sabato 17 gennaio 2009

290 di 2013 ; I 4 evangelisti

Stefano Armellin con il pezzo 290 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013




Titolo : I 4 evangelisti : "Sarà necessario rinnovare il linguaggio senza perdere troppo tempo...il Mondo non è scristianizzato come comunemente si sostiene. Le virtualità cristiane ci sono : come rimetterle in luce ?...
Non si tratta di iniettare del cristianesimo ma di estrarlo : dal cuore della coscienza, là dove ce n'è ancora in modo oscuro, informale, inespresso. Questa è la lezione del Papa : grande lezione. Che non sembra ascoltata da nessuno finora, perchè è lui solo a praticarla...come va il Mondo ? dove va il Mondo ? Il Pontefice è il solo a dire delle cose interessanti l'unico a fare un'analisi degli avvenimenti...gli uomini politici guardano passare gli avvenimenti come i ragazzi osservano il passaggio di un tram. Non reagiscono. Non hanno prospettive. Si accostano ai fatti giorno per giorno. Nonostante tante critiche e contestazioni il Papa costituisce una grande potenza intellettuale infinitamente superiore a tante altre forze morali e intellettuali". André Frossard 1990

Fiera del libro, Vittorio Veneto, sabato 3 febbraio 1996. Ho passato una notte particolarmente agitata, per la mancanza di Rita come donna. Non é bene che accada ciò perché ci si rende schiavi d'amore. Mentre l'amore autentico libera sempre non incatena l'anima. Ho scritto gli estremi di questa esperienza a Padre Giacomo Panteghini. Il lavoro procede bene. Ci sono le premesse che la fiera renda più che a Bassano del Grappa. Incasso lordo 1.487.000 lire. Stefano Armellin

" Mosé 120 anni di vita : 40 in Egitto, 40 in Madian (deserto), 40 in Israele ; a 80 anni si meravigliò...era ormai maturo per una nuova infanzia, maturo per ricevere la novità di Dio.

Mosé non va sulla montagna alla ricerca di un nuovo successo personale; ci va perché vuole sapere come stanno le cose, vuole mettersi di fronte alla verità così com'é. E' Dio che prende l'iniziativa, é Dio che cerca Mosé e lo cerca là dov'é.

Una volta che Mosé si è purificato dalla possessività della propria presunzione di salvare gli Israeliti, una volta che si é reso sensibile alla realtà vera delle cose, ecco che Iddio lo rimanda, come se niente fosse, come se mai avesse fallito.

-Dove ha abbondato il peccato ha sovrabbondato la grazia". Romani 5,20 b

Anche di fronte ad un'ostinazione prevista, Dio opera mediante la sua Parola persuasiva; perciò dice a Mosé : -Và dal faraone e digli...-, come se Mosé potesse convincerlo. Questa é dunque una caratteristica primaria del Dio liberante, che agisce con la Parola e la persuasione anché là dove le circostanze sembrano inaccessibili...e con i sogni.

Stando anche alla nostra esperienza, possiamo dire che non é Dio che castiga per il gusto di castigare, ma é l'uomo che rifiutandosi di accogliere la Parola liberante di Dio si invischia, sempre più nei propri guai, nei propri condizionamenti.

Mosé ha gradualmente capito che bisogna prendere la gente così com'é, con tutte le mormorazioni, le inquietudini e le ire che ne vengono fuori. Mosé é sempre coinvolto di persona nelle parole che dice. E' impossibile dare un'etichetta a Mosé, perché Egli é inserito nel piano di Dio, così come il piano di Dio é.

D'altra parte la mentalità diaconale é, come dice Paolo, pensare giorno e notte quali siano i veri bisogni dell'umanità, e che cosa bisognerebbe fare per essere utili al prossimo". Martini