sabato 4 novembre 2023

VARAZZE MONTE BEIGUA 2870 QUARTO MEMORIAL EMILIO - ENRICO PARODI


Umberta Parodi ha presentato il libro
C'erano due volte...
Chi erano davvero i gemelli Parodi?
in piedi l'assessore alla cultura Mariangela Calcagno

Domenica 17 settembre 2023 ore 16.30
Video cerimonia di Marco Bagnasco
Santuario vetta Monte Beigua le nuove targhe pronte per la benedizione al termine della Santa Messa domenica 17 settembre 2023 ore 16.30 
foto: Gian Antonio Cavanna
Foto Marco Bagnasco





Le due nuove targhe ceramizzate 
a cura della Ditta Gargiulo di Santa Maria la Carità 
sostituiranno sul Monte Beigua quelle esistenti 

Gruppo Adulti Scout Varazze
Carissime/i
DOMENICA 17 SETTEMBRE ALLE ORE 16,30
 MONTE BEIGUA CHIESETTA SANTUARIO
 NOSTRA SIGNORA DELLA PACE
SANTA MESSA IN RICORDO DI SCOUT E GUIDE
 TORNATI ALLA CASA DEL PADRE.
Con l'occasione saranno benedette due opere in ceramica, procurate dall'amico - artista Stefano Armellin per la famiglia dei gemelli Enrico ed Emilio Parodi, scout ai tempi di Carlo Nocelli e leggendari scalatori del Beigua e dell'Ermetta, 2870 salite a piedi da Varazze al Monte Beigua.
Chi desidera partecipare è il Benvenuto!


Angelo
Gian Antonio
Nazzarino

La cucina di casa Parodi a Varazze, qui é morto Enrico il 2 Aprile 2020 
alcune delle piastrelle artistiche realizzate dai gemelli

 AL SINDACO DEL COMUNE DI VARAZZE 
LUIGI PIERFEDERICI 

ALL'ASSESSORE ALLA CULTURA 
MARIANGELA CALCAGNO 


OGGETTO: QUARTO MEMORIAL PARODI 2023 

Carissimi, 


1. Con la donazione delle 110 piastrelle alla Fondazione Bozzano & Giorgis più gli originali dei miei due manifesti é quasi automatico che la sede del Memorial sia la Fondazione Bozzano & Giorgis . La donazione delle piastrelle ha un valore superiore a quella delle due ambulanze.

2. Una Fondazione non vive di vita propria senza delle persone pagate che ci possono lavorare a tempo pieno; puoi avere i soldi ma senza il lavoro e la professionalità di esseri umani che credono in quello che fanno le Fondazioni, le Biblioteche i Musei restano: tombe della cultura.

3. Questo Memorial non é ancora istituzionalizzato nello Statuto del Comune ma non é nella sua natura aspirare a diventare come l'annuale processione di Santa Caterina anche se 2870 resterà per Varazze uno dei pochi risultati assoluti prodotti all'interno dei confini del Comune. 
Altresì merita maggiore valorizzazione il mio quadro storico del 2001 su Santa Caterina che si trova nella Parrocchia di Sant'Ambrogio.

4. Personalmente il mio impegno deriva dal fatto che ho conosciuto benissimo i gemelli e camminato con loro per molte ore quando ero residente a Varazze (1966-2001); ho poi una composizione in corso titolata 2870 TEMPI ULTIMI
L'UMANITA' VERSO IL SECONDO AVVENTO DI NOSTRO SIGNORE GESU' CRISTO, un risultato a livello mondiale oggi a 1423 pezzi di 2870, quindi per me, una volta arrivato a 2870 lascerò il mio impegno di "suggeritore" creativo per il Memnorial.

5. Per il cambio targhe sul Monte Beigua ho già preso informazioni un'immagine ceramizzata non perde qualità e nel 2023 sarebbe buona cosa cambiarne almeno una.  

6. Per un calendario con le foto delle piastrelle e dei memorial passati si può già progettarlo per il 2024, cento copie a mio avviso sono sufficienti sempre per stare in linea con lo stile essenziale dei Parodi che mi dicevano: "Tanto si viene
a sapere non serve tanta pubblicità".

