mercoledì 7 marzo 2012

1753 - 1754 - 1755 di 2013

Stefano Armellin con il pezzo 1753 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : Autunno 2012 a New York, conversando in Central Park
con Anna Wintour



Stefano Armellin con il pezzo 1754 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo : 
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013

Titolo : Cimitero "Le radici dell'inefficienza. La debolezza della pubblica amministrazione in Italia deriva anche da una inefficienza una scarsa produttività e una disorganizzazione profondamente radicate. Numerose le cause. Una delle più importanti era il predominio di una cultura eccessivamente normativa e non orientata alla offerta di servizi.

1990. Leggi in Francia : 7325 ; In Germania : 5587 ; In Italia : oltre centomila ! Questo arido terreno fatto di leggi, statuti, circolari e direttive interne non era certo il più adatto alla crescita di una cultura di servizio, poiché induceva l'intero apparato a rivolgere lo sguardo più all'interno che all'esterno". Paul Ginsborg


Stefano Armellin con il pezzo 1755 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013

Titolo : Autunno 1998 in Veneto "Italia. Dal 1960 al 1992 l'area del lavoro dipendente si é allargata passando dal 49.1% al 71.8% del totale degli occupati.
Quanto la struttura dell'economia terziaria, come del resto di quella industriale, si fondi sul lavoro dipendente, su durevoli strutture di comando e di obbedienza e sulla rigida organizzazione del tempo derivante dalle medesime strutture.

1992. 4.8% agricoltura ; 36.2% industria; 58.7% terziario; Scuola : docenti e non docenti 29.1% (71% donne) ; Amministrazioni : 21.8% ; Sanità: 20.7 % ; 
Sul totale dei pubblici dipendenti 51.8% donne

Dal 1980 al 1986 la FIAT ridusse quasi della metà i propri dipendenti ". Paul Ginsborg

1750 - 1751 - 1752 di 2013

Stefano Armellin con il pezzo 1750 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : "All'Angelo della Chiesa scrivi..."



Stefano Armellin con il pezzo 1751 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : San Michele


Stefano Armellin con il pezzo 1752 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : Santa Croce in rosso

1747 - 1748 - 1749 di 2013

Stefano Armellin con il pezzo 1747 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : Lady Gaga e Ai Weiwei


Stefano Armellin con il pezzo 1748 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013


Titolo : Italia malinconica "L'Italia del tempo presente. 1980-1996. L'intuito e la prontezza d'ingegno non si accompagnavano di solito a un grado elevato di coscienza civica.
Gli imprenditori italiani esprimevano spesso una fortissima lealtà localistica nei confronti degli altri mebri dello stesso distretto industriale, nonché comprensione e cameratismo verso i lavoratori delle loro aziende;

Ma raramente trasformavano questa solidarietà ristretta in una riflessione più generale sul proprio ruolo sociale. Essi costituivano un settore della società italiana fermamente deciso a sfondare e ad accumulare una fortuna familiare, senza preoccuparsi del modo in cui ciò poteva realizzarsi.

Come la vecchia borghesia era stata nazionale, così la nuova era internazionale". Paul Ginsborg



Stefano Armellin con il pezzo 1749 di 2013 della composizione record
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : The Opera e Lady Gaga

1744 - 1745 - 1746 di 2013

Stefano Armellin con il pezzo 1744 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : La Maddalena ai piedi della Santa Croce


Stefano Armellin con il pezzo 1745 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : Exodus


Stefano Armellin con il pezzo 1746 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : Apocalisse in corso

1741 - 1742 - 1743 di 2013

Stefano Armellin con il pezzo 1741 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013


Titolo : il Secondo Avvento "C'é nell'opera d'arte, quando é vera opera d'arte, sempre il richiamo a colmare, tra naturali diritti e meccanicità razionali, l'abisso che l'incivilimento sempre più profondamente e estesamente sembra scavare". Giuseppe Ungaretti



Stefano Armellin con il pezzo 1742 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013

Titolo : Las Vegas "O sarà sorte dell'uomo, a qualunque riforma ricorra, quella di ridare esca, e maggiore esca sempre, alla pazzia di Caino ?". Giuseppe Ungaretti


Stefano Armellin con il pezzo 1743 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : The Masterpiece for Google

1738 - 1739 - 1740 di 2013

Stefano Armellin con il pezzo 1738 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013



