina a cupola, che lo scorso anno non mi volevano vendere perchè troppo fragile. E' un modello cinese a due posti, costato ottantamila lire (quaranta euro), senza firme di esploratori o fabbricanti famosi. Ha fatto le Alpi (1991), questa tendina tutta viola, sembra proprio una violetta piccola piccola. 

Per fare colazione oggi devo camminare due ore, fino al Passo dei Giovi dove acquisto tre pezzi di focaccia che mangio mentre cammino verso il Monte Vittoria. Una cima non prevista, ma ho smarrito il sentiero e arrivo a Creto allungando un po' la strada indicata nell'Alta Via dei Monti liguri. 

Mi consolo fermandomi a pranzo in una bella trattoria, dopo il digiuno volontario di ieri gradisco assai il cibo caldo. Osservo una tavolata di operai dai volti incisi dalla fatica del lavoro e dalla età. Mi vengono in mente i volti lisci e curati dei preti che cercano nella Chiesa una sistemazione comoda, come gli impiegati dello Stato la cercano negli uffici. Non tutti, ma un certo numero sicuramente. (Lucio Dalla continua a cantare) 

Riparto quasi subito sotto il sole cocente delle ore tredici. Verso le quattordici faccio una sosta per far asciugare tenda e saccopiuma, e lì, abbandono senza rimpianti gli scarponi. Proseguo per sentieri che corrono via veloci fra dorsali, creste, boschi e cime. Fa caldo. 

Mi ritrovo verso sera senza acqua. Soffro la sete. Sull'ultima cresta prima di scendere a Scoffera mi chiedo se sono più imbecille io o chi ha segnato il sentiero con due palle blu dipinte sulle pietre. Sono un personaggio da cartone animato, costretto a salire ancora un cucuzzolo, e di cucuzzolo in cucuzzolo, ogni tanto fermarsi, guardarsi intorno ed esclamare : oh! non è bello ciò che è bello, ma che bello, che bello, che bello.

(43.Continua) Stefano Armellin, Pompei, sabato 16 agosto 2014

sabato 3 marzo 2012

1695 - 1696 - 1697 di 2013

Stefano Armellin con il pezzo 1695 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo: Grande Silenzio



Stefano Armellin con il pezzo 1696 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo: Prostituta schiava uccisa


Stefano Armellin con il pezzo 1697 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013

Titolo: Ogni istante è Eterno "Secondo il continuamente diverso aspetto dei tempi, dal loro inizio alla loro consumazione, la vera poesia d'attimo in attimo, in contrasto con essi, é sua sorte si modifichi per annunziare prima e poi per attestare, sempre mossa da interno e immediato suggerimento, la venuta, la predicazione, la passione, la crocefissione, la morte, la resurrezione del Messia ". Giuseppe Ungaretti 1956

1692 - 1693 - 1694 di 2013

Stefano Armellin con il pezzo 1692 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013


Titolo : Immigrata stuprata in cerca di lavoro "Guerra e Pace vuole dimostrare che tutti gli eroi della guerra e della politica, Napoleone, lo Zar Alessandro, i generali, i ministri e gli intellettuali, non hanno alcun potere e sono individui completamente dominati dagli eventi, le cause infinitesimali sono inconoscibili". Melograni



Stefano Armellin con il pezzo 1693 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : il Secondo Avvento


Stefano Armellin con il pezzo 1694 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013

Titolo : Profugo senza lavoro con famiglia uccisa "L'abuso e la disubbidienza alla legge, non può essere impedita da nessuna legge" . Leopardi

1689 - 1690 - 1691 di 2013

Stefano Armellin con il pezzo 1689 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : Santa Croce fluttuante


Stefano Armellin con il pezzo 1690 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013

Titolo : Prostituta schiava "Ho trascorso ore deliziose nei bar. Il bar é per me un luogo di meditazione e raccoglimento senza il quale la vita é inconcepibile ; il Caffé presuppone la discussione, l'andirivieni e l'amicizia, a volte rumorosa delle donne. Il bar invece é un esercizio di solitudine ". Bunuel


Stefano Armellin con il pezzo 1691 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : Chi siete voi ? non vi conosco !

1686 - 1687 - 1688 di 2013

Stefano Armellin con il pezzo 1686 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013


Titolo : Atti proibiti e disdicevoli " Non mi interesso di tutto ciò che riguarda il contesto umanoide, non ascolto né radio né TV. Mi sento estraneo ai vari problemi sociali, leggo i giornali ma non so perché. A volte mi sembra di essere l'unica persona a questo Mondo. Tecnicamente la Sud del Lhotse é interamente percorribile con gli sci, senza mezzi artificiali ". Tony Valeruz



Stefano Armellin con il pezzo 1687 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013

Titolo : Santa Croce con rettangoli "Il mio spirito é un altro : dimostrare che é possibile e non sfidare qualcuno affinché faccia altrettanto o faccia meglio ". Tony Valeruz


 Stefano Armellin con il pezzo 1688 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013

Titolo : Sognando la libertà "Credo di essere in là nel tempo, oltre quello che é una mente normale, fino al punto di non essere accettato neanche a livello di applausi. Sembra che senza sponsorizzazioni non si possa andare in montagna. Io non ho sponsor: valgo molto di più di quanto offrono ". Tony Valeruz

1683 - 1684 - 1685 di 2013 ; Louvre 42

Stefano Armellin con il pezzo 1683 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : Africa in Croce nera



Stefano Armellin con il pezzo 1684 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : Prostituta schiava


Stefano Armellin con il pezzo 1685 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : In Principio

42.Louvre. Henri (Direttore del Louvre); Varazze-Assisi a piedi 1992.  Finisco la prima giornata di cammino, vissuta con segmenti di solitudine, arrivando in un piccolo anfiteatro di rocce poco dopo il Passo della Bocchetta. Nel montare la tenda avverto la continuità con la traversata alpina (1991), un viaggio servito a preparare il seguente. Sto bene. 

Non ho mangiato nulla, nulla per tutto il giorno eppure sto bene. Non c'è dubbio, sono molto forte. Per cena ho una borraccia d'acqua mista a latte condensato. Mi basta. So che queste non sono privazioni autentiche. Vivo una parentesi di vita collocata nell'Europa del benessere viziato. C'è troppo di tutto. 

Questo indebolisce l'anima dei giovani, vizia e corrompe lo spirito degli adulti. Non solo il Cristianesimo, ma anche lo sport da competizione e un certo tipo di Capitalismo sono al tramonto. 

Mi addormento sognando una fanciulla. Un sogno. Una principessa. La mia compagna Eliana è quella che mi pensa e seriamente mi aspetta. Di Lei e non del sogno ho fiducia (NdA. tre anni dopo mi ha lasciato!). Ma ho bisogno di tutte e due per vivere la leggenda del guerriero in cammino.

E' una bella traccia questo cammino di agosto verso Assisi nel 1992, il visitatore si trova così davanti non alle solite didascalie con il titolo dell'Opera ma letteralmente dentro un evento in progressione dentro il Capolavoro, m'interessa che il pubblico del Louvre possa acquisire una nuova visione del Capolavoro. L'Europa oggi ha bisogno di questo. E questo Poema visivo del XXI secolo riceve.

(42.Continua) Stefano Armellin, Pompei, mercoledì 13 marzo 2012