7. Per il 2023 sarebbe bello che il Comune si prendesse l'onere di stampare il manifesto 2870 con le firme, cambiando data, e posizionando il manifesto incorniciato in tutte le Biblioteche della Regione Liguria a cura della Regione.

Perché 2870 é un fatto culturale. Quest'anno é mancato il Claudio Ghezzi 69 anni di Lecco autore di oltre 5600 salite a piedi sulla Grigna (2410 metri), grandissima performance atletica e qui ricordo pure i varazzini alpinisti Marco Vianello e Alessandro Piccinino morti a 26 anni in montagna (1986). Ci sono quindi molti esempi di poetica camminante di originalità espressiva nella natura come fa Marco Bagnasco continuando a scalare i blocchi di pietra sul Monte Beigua.
È mancato nel 2022 anche l'amico Elia Vallino che seguiva il Memorial con attenzione e pure le mie imprese artistiche.

8. Lo spirito scout autentico dei gemelli resta scolpito nel numero 2870, figure esemplari quelle di Emilio ed Enrico non disgiunte dal carismatico Ing. Carlo Nocelli; per Varazze e il mondo resteranno un faro sempre acceso per tutti coloro che cercano il senso autentico della Vita. Possa quindi questo nostro Memorial continuare nel migliore dei modi. 

Stefano Armellin 
Pompei, settembre 2022 aggiornato a domenica 27 novembre 2022 

EMILIO-ENRICO PARODI DUE GEMELLI VARAZZINI 
DUE ARTISTI DUE SCOUT

Impressionante il numero 2870 di salite da Varazze a piedi al Monte Beigua, una performance creativa estesa nel racconto di oltre cento piastrelle scoperte dopo la loro morte e conosciute da pochissimi in vita. I gemelli non cercavano il pubblico e il consenso del mercato. Non hanno mai esposto non hanno mai venduto le loro opere che oggi restano una testimonianza preziosa e di valore anche economico, per coloro che desiderano andare oltre le apparenze.

Essere quindi ospitati alla Fondazione Bozzano di Varazze é un giusto riconoscimento, purtroppo postumo, che gratifica la purezza di una linea capace con elementi semplici di portare il visitatore alla scoperta del segreto più intimo del Parco Regionale del Monte Beigua, perché di questo si tratta: del racconto camminante fatto collage di vetri, cocci colorati donati anche dal mare che tanto amavano, recuperati in giro come piccoli clochard che potevano dire ancora qualcosa sui riflessi del bosco, del sentiero, della leggendaria montagna oggi e per sempre, monumento alla Pace universale per la forza assoluta di un singolo numero: 2870.

Le piastrelle ci portano a comprendere l'essenziale del microcosmo, della piccola natura, sono lente d'ingrandimento per il solitario volo del passero o del calabrone, il cammino del riccio accompagnato dai folletti e dalla streghetta, il mare questa costante presenza e i draghetti, il rospo, il cuculo e i colori accesi di tutte le quattro stagioni.

È un mondo colorato quello dei gemelli, colori che il vetro rende ancora più accesi caldi e freddi, c'é il ghiaccio, la neve calpestata in decine di inverni camminanti sul Beigua verso quella Santa Croce dell'Ermetta giro di boa obbligato per ripartire come un colpo di fionda
verso un'altra e un'altra ancora discesa verso Varazze.

Nelle piastrelle c'é la loro dimensione e il loro più vero autoritratto per lasciare una traccia creativa permanente e di valore come hanno fatto Ligabue, Bozzano e altri artisti, convinti che il sincero racconto dell'arte coincide con quello della Storia della Salvezza.
 
Infatti la Terra Promessa si trova in ogni luogo l'essere umano con le sue forze riesce ad esprimere il divino per il divino.