Titolo: Lory "Naturalmente l'uomo resta vivo, e così infinitamente semplice. Ci sono gli affetti, i bambini, ci sono la religione e le nostre cure di tutti i giorni. Ma quando entri dentro al Mondo ti senti perduto: solo l'inverosimiglianza e la violenza contano". Giuseppe Ungaretti



Stefano Armellin con il pezzo 1739 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013


Titolo: Santa Croce in nero "Siamo degli uomini che sono stati tagliati dalla propria profondità...Solo il segreto può valere ancora. Forse le cose diventano più segrete via via che i mezzi della conoscenza avanzano. Il sapere degli uomini aumenta il segreto...". Giuseppe Ungaretti


Stefano Armellin con il pezzo 1740 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013

Titolo: Una cascata d'idee per il Mondo " Più sappiamo e più le cose si allontanano da noi, e più ci é difficile decifrarne il nome, e più ci sembra d'essere colpiti d'afasia. Le ragioni di tutto diventano sempre più oscure. No, le parole non ci servono. Le parole delle vecchie rettoriche sono parole senza sufficiente forza di segreto". Giuseppe Ungaretti

Santa Brigida di Svezia (1302-1373) c
di Padre Felice Artuso
Brigida riceve minacce di morte dai politici e dai religiosi, perché parla delle sue esperienze mistiche.

46.Louvre; 1735 - 1736 - 1737 di 2013

Stefano Armellin con il pezzo 1735 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013


Titolo : Stemmi "Certo é che non potendo più imitare il passato o legarvisi, abbiamo perduto la scienza delle cose". Giuseppe Ungaretti



Stefano Armellin con il pezzo 1736 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013

Titolo : Visitatore alla mostra on line di Armellin "Bisognerebbe risalire con la memoria fino al punto della prima innocenza: allora forse la poesia potrebbe riacquistare il suo prestigio emotivo...". Giuseppe Ungaretti


Stefano Armellin con il pezzo 1737 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013

Titolo : Santa Croce "Ma guardo i giovani alle prese con l'impossibilità di parlare, con la violenza più forte della parola". Giuseppe Ungaretti

46. Louvre. (Henri, già Direttore del Louvre); Varazze-Assisi a piedi 1992. Con il pensiero di Gianni Calcagno scendo al Passo della Forcella e salgo subito dopo al Passo del Bozale. Caldo umido e vegetazione fitta. Passate le ventuno monto la tenda in un bosco di alti abeti. 

Senza cena e senza colazione per domani. Assorbo l'energia della foresta e mi basta. Questa zona dell'Appennino ligure è incontaminata. Dalle impronte che vedo sul sentiero sembra più frequentata dai cavalli che dai pedoni. Al Passo Lame la casetta della forestale è aperta ma chiusa nel senso che non c'è nessuno. 

Dirigo il mio corpo con rotta verso il Monte Aiona attraversando un bosco ricolmo di zanzare. Tantissime. Uso l'asciugamano come i cavalli usano la coda. Quest'anno (1992) ha piovuto molto, fino a metà luglio, e la reazione di tanta acqua assorbita dalla terra provoca un caldo umido particolarmente adatto al proliferare delle zanzare. 

La fame si fa sentire. Non rallento il ritmo (40 chilometri al giorno) ma ho i primi giramenti di testa. Provvidenziale il Rifugio Aiona dove posso colmare il vuoto dello stomaco.

La fame Henri, è un problema che l'umanità non ha ancora risolto. Mi accorgo in questa pubblicazione che sto scrivendo la sceneggiatura di un film che ho vissuto e che vivo : The Opera Collection ; ci si può vincere l'Oscar, penso proprio che in USA non l'hanno ancora capito. 

Si parla tanto di mercato cinese onnivoro per l'Arte Contemporanea, e allora come si spiega che i primi due Paesi esteri per visite sul mio Blog sono : gli Stati Uniti d'America e la Francia. La Cina, se consideriamo Taiwan la trovi al 18° posto, Hong-Kong al 30°, slitta al 33°posto. C'è una resistenza psicologica al tema della Santa Croce ? lascio aperta la domanda, in fondo questa é un'opera aperta. 

