domenica 7 ottobre 2007

21 di 2013 ; 6.Supplica al Santuario di Pompei

Stefano Armellin con il pezzo 21 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013

Titolo : 6.Supplica al Santuario di Pompei. L'immagine delle apparizioni mariane ci riguarda, perchè nei quadri la Madonna è sempre una apparizione.
Come la fisica delle particelle fa riferimento a mondi pluridimensionali dando importanza a tempi infinitesimali e non visibili su scala umana, così le apparizioni mariane provengono da una dimensione diversa dalla nostra. 

Eppure questo altro-mondo è interessato a comunicare con questo-mondo, perché non sono due realtà disgiunte. E la comunicazione avviene usando un linguaggio semplice e comprensibile,a volte quasi ingenuo.

I messaggi di Medugorje sono una recente testimonianza, ancora oggi sotto attenta osservazione dalle autorità vaticane.

La Signora sceglie come intermediari persone semplici e umili o dei bambini.La Signora è sempre luminosa,bellissima,giovane e determinata. Con il Beato Bartolo Longo nella sua locuzione interiore è stata perentoria: “Propaga il Rosario !”. 

La Madonna a volte ha il bambino a volte no. Vede il futuro ma ci ricorda che con la preghiera costante,principalmente il Rosario, il digiuno e le buone opere, possiamo intervenire per modificare lo stesso destino in nostro favore. 

In alcuni casi la Signora lascia dei segreti che creano un clima di suspense. Non si contano i prodigi di ogni tipo avvenuti per Sua diretta intercessione, inclusi fenomeni “astronomici” come la danza del sole a Fatima e guarigioni fisiche di casi disperati che la scienza ieri come oggi non sa spiegare. 

La bella Signora se non da chiunque è stata vista ovunque nel mondo.In un crescendo di apparizioni che non risulta abbiano mai fatto male a nessuno.
Oggi alle dodici sarà recitata dai fedeli di tutto il mondo alla Madonna di Pompei la Supplica.Il testo è del Beato Bartolo Longo:

Recitata nel Santuario di Pompei e nel Mondo i giorni 8 maggio e prima domenica di ottobre alle ore 12.00 precise.

Oh augusta Regina delle Vittorie, o Sovrana del cielo e della terra, al cui nome si rallegrano i cieli e tremano gli abissi, o Regina gloriosa del Rosario, noi devoti figli tuoi, raccolti nel tuo tempio di Pompei (in questo giorno solenne), effondiamo gli affetti del nostro cuore e con confidenza di figli ti esprimiamo le nostre miserie.
Dal trono di clemenza, dove siedi Regina, volgi, o Maria, il tuo sguardo pietoso su di noi, sulle nostre famiglie, sull'Italia, sull'Europa, sul mondo. Ti prenda compassione degli affanni e dei travagli che amareggiano la nostra vita. Vedi, o Madre, quanti pericoli nell'anima e nel corpo, quante calamità ed afflizioni ci costringono.
Oh Madre, implora per noi misericordia dal tuo Figlio divino e vinci con la clemenza il cuore dei peccatori. Sono nostri fratelli e figli tuoi che costano sangue al dolce Gesù e contristano il tuo sensibilissimo Cuore. Mostrati a tutti quale sei, Regina di pace e di perdono.

Ave Maria

È vero che noi, per primi, benché tuoi figli, con i peccati torniamo a crocifiggere in cuor nostro Gesù e trafiggiamo nuovamente il tuo cuore.
Lo confessiamo: siamo meritevoli dei più aspri castighi, ma tu ricordati che, sul Golgota, raccogliesti, col Sangue divino, il testamento del Redentore moribondo, che ti dichiarava Madre nostra, Madre dei peccatori.
Tu dunque, come Madre nostra, sei la nostra avvocata, la nostra speranza. E noi, gementi, stendiamo a te le mani supplichevoli, gridando: misericordia!
Oh Madre buona, abbi pietà di noi, delle anime nostre, delle nostre famiglie, dei nostri parenti, dei nostri amici, dei nostri defunti, soprattutto dei nostri nemici e di tanti che si dicono cristiani, eppur offendono il cuore amabile del tuo Figliuolo. Pietà oggi imploriamo per le nazioni traviate, per tutta l'Europa, per tutto il mondo, perché pentito ritorni al tuo cuore.
Misericordia per tutti, o Madre di misericordia.

Ave Maria

Degnati benevolmente, o Maria, di esaudirci! Gesù ha riposto nelle tue mani tutti i tesori delle sue grazie e delle sue misericordie.
Tu siedi, coronata Regina, alla destra del tuo Figlio, splendente di gloria immortale su tutti i cori degli angeli. Tu distendi il tuo dominio per quanto sono distesi i cieli, a te la terra e le creature tutte sono soggette. Tu sei l'onnipotente per grazia, tu dunque puoi aiutarci. Se tu non volessi aiutarci, perché figli ingrati ed immeritevoli della tua protezione, non sapremmo a chi rivolgerci. Il tuo cuore di Madre non permetterà di vedere noi, tuoi figli, perduti. Il bambino che vediamo sulle tue ginocchia e la mistica corona che miriamo nella tua mano, ci ispirano fiducia che saremo esauditi. E noi confidiamo pienamente in te, ci abbandoniamo come deboli figli tra le braccia della più tenera fra le madri, e, oggi stesso, da te aspettiamo le sospirate grazie.

Ave Maria

Un'ultima grazia noi ora ti chiediamo, oh Regina, che non puoi negarci (in questo giorno solennissimo). Concedi a tutti noi l'amore tuo costante e in modo speciale la materna benedizione.
Non ci staccheremo da te finché non ci avrai benedetti. Benedici, o Maria, in questo momento il Sommo Pontefice. Agli antichi splendori della tua corona, ai trionfi del tuo Rosario, onde sei chiamata Regina delle Vittorie, aggiungi ancor questo, o Madre: concedi il trionfo alla religione e la pace all'umana società. Benedici i nostri vescovi, i sacerdoti e particolarmente tutti coloro che zelano l'onore del tuo Santuario. Benedici infine tutti gli associati al tuo tempio di Pompei e quanti coltivano e promuovono la devozione al santo Rosario.
Oh Rosario benedetto di Maria, catena dolce che ci rannodi a Dio, vincolo di amore che ci unisci agli angeli, torre di salvezza, negli assalti dell'inferno, porto sicuro nel comune naufragio, noi non ti lasceremo mai più.
Tu ci sarai conforto nell'ora dell'agonia, a te l'ultimo bacio della vita che si spegne.
E l'ultimo accento delle nostre labbra sarà il nome tuo soave, o Regina del Rosario di Pompei, o Madre nostra cara, o Rifugio dei peccatori, o Sovrana consolatrice dei mesti.
Sii ovunque, benedetta, oggi e sempre, in terra e in cielo. Amen.

Salve Regina

Stefano Armellin

Pompei, domenica 7 ottobre 2007 aggiornato a giovedì 19 settembre 2013