Stefano Armellin 
Conegliano, mercoledì 1 giugno 2022

Articolo eccellente sia dal punto di vista letterario sia per l'umanità che traspare dalla lettura. Mariangela Calcagno Ass.re alla cultura di Varazze

Varazze Aula consiliare giovedì 26 maggio 2022 da sinistra Maria Parodi 
il Sindaco di Varazze Luigi Pierfederici, il Maestro Stefano Armellin e Umberta Parodi prime cugine dei gemelli Parodi


Stefano Armellin da Varazze ad Assisi a piedi 1/19 Agosto 1992 una linea atta a definire
 The Opera Collecti
Stefano Armellin Domenica delle Palme 14 aprile 2022 
da Perugia Assisi Stop War 


2870 PERUGIA-ASSISI E VARAZZE MONTE BEIGUA PER EMILIO-ENRICO PARODI STOP WAR  

Una bella riflessione camminante per preparare l'incontro del 26 maggio a Varazze ore 21 Hotel Cristallo durante il quale il Sindaco Luigi Pierfederici presenterà il manifesto ufficiale dallo scrivente realizzato che annuncia il Terzo Memorial gemelli Parodi, 2870 salite a piedi da Varazze al Monte Beigua, inoltre ad oggi 1206 di 2870 opere realizzate da Stefano Armellin per la composizione 2870 Tempi Ultimi, l'umanità verso il Secondo Avvento di Nostro Signore Gesù Cristo.

La risposta della cultura mondiale allo stato delle cose nel mondo contemporaneo deve essere forte e chiara. Usciamo tutti sconfitti da una guerra pericolosissima nonostante fosse annunciata dagli scritti di Anna Politkovskaja. È mancata un'autorità davvero sovrannazionale capace di far vincere le trattative senza bisogno di un intervento militare che poteva e doveva essere evitato.
 
Abbiamo vissuto una Pasqua di sangue e di menzogne. Perché se é una strategia militare dare armi é anche una strategia militare non darle, con il vantaggio di risparmiare vite umane e morti innocenti.

Andiamo verso un Giubileo 2025 che dovrà fare sintesi e dare idee risolutive alla coscienza mondiale verso Agenda 2030 che sarà lettera morta senza l'imperativo kantiano di una federazione mondiale di stati in grado di proporre quella autorità sovrannazionale capace di fermare ogni conflitto sul Pianeta.

Lo pensavo nel mio primo pellegrinaggio da Varazze ad Assisi nel 1992 e nel secondo lo stesso anno fatto per i bambini della Bosnia, Varazze-Assisi-Varazze, poi nel terzo dalla Porta Santa della Basilica di San Pietro ad Assisi nel 1997 per il Giubileo del 2000, e lo penso oggi in questo cammino da Perugia quando tutto é compiuto e tutto va esposto e raccontato a Varazze. 

Con il recupero del carisma dell'Ingegnere Carlo Nocelli fondatore del Gruppo Scout, Varazze firma il manifesto 2870 proponendo l'impresa dei varazzini Enrico ed Emilio Parodi come modello di una sostenibilità ambientale praticata per tutta la vita e, il Monte Beigua, come monumento alla Pace universale.  

Stefano Armellin

Assisi, domenica 10 aprile 2022 - Varazze, giovedì 26 maggio 2022






ARRIVATA PER IL SINDACO DI VARAZZE LUIGI PIERFEDERICI LA PRIMA COPIA DA ORIGINALE DEL MANIFESTO 2870 PER IL TERZO MEMORIAL EMILIO-ENRICO PARODI, la copia 100x170cm ha spazio per le firme dei varazzini, degli amici e dei sostenitori del Memorial che con questa terza edizione proveremo a lanciare fino al 2030 anno Agenda ONU per lo sviluppo sostenibile https://unric.org/it/agenda-2030/
17 gli obiettivi da raggiungere, il nostro impegno é per il 18° che consente la realizzazione dei 17, si tratta della prima costituzione degli Stati Uniti del Mondo che intendiamo annunciare durante il Grande Giubileo del 2025.
Stefano Armellin
Pompei, Venerdì 4 febbraio 2022