(46.Continua) Stefano Armellin, Pompei, lunedì 25 agosto 2014

martedì 6 marzo 2012

1732 - 1733 - 1734 di 2013

Stefano Armellin con il pezzo 1732 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013


Titolo : Alla Giornata del Contemporaneo "C'é qualcosa nel Mondo dei linguaggi che é definitivamente finito. Fino a pochi anni fa la lingua del passato poteva essere ancora la nostra. I secoli erano legati l'uno all'altro e ci diventavano improvvisamente contemporanei ".
Giuseppe Ungaretti



Stefano Armellin con il pezzo 1733 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013

Titolo : il Secondo Avvento "L'uomo, mi pare, non riesce più a parlare. C'é una violenza nelle cose che diventa la sua propria violenza e gli impedisce di parlare. Una violenza più forte della parola". Giuseppe Ungaretti


Stefano Armellin con il pezzo 1734 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013

Titolo : Santa Croce "L'uomo vive con la possibilità di autodistruggersi. Tutto si accumula sullo stesso piano...il tempo va avanti con una velocità che non é di misura umana. Potrebbe essere questa l'apocalisse". Giuseppe Ungaretti

1729 - 1730 - 1731 di 2013

Stefano Armellin con il pezzo 1729 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : Santa Croce verde e gialla



Stefano Armellin con il pezzo 1730 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013

Titolo : La vita passa, il Capolavoro resta "Petrarca, Michelangelo, Tasso, Leopardi, é la strada maestra della poesia italiana. Naturalmente ogni giorno le cose sono diverse e nuove, ma in ogni giorno é contenuto tutto il passato e tutto il futuro". Giuseppe Ungaretti


Stefano Armellin con il pezzo 1731 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013


Titolo : Roma Capitale "Il barocco, nato con Michelangelo scaturisce soltanto dalla volontà di fondere drammaticamente elementi contrari, ma anche e soprattutto dalla necessità di manifestare un sentimento di catastrofe..

Il barocco nasce anche e soprattutto dal sentimento che ormai tutta l'esperienza antica fosse esaurita, e lo fosse anche l'esperienza cristiana, almeno quella storica, temporale, del Cristianesimo, essendo ormai scoccata l'ora del tempo apocalittico". Giuseppe Ungaretti

1726 - 1727 - 1728 di 2013

Stefano Armellin con il pezzo 1726 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013


Titolo : Sgomento "Non c'é momento in cui la mia poesia non si muova da una ispirazione in qualche modo religiosa, ma nella seconda parte del Sentimento, il segno allucinante della parola del poeta non evoca più se non quel rapporto dell'uomo con leggi inconoscibili del quale é conseguenza la storia, é conseguenza l'operare nei secoli dell'uomo fino a foggiarsi mezzi dei quali ha finito col farsi schiavo, mezzi la cui potenza di più in più lo schiaccia". Giuseppe Ungaretti



Stefano Armellin con il pezzo 1727 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013

Titolo : L' Italia in Croce "Dalla seconda parte del Sentimento partono, perfezionandone l'ispirazione e la forma, i miei libri scritti durante la seconda guerra mondiale e negli anni successivi : Il Dolore, La Terra promessa, Un Grido, Paesaggi, Il taccuino del Vecchio. Ne partono accentuando la perplessità dell'uomo nello scoprirsi coinvolto in un processo sempre più complesso e stritolante, di cui sempre si dovrà ignorare la causa, nel transito terreno". Giuseppe Ungaretti


 Stefano Armellin con il pezzo 1728 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013

Titolo : Santa Croce in bianco e nero "Nella seconda parte del Sentimento proprio per le condizioni catastrofiche del Mondo, Michelangelo mi appariva come il simbolo di quel tempo. Il Michelangelo romano, l'architetto, nasce col mettere a contatto, traendo armonia suprema dall'urto, elementi di rovine antiche, di rovine, con altri, contemporanei o direttamente da lui immaginati". 
Giuseppe Ungaretti

1723 - 1724 - 1725 di 2913

Stefano Armellin con il pezzo 1723 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013


Titolo : Santa Croce intrecciata "La guerra improvvisamente mi rivela il linguaggio. Cioé io dovevo dire in fretta perché il tempo poteva mancare, e nel modo più tragico...in fretta dire quello che sentivo e quindi se dovevo dirlo in fretta lo dovevo dire con poche parole, e se lo dovevo dire con poche parole lo dovevo dire con parole che avessero avuto una intensità straordinaria di significato". Giuseppe Ungaretti



Stefano Armellin con il pezzo 1724 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo : 
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
(cinque pezzi uniti, nella foto solo il primo pezzo)
Titolo : Gesù deposto dalla Santa Croce


Stefano Armellin con il pezzo 1725 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013

Titolo : D-Day "Apollinaire, Valéry, Sravinski, Picasso, Carrà, De Chirico, Jacopone, Dante, Petrarca, Guittone, Tasso, Cavalcanti, Leopardi, cercavo nel loro canto una indicazione che potesse far rifiorire il mio.

