lunedì 26 marzo 2012

1947 - 1948 - 1949 di 2013

Stefano Armellin con il pezzo 1947 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : 
Eruzione del Vesuvio il 79 d.C. (fine ottobre o fine novembre);
il Tempio di Gerusalemme venne incendiato il 29 agosto del 70 d.C.
lo stesso giorno in cui Nebuzaradan nel 587 avanti Cristo
aveva incendiato il primo Tempio di Gerusalemme.


 



 Stefano Armellin con il pezzo 1948 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013

Titolo : Croce in televisione "Le famiglie più teledipendenti erano quelle che si trovavano ai gradini più bassi della gerarchia culturale ed economica (1986). Le due categorie maggiori consumatrici di televisione non solo in Italia, erano quelle delle casalinghe e degli individui fra i 65 e i 74 anni. Questo genere di televisione catturava gli ascoltatori e li incatenava alla propria abitazione. La povertà, nel senso più ampio del termine, e la nuova televisione venivano così a trovarsi strettamente legate". J. Meyravitz


Stefano Armellin con il pezzo 1949 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013


Titolo : Zara "Il tempo trascorso davanti alla televisione e il disimpegno civico, risultavano intimamente legati". Putnam

In un'epoca (1986) in cui l'Italia stava cambiando a gran velocità, i controllori del mezzo televisivo si mostravano ben poco desiderosi o capaci di analizzare quanto stava accadendo.

In tutta onestà, non si può dire che l'ampiezza raggiunta dalla sfera pubblica del calcio (religione secolare) abbia dato un significativo contributo alla evoluzione della società civile italiana...divenne però un settore economico di primaria importanza. Tutto questo diventava una trappola per milioni di ragazzi italiani, un'esca a cui era difficile resistere, un passatempo apparentemente innocuo ma in realtà paragonabile a una droga". J. Meyravitz

1944 - 1945 - 1946 di 2013

Stefano Armellin con il pezzo 1944 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo :“Così anche voi, quando vedrete tutte queste cose,
sappiate che Egli è proprio alle porte”
Matteo 24,33




 Stefano Armellin con il pezzo 1945 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013

Titolo : Per di là "In generale la televisione pubblica europea non ha reagito alla sfida dei privati proponendo un modello alternativo e originale. Al contrario, il tentativo di competere con la televisione commerciale scendendo sul suo stesso terreno ha portato in generale solo conseguenze deleterie in quanto a caratteristiche della programmazione e qualità del prodotto". J.Meyravitz


Stefano Armellin con il pezzo 1946 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo : 
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : il Re dei Giudei

1941 - 1942 - 1943 di 2013

Stefano Armellin con il pezzo 1941 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : La follia della Croce



Stefano Armellin con il pezzo 1942 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : Cuore africano in Croce


 Stefano Armellin con il pezzo 1943 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013

Titolo : Cat "La televisione é almeno in potenza un mezzo più legato alla crescita della democrazia di quanto non possa apparire. Ci sono complesse interazioni tra il mezzo televisivo e i suoi utenti. La televisione non viene accettata acriticamente dalla cultura individuale o familiare, ma in maniera mediata. La televisione agisce nella società, e nel contempo la rispecchia.

Essa può far perdere tempo soprattutto ai giovani e agli anziani ma può anche contribuire a formare i primi e a consolare i secondi. Il senso in cui la televisione funziona, tuttavia, dipende dal contesto più generale in cui si trova ad agire.

Per aver successo in campo televisivo, soprattutto in un'epoca di tecnologie globali in rapida evoluzione, é necessario disporre di risorse straordinarie". J. Meyravitz

1940 di 2013 ; Louvre 65

Stefano Armellin con il pezzo 1940 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : 
Sergio Quinzio e la Santa Croce; 
Un commento alla Bibbia pp. 483  

65. Louvre. Henri (già Direttore del Louvre); Varazze - Assisi a piedi 1992.  Ci siamo Henri, battute finali del Capolavoro on line, dopo , vediamo se diventerà più famoso della Gioconda, la sfida è aperta, l'Opera continua. Con The Opera potresti avere l'occasione di triplicare i visitatori al Louvre. 

Sulla Verna il Santo Francesco appare a Dio, lui chiede conferma, vuole una testimonianza concreta per essere certo di quanto aveva predicato. Francesco credeva sinceramente, che bisogno aveva di una verifica materiale : le stimmate, per la sua Fede ? 

Lui (il primo stigmatizzato nella storia della Chiesa) non ne aveva bisogno, ma la sua Missione sì. Se voleva incidere la storia attraverso l'Ordine dei frati minori doveva raggiungere un grado elevato di carisma. 

San Domenico ha resuscitato i morti, Francesco ha ricevuto le stimmate semplicemente perchè le ha chieste al Dio che era dentro di lui. Molto probabilmente si sono formate dall'interno del suo corpo e non con un intervento esterno. (Ipotesi). 

Arrivo al Santuario prima di mezzogiorno. Sul Monte è cresciuto un bosco di bellissimi e alti faggi. Faccio un breve spuntino, poi mi dirigo alla prima delle tre zone fondamentali della mia traversata. La seconda è la casa natale di Michelangelo e la terza è Assisi. 

Alla Verna, il luogo del miracolo vive ancora grazie alla presenza di fedeli e turisti che provengono da ogni parte del globo. L'ecumenismo di Francesco si è materializzato. Tutti quelli che vedo non portano altro che quello che sono. 

Arrivando a piedi dalla Liguria ho la visione limpida. Gli alberi e le rocce mi parlano di Francesco più delle architetture, pitture e sculture, fatte per rendere sacro e prezioso ciò che è già sacro e prezioso. 

E se qualcosa di mistico deve accadermi non sarà in quel preciso luogo ma fuori di esso. Sono venuto fin qui per capire il miracolo. Anch'io come Francesco cerco una conferma. Ma una conferma da uomo, come altri uomini prima di me e dopo di me hanno fatto e faranno. 

Francesco sapeva di essere Santo: le visioni, i miracoli, il grande seguito e poi le stimmate. 

Io so solo di essere un artista di genio. La natura mi ha già offerto una comunicazione corpo a corpo con Dio, di cosa ancora ho bisogno ? di niente, non ho bisogno assolutamente di niente. 

Con tutti questi pensieri nel corpo cammino sul sentiero che dovrebbe portarmi alla casa natale di Michelangelo. Dico dovrebbe, perchè dopo cinque chilometri fuori sentiero G.E.A. al posto di proseguire per lo 028 che mi avrebbe portato ad intersecare la giusta via per poi scendere a Caprese Michelangelo, vedo il mio corpo decidere di tornare sui suoi e quindi anche miei passi. 

Questo lusso mi costa quattro chilometri fino al punto dove sale la G.E.A. (Grande Escursione Appenninica), punto che non avevo visto. Salgo il crinale fino a vedere Caprese Michelangelo dall'alto e Chiusi La Verna giù in basso. Non avendo affatto voglia di perforare il bosco alla ricerca di un sentiero ormai scomparso con il segna via, torno indietro per la seconda volta. Mi consolo con la vista del Monte La Verna, Santuario, punto magnetico, polo mistico. 

Una forza in grado di farmi stare in quel raggio per ben tre ore e trenta minuti, con una progressione effettiva verso Caprese Michelangelo di solo un chilometro ! 

(65.Continua) Stefano Armellin, Pompei,lunedì 26 marzo 2012