18.IDEE PER VARAZZE MANIFESTO
TERZO MEMORIAL GEMELLI PARODI 




Carissimi il 29 ottobre, é l'anniversario delle prime mille salite (1992) sul Monte Beigua dei gemelli Emilio-Enrico Parodi, la mia composizione che celebra il loro risultato totale di 2870 oggi é a 967 pezzi
Per il Terzo Memorial 2022 propongo di istituire il Premio (doppio) 2870 con attestato realizzato con la foto storica delle prime mille salite; Premio 2022 da assegnare a Marco Bagnasco per la notevole attività esplorativa di arrampicata sul Monte Beigua, e al Gruppo Scout di Varazze, se rigorosamente salirà da Varazze a piedi il Beigua calcando la linea Parodi, sicuramente l'Ing. Carlo Nocelli sarebbe contento, anche dell'idea che questo Premio al Gruppo Scout può essere assegnato ogni anno se i giovani dimostrano di incrementare il gruppo di partecipanti, il giorno della salita, fino ad arrivare per il 2030 Agenda ONU a 2870 Scout sul Monte Beigua da Varazze a piedi. Estote Parati. Sotto l'origine del motto Scout :

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Come furono i giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell’uomo. Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell'arca, e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e travolse tutti: così sarà anche la venuta del Figlio dell’uomo. Allora due uomini saranno nel campo: uno verrà portato via e l'altro lasciato. Due donne macineranno alla mola: una verrà portata via e l'altra lasciata.
Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Perciò anche voi Estote Parati (tenetevi pronti) perché, nell'ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo».

Parola del Signore Matteo, 24,44

IL MANIFESTO 2870 nella sua custodia, nelle mani del Sindaco di Varazze Pierfederici a sinistra e nelle mani del Consigliere regionale Alessandro Bozzano al porto di Varazze sabato 30 ottobre 2021 in occasione della donazione delle due ambulanze da parte dei gemelli Emilio-Enrico Parodi

17. IDEE PER VARAZZE
SABATO 30 OTTOBRE 2021 ORE 14.15 PIAZZA DEI CALAFATI AL PORTO DI VARAZZE, CERIMONIA MEMORIAL GEMELLI PARODI 2870 PER LA DONAZIONE DI DUE AMBULANZE ALLA CITTA' . Un gesto che conferma il senso etico dei gemelli Parodi veri ambasciatori dell'ambiente. Con la loro impresa entrano a pieno diritto nel dibattito internazionale semplicemente con un numero : 2870. Un numero che con il nostro Memorial manifesto, ci sforziamo di alimentare con sincera creatività. L'appuntamento per il Terzo Memorial 2870, é : DOMENICA 28 AGOSTO 2022.
Stefano Armellin
Pompei, mercoledì 20 ottobre 2021

16. IDEE PER VARAZZE, MANIFESTO 2870 IN MOSTRA
Da Lunedì 20 Settembre a Mercoledì 22 , presso la Sala Convegni dell' Hotel Cristallo, (foto sotto) via Cilea 4, Varazze (SV) Italy, sarà esposta l 'opera di Stefano Armellin per il Secondo Memorial Emilio e Enrico Parodi .
I gemelli Parodi furono scout con Carlo Nocelli , fondatore dello scoutismo a Varazze nel 1945.
L' esposizione avrà orario dalle 11 alle 22 e si svolgerà in rispetto della normativa anti Covid.
Cordiali Saluti.
GRUPPO ADULTI
SCOUT VARAZZE


15. IDEE PER VARAZZE, ENRICO ED EMILIO CAMMINANO ANCORA
Domenica 29 agosto sul Monte Beigua scatta il secondo appuntamento per ricordare coloro che hanno camminato più di noi sulla montagna. I loro passi ci anticipano e ci seguono con un ritmo preciso. Proviamo allora ad intervistare queste medaglie d'oro dell'escursionismo mondiale :
Ciao Enrico, ciao Emilio, come va da quelle parti, qui c'é qualche problema in Afghanistan...