Era il battito del mio cuore che volevo sentire in armonia con il battito del cuore dei miei maggiori colleghi di una terra disperatamente amata". Giuseppe Ungaretti

1722 di 2013 ; L'Europa e il sogno Americano

Stefano Armellin con il pezzo 1722 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : L'Europa e il sogno Americano

45. Louvre. Henri (già Direttore del Louvre), possiamo dire ai giovani artisti : tenete conto di tutto quel che fate, perchè quel che fate anche dopo vent'anni ritorna utile. Vedi la mia linea di 750 chilometri nella natura italiana del 1992 da varazze ad Assisi, come ri-vive oggi, 

allora è stato solo un seme che in me è restato a maturare per vent'anni e solo ora ne comprendo in pieno il senso. Senza quella linea non ci sarebbe forza in questo racconto. Una linea ottenuta con il minimo dei mezzi. 

E' importante comprendere che lo sforzo puro dell'artista visivo è uno sforzo di immaginazione, come quello del poeta, e non può essere condizionato dal conto in banca. 

Al nuovo mattino mi metto in moto con un sorso d'acqua. Alla vecchia osteria di Giassina il buon senso mi dice che è meglio fermarsi per una colazione più sostenuta: pane, slame, formaggio, latte, caffè. Integrata poco dopo dai lamponi che trovo, a centinaia, nel sentiero interamente coperto dalla vegetazione. 

A Barbagelata, l'abitato più alto della Liguria, alcuni genovesi mi offrono viveri di conforto ospitandomi nella loro casa. Uno di loro è stato compagno di classe di Gianni Calcagno ( NdA. grande alpinista e grande amico, morto sul McKinley, al quale ho dedicato questa traversata). 

Riparto a mezzogiorno. Un errore di percorso mi fa scendere in diagonale un bosco ripido, che devo poi risalire sulla costa del monte per più di duecento metri, fino ad intersecare nuovamente l'Alta Via. (Proseguo) Per un susseguirsi di sali e scendi, ancora da cucuzzolo a cucuzzolo, in un ambiente integro, arrivo al Passo di Ventarola. Vengo coperto dalla nebbia. 

Non sapendo bene dove andare punto in alto. Mentre salgo la bianca spuma dell'atmosfera un suono di campanelli sempre più forte, giunge nella mia direzione. D'improvviso sbucano dalla nebbia decine di capre che vedo correre verso di me, faccio appena in tempo a scansarmi da quella valanga di carne animale in movimento, che l'intero gregge si ferma a guardarmi. 

Non c'è il pastore, lo sostituisco agitando il bastone per rimettere in movimento tutte quelle capre. Continuo a salire nella nebbia, e vado a cozzare contro la Cappella del Monte Ramaceto. Sosta. Penso ai villaggi rurali che ho visto abbandonati nel vallone prima del Passo. Una terra severa che nessuno ha più interesse a curare. Le case, ancora in buono stato, vengono inghiottite poco alla volta dalla natura. 

A fianco della Cappella, incrocio la lapide con i nomi di Gianni Calcagno e Roberto Piombo scomparsi il 15 maggio 1992 sul Monte Mc Kinley in Alaska, nello stesso periodo sono morti in zona altri nove alpinisti. Vivo un momento commovente che mi riporta alla memoria altri amici scomparsi in montagna. Conoscevo Gianni dal 1977, l'anno della mia prima piccola (solitaria) traversata, fatta sulle Ande argentine intorno al Cerro Tronador. 

Di Gianni mi hanno detto più gli sguardi intensi e i silenzi che rimanevano e rimangono anche in sua assenza, che le conferenze pubbliche. Gianni è stato l'uomo più forte che ho conosciuto personalmente (fino al 1992). 

Meritava riconoscimenti maggiori di quelli ricevuti, e una migliore sistemazione professionale. Ho sempre avuto l'impressione che intorno a lui ci fosse un muro di incomprensione. Tornato dal K2 mi disse che gli inquinamenti gravi non sono la sporcizia che vediamo in giro per il Mondo, ma ben altro : l'atmosfera sporca ad esempio, l'aria che tutti noi respiriamo. 

