domenica 11 marzo 2012

1789 di 2013 ; Louvre 50

Stefano Armellin con il pezzo 1789 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : ILLUMInazioni

50.Louvre. Henri (già Direttore del Louvre) ; Varazze Assisi a piedi. Otto agosto (1992). Mattino presto. Esterno Monte Tavola. Settimo giorno che parto senza colazione. Rotta verso il Rifugio lago Santo Parmense, obiettivo : fare colazione doppia. Obiettivo raggiunto. Pancia piena. 

Dal lago si risale il crinale e la G.E.A. va di pari passo con il sentiero chiamato 0/0. Sul Monte Matto incontro due esseri umani che prendono il sole: Marco e Stefania; facciamo una bella foto tutti insieme. Non posso non notare il bel viso radioso e la morbida linea del seno della giovane ragazza emiliana. Sono note visive piacevoli che si fondono con l'armonia dell'erba e delle pietre. 

Altri escursionisti mi accompagnano nella salita del Monte successivo, parliamo delle vite di Dante, Petrarca, Machiavelli; della Musa femminile che accompagna il travaglio dei poeti. Accompagnare non vuol dire togliere la fatica a chi cammina. 

Sulle Alpi (1991) provavo fatica, qui sugli Appennini (1992) sento sbrigliare da me stesso l'espressione migliore della forza. Faccio uno sforzo, ma non posso dire di provare fatica. Camminare con questa magica condizione di salute è piacevole e tonificante. 

A Prato Spilla gli impianti di risalita per lo sci hanno rovinato una bella zona. Il sentiero passa nei solchi fatti per le piste. Il ristoro ha i prezzi alti, non conviene comprare nulla. Ho sentito che la zona non ripaga l'investimento fatto, tira aria di chiusura, una brutta aria per chi lavora a Prato Spilla. 

Tre bei laghetti (il terzo secco) rallegrano il pomeriggio. Nel lago Scuro faccio un bel bagno caldo, accanto al bordo del lago il fondale basso ha permesso al calore del sole di riscaldare l'acqua. Lagastrello. Esterno sera. Un contadino mi vende mezzo chilo di formaggio pecorino regalandomi una pagnotta di pane fresco. Ringrazio e salgo al lago di Monte Acuto. 

Ho la fortuna di ascendere in compagnia di tre simpatiche donne : Elena, Silvia e Emanuela, nessuna di loro sposata. Per fortuna, dice Elena. Vogliono dormire in tenda, nella loro s'intende, così la mia spedizione acquista per un breve tratto tre elementi femminili provenienti dalla calda Reggio-Emilia. 

La cena, grazie a loro, si completa con prosciutto crudo, insalata di riso e cioccolato. Alziamo le due tende e rimaniamo per un po' tutti e quattro seduti su una grossa pietra, coperti dal cielo stellato. Durante la veglia parliamo di problemi esistenziali che ruotano intorno alla banalità del vivere quotidiano. 

Elena è la più categorica, dice: La gente da noi in Emilia vive nell'isola felice che si è costruita. 
Ma non posso credere che la vita debba ridursi a lavorare, mangiare, divertirsi e scopare. 
Rispondo che anche i Cardinali migliori possono sbandare.

(50.Continua) Stefano Armellin, Pompei, giovedì 4 settembre 2014