Stefano, al cuculo non importa molto ma Joe Biden ha sbagliato i tempi e i modi. Sai benissimo che mille marines da soli sono in grado di eliminare i 75 mila talebani presenti in Afghanistan, e se non lo hanno ancora fatto é perché il Pakistan ha la bomba atomica. E' il solito discorso sul fondamentalismo islamico che più di tanto non ci tocca.
Giusto, parlateci del Cielo
Sinceramente sarà una sorpresa per tutti, vi ringraziamo per il vostro caloroso ricordo, sul Monte Beigua abbiamo speso anni di vita per lasciare una traccia significativa pro-natura. Ma in Cielo ovviamente si pensa ad altro, e in fondo già sul Beigua potete toccarlo se salite puri di cuore. Per l'eternità non c'é un di qua e un di là, l'eternità é sempre la ringhiera che ci permette una sosta quando siamo sulla terra.
Non c'é tempo da queste parti, non c'é fatica, la gioia é diversa, l'anima attende il corpo dopo il Giudizio, già il Giudizio, sappiate che tocca anche a noi.
Ora vi salutiamo, per chi ci sarà domenica e per chi non ci sarà, il Beigua come spazio camminante é in ogni luogo dove una persona respirando cammina e canta lode a Dio. Ogni salita per noi é stata un preghiera vera, la preghiera che salva, non mollate, anche se state sulla spiaggia non mollate, il premio è grande.
Un abbraccio, Enrico ed Emilio

14. IDEE PER VARAZZE, FRA UN MESE IL MEMORIAL 2870

Cari amici dei gemelli Parodi, fra un mese il secondo Memorial 2870 Varazze-Monte Beigua e oggi a Roma si apre il G20 della cultura. Significativo allora ragionare un attimo su questo 2870 perché ci si potrebbe accorgere che davvero la Fede muove le montagne. Perciò 2870 é oggi anche una composizione artistica giunta a 890 pezzi, proprio per sviluppare un discorso creativo pro-Italia iniziato quando ancora Enrico ed Emilio camminavano sul Beigua.
L'Italia ha bisogno di una ri-scossa culturale e politica e questo G20 può trovare nella concretezza della composizione 2870 le risposte di senso che cerca. Ma c'é un senso ?Risposte non disgiunte dai 17 obiettivi della Agenda ONU per il 2030 passando per il Giubileo 2025 dove va ricordato il 18°(dimenticato) obiettivo, e il solo, che consente la realizzazione degli altri, ovvero : la riforma dell'ONU in una inedita confederazione di tutti gli Stati del Mondo. No one left behind.
L'Opera d'arte 2870 fa suo il pensiero di Heidegger : " una trasformazione del mondo presuppone un mutamento della rappresentazione del mondo e che una rappresentazione del mondo si ottiene soltanto per mezzo di una sufficiente interpretazione di esso ". Appunto, é sufficiente l'interpretazione che viene fornita in queste ore, a Roma, dal G20? Oppure il nostro vivere é calato in permanenza nella confusione di immagini complesse, dove le sintesi sono prodotti superficiali di concetti fragili e di parole stanche, abusate e logorate dal tempo; incapaci di assumere in modo nuovo, di prendere per mano la dolcezza della vita e la sua poesia camminante, che Enrico ed Emilio per 2870 volte hanno ripetuto.
Credo allora che questo messaggio originale non sia ancora stato compreso nella sua pienezza. In altri termini, se solo la metà, della metà, dei cattolici che si dicono praticanti lo fossero davvero, l'Agenda ONU per il 2030 sarebbe già ora nel 2021 realizzata. Quindi 2870 rivela 2870 possibilità diverse di affrontare questa Agenda ONU che, senza incardinarsi nel 18° e kantiano (dimenticato) obiettivo, sappiamo resterà lettera morta come le parole del G20.Noi fra un mese faremo memoria di un evento che resterà cristallizzato nella storia umana per essere ammirato da tutti. Un evento che reclama dalla sua solitudine una maggiore giustizia sociale per chiunque abiti la terra.
L'arte può indicare in modo preciso una direzione pedagogica per uscire tutti dall'impasse del post-pandemia. Se il G20 non produce le risposte di senso che il pubblico del mondo attende, fallisce. Ma c'é un senso ?
Al contrario 2870 é successo e rimane compiuto nella manifestazione di un'opera d'arte che determina i nostri tempi come Tempi Ultimi. 2870 é il superamento del The Pilgrim's Progress, del pellegrinaggio tradizionale, perché la Terra Promessa é dentro di noi, e la felicità é la capacità di cogliere in ogni luogo la carezza di Dio. Infatti, quando Dio parla lo fa personalmente, ad ognuno di noi, 2870 volte, cioè sempre.
Stefano Armellin

Pompei, 29/30 luglio 2021

Carissimi,
Nella maggioranza dei casi dopo il primo Memorial tutto si ferma, se stiamo pensando al secondo é già qualcosa, l'impresa merita, mi auguro che il manifesto 153 cm x 53 cm oggi finito e qui documento, possa essere utile per una cerimonia ufficiale della Regione Liguria con il Comune di Varazze.