(45. Continua) Stefano Armellin, Pompei, venerdì 22 agosto 2014

lunedì 5 marzo 2012

1719 - 1720 - 1721 di 2013

Stefano Armellin con il pezzo 1719 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : I miei primi cinquant'anni





Stefano Armellin con il pezzo 1720 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo : 
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : Ops ! ho vinto l'Oscar con The Masterpiece



Stefano Armellin con il pezzo 1721 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013


Titolo : Santa Croce in The World "In memoria, rievocazione del suicidio del mio compagno Moammed Sceab, é il simbolo d'una crisi della società e degli individui che ancora perdura, derivata dall'incontro e scontro di civiltà diverse e dall'urto e conseguenti sconvolgimenti tra le tradizioni politiche e il fatale evolversi storico dell'umanità ". Giuseppe Ungaretti

Santa Brigida di Svezia (1302-1373) b
di Padre Felice Artuso
Ulf muore nel monastero e Brigida, lasciata Alvastra, si trasferisce a Vadstena. Assegna la sua eredità ai figli e ai poveri. Consacratasi completamente al Signore, indossa una grezza tunica, simile ai monaci di san Bernardo. Per simboleggiare la corona di spine e le cinque piaghe di Gesù, pone sul suo capo una cuffia con cinque strisce bianche e con altrettanti tondi rossi.

1716 - 1717 - 1718 di 2013

Stefano Armellin con il pezzo 1716 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013


Titolo : Santa Croce con Scritture "Linguaggio. L'edificio o la macchina del parlare, scrivere, capire é estremamente complicato ". Valéry 1925


Stefano Armellin con il pezzo 1717 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013

Titolo : Santa Croce in blu "L'origine della poesia é il contatto dell'uomo con Dio". Giuseppe Ungaretti


Stefano Armellin con il pezzo 1718 di 2013 
del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013

Titolo : Piante nel vaso "Il periodo di trasformazione degli assetti del Mondo non é terminato. Il contesto strategico é in corso di rapida evoluzione. Ciò impone alla forza di puntare nei suoi programmi sulla flessibilità della preparazione del personale di alto livello destinato alle varie strutture NATO, aumentando nei suoi corsi gli spazi relativi ad argomenti di carattere generale e al concetto allargato di sicurezza.

Mai come in questo periodo, il ritorno della storia, e della guerra anche in Europa, la crescente interdipendenza mondiale e la rivoluzione della tecnologia delle informazioni, che ha ormai modificato percezioni geopolitiche e dimensioni geostrategiche, in particolare il significato della territorialità e il valore del tempo e dello spazio, richiedono un investimento nella cultura generale dei dirigenti per porli in condizioni di fronteggiare le sfide della incertezza del mutamento". C. Jean 1999

1713 - 1714 - 1715 di 2013

Stefano Armellin con il pezzo 1713 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013


Titolo : Alla ricerca del quadro perduto "Non so in che modo, ma l'uomo deve tornare ad essere più forte dei mezzi che si é foggiato, che di continuo fa più potenti. Non so in che modo;". 
Giuseppe Ungaretti


Stefano Armellin con il pezzo 1714 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013

Titolo : Disoccupato trans "Ogni tempo ha la sua crisi di cultura. La nostra é mossa dai progressi della macchina. La soluzione della nostra crisi é la più ambiziosa che sia sia stato dato all'uomo di prefiggersi nelle sue mire". Giuseppe Ungaretti


 Stefano Armellin con il pezzo 1715 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013

Titolo : L'ultimo chiodo " In nessun tempo la cultura, tutta, e specialmente quella puramente spirituale, quella poetica ha avuto un lievito capace di farla soffrire di più in sé. Salire costa". Giuseppe Ungaretti

1710 - 1711 - 1712 di 2013

Stefano Armellin con il pezzo 1710 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013


Titolo : Angoscia "Oggi tutto é nel Mondo preda d'un rivolgimento dalle fondamenta. Anche ieri era così, anche un secolo fa, mille anni fa, sempre. La crisi c'é sempre stata nel Mondo : é continua". Giuseppe Ungaretti



Stefano Armellin con il pezzo 1711 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013

Titolo : Gli anni passati, e passano per tutti "L'uscita dalla crisi, la liberazione avviene ogni giorno, anche oggi, quando, in inespressi modi o con arte, l'uomo, qualsiasi uomo, arrivi a tanto dominare moralmente  il proprio tempo che, pure riflettendo del proprio tempo gli aspetti terribili e gli aridi, pure riflettendone le polemiche che la cultura ingenera, arrivi a tanto dominare il suo tempo, che, per quanto rotta ne apparisca la realtà e solo per rare schegge afferrabile, il suo canto si possa snodare tacitamente, negli slanci segreti del cuore, o con un essenziale vocabolario, con un ritmo individuale e dei propri tempi che possa, sia pure nella fulmineità d'un grido potuto udire e ridire, contenere negli innumeri suoi sviluppi storici, il tradizionale ritmo e ad esso commisurarsi". Giuseppe Ungaretti


Stefano Armellin con il pezzo 1712 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013


Titolo : Santa Croce viola "Così si risolgono in un grido, addietro le ere sino alla remotissima origine della umana voce, così si oltrepassa sino al segreto dell'essere nell'illuminazione d'un attimo, la storia fattasi, come voleva Dante per giungere a poesia, presente nel suo nascere, nei suoi fini, nel suo cerchio sino al suo chiudersi". Giuseppe Ungaretti

1707 - 1708 - 1709 di 2013 ; Louvre 44

Stefano Armellin con il pezzo 1707 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : 
“Un governatore saggio educa il suo popolo,
l'autorità di un uomo assennato sarà ben ordinata.
Quale il governatore del popolo, tali i suoi ministri;
quale il capo di una città, tali tutti gli abitanti.
Un re senza formazione rovinerà il suo popolo;
una città prospererà per il senno dei capi.
Il governo del Mondo è nelle mani del Signore;
egli vi susciterà al momento giusto l'uomo adatto”
Siracide 10 1-4




Stefano Armellin con il pezzo 1708 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : il Secondo Avvento



Stefano Armellin con il pezzo 1709 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : Dio mio, Dio mio, perchè mi hai abbandonato ?

44. Louvre. Henri (già Direttore del Louvre), Varazze - Assisi 1992; step by step,  passo dopo passo: L'abitato di Scoffera lo supero al crepuscolo, e vado a piazzare la tenda su una fascia erbosa fronte i monti che ho appena sceso di corsa per arrivare in fretta alla fontana. Senza cena.

Mi accontento di vedere il cielo stellato. Ho percorso decine di chilometri, questo ritmo mi affascina perchè materializza il pensiero creativo che applico ormai da anni nel disegno. 

La linea camminante-pensante è il bisogno di scaricare su ogni tipo di pensiero e strada, tutto quanto si è, lasciando in pace i propri simili. 

Nel mio caso non ho altre strade per progredire nel di-segno se non questa. 

DEVO, per la mia libertà creativa, raggiungere Assisi a piedi. L'itinerario che svolgo mi è stato suggerito dagli amici Emilio e Enrico Parodi che hanno impiegato per l'Alta Via integrale dei Monti liguri, dieci giorni e mezzo. E, in un secondo tempo, per la Grande Escursione Appenninica (escluse le ultime due tappe come nel mio caso) tredici giorni. Ho scelto di unire metà Alta Via, la G.E.A., per concludere con la strada fino ad Assisi. 

(Henri, puoi notare che questo ponte di sentieri in Arte l'ho fatto mentalmente unendo nella composizione : il Poema visivo del XXI secolo, il XX con il XXI secolo, sicuramente un'impresa iconografica più difficile, ma il camminare nella natura è stata la giusta preparazione all'impresa creativa in corso). 

Emilio ed Enrico mi hanno dato suggerimenti preziosi. La cartina che userò per la G.E.A. è quella che hanno usato loro. Questi due camminatori formidabili, hanno all'attivo mille salite sul Monte Beigua (m.1287 slm) da Varazze a piedi (1977 - 1992;  nel 2011 hanno superato le 2552 e proseguono). 

Sono amici fidati, non hanno bisogno di mentire, quello che dicono è giusto.

Ecco Henri, la mostra singola, il Museo, devono riuscire a trasmettere al visitatore un senso dell'amicizia autentico non falso; proprio per l'autenticità delle opere che si espongono si deve percepire la valorizzazione dell'onestà nelle relazioni umane.

(44.Continua) Stefano Armellin, Pompei, domenica 17 agosto 2014