lunedì 2 agosto 2010

855 di 2013 ; Stati Uniti del Mondo

Stefano Armellin con il pezzo 855 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013

Ai Presidenti di tutti gli Stati del Mondo


Gentili Signori,

Dal 1960 vivo su questo Pianeta e mi rendo conto della profonda evoluzione che la nostra società cosmopolita ha subito negli ultimi cinquant'anni. Siamo ancora lontani da una effettiva armonia con il contesto ambientale, con l’atmosfera che dona a tutti gli oltre sette miliardi di inquilini, l’aria per respirare.
Manca soprattutto lo strumento essenziale per governare con successo l’esistente Bene Comune:

La Prima Costituzione degli Stati Uniti del Mondo.

Questo messaggio a Voi diretto attraverso la rete non intende ripetere cose che i Vostri uffici assai competenti conoscono. Da tempo ci sono sufficienti informazioni, denari e mezzi operativi per togliere lo spettro della fame, della povertà, dell’ignoranza, dal Pianeta Terra.

Questo risultato non avviene in tempi rapidi non perché non siamo in grado di conseguirlo, ma perché la legislazione, il Diritto Internazionale è insufficiente. E’ come andare a pescare in mare a mani nude senza rete.

Nella convergenza mondiale attuale d’intenti, a tutti i livelli operativi, mai vista prima nella storia dell’umanità, manca lo strumento essenziale per governare con successo l’esistente Bene Comune :

La Prima Costituzione degli Stati Uniti del Mondo.

L’ONU come Voi riconoscete non è sufficiente, ma proprio l’ONU è l’Ente adatto, nel Mondo, per dare avvio allo strumento indispensabile per governare con successo l’esistente Bene Comune:

La Prima Costituzione degli Stati Uniti del Mondo.

Il mio contributo attraverso l'arte è la definizione migliore possibile dello Stato dell'anima del Mondo, in particolare attraverso il Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013 Verso il Grande Giubileo del 2025.

Pace e Gioia

Stefano Armellin

Nota:

Questo testo parte dall’Italia, da Pompei, e, per non essere generico sarà inoltrato al Presidente della Repubblica italiana Giorgio Napolitano con preghiera che il Suo Alto ufficio possa rigirarlo con autorevolezza al Vostro.
Pompei, sabato 9 gennaio 2010