Ho messo solo la data dell'ultima domenica di agosto, per lasciare spazio libero a tutte le iniziative individuali o di gruppo sul Monte Beigua.
I gemelli Enrico-Emilio Parodi "olimpionici" per merito, hanno lasciato una indelebile traccia di riflessione umana : 2870, un risultato unico NON ripetibile. La traversata delle Alpi si ripete, 2870 no; i 14 ottomila si ripetono, 2870 no; nel tempo anche le pareti più difficili della storia dell'alpinismo sono state ripetute, 2870 no; nello sport gli atleti dimostrano di superare ogni anno i vecchi record, 2870 no; le guide di Cervinia in una vita riescono a salire mille volte il Cervino, più difficile certamente del Beigua, ma 2870 no; forse é il caso di prestare la giusta attenzione all'impresa dei gemelli Parodi.

Questo manifesto non é disgiunto dalla mia composizione 2870 Tempi Ultimi, oggi a 820 di 2870 opere, altro risultato NON ripetibile. Perciò va curato come un'opera d'arte perché é un'opera d'arte. Ci sono imprese e mostre che cambiano il senso stesso della storia, perché capaci di raccontare una nuova visione del Mondo.
Grazie per l'attenzione.
Stefano Armellin
Pompei, lunedì 24 maggio 2021


UN MANIFESTO ARTISTICO PER IL SECONDO MEMORIAL GEMELLI PARODI

 Emilio Parodi é morto dopo Enrico il 26 maggio 2020, il manifesto artistico serve per ricordare la loro impresa anche nella continuità creativa. Ha un formato di 150 cm. x 53 cm ed é proposto al Comune di Varazze e alla Regione Liguria come proposta di sviluppo di una nuova immagine della Regione e del Mondo.
La composizione é divisa in 3 piani : il mare e il Monte Beigua in visione multipla, il cielo che riflette il mare e il sole che tramonta alle 2870 salite ma risorge subito nel mio marchio, dove gli occhi dell'osservatore ricordano i gemelli. Brevi scritte danno i numeri dell'impresa Capolavoro e di un cammino che si riversa nell'arte. Tutta l'opera punta a valorizzare il senso del risultato di una vita che si racchiude nel numero : 2870. L'opera racconta la pienezza della vita di Enrico ed Emilio. Nel Beigua sono numerate le salite fino alla 1253, primo Giro del Mondo, nel cielo le salite fino alla 1900 e nel sole-cielo l'apoteosi delle 2506 secondo Giro del Mondo. 
Questo numero : 2870 ha valore per la sequenza continua delle 2869 salite precedenti, ma ogni singola salita é importante come le altre. Infatti ogni singolo giorno di vita può essere quello decisivo per maturare una nuova visione del mondo e della vita.  


Nella foto la composizione 2870 Tempi Ultimi, l'8 maggio 2021
ad opere 804 di 2870
 

Carissimi amici, 

Si avvicina il secondo Memorial, domenica 29 agosto 2021, per i gemelli Emilio ed Enrico Parodi e qualche idea per continuare nel ricordo é venuta fuori : manifesto artistico locandina con foto, ringhiera, sagrato, plastico del Beigua, 2870 Scout del Mondo in cammino sul Beigua, ecc. 
Da parte mia ho pensato di dare un carattere continuativo e creativo a 2870 sia con il manifesto artistico sia inserendo il numero delle salite raggiunte come obiettivo della mia composizione : 2870, Tempi Ultimi, l'Umanità verso il Secondo Avvento di Nostro Signore Gesù Cristo ; nella foto sopra vedete la progressione dei lavori,  é un'opera che produce anche un valore economico da record, oltre ad essere una rivoluzione nella storia dell'arte. E' sicuramente un'impresa che valorizza il 2870 dei gemelli, una cifra che diventa per me, e spero per altri, un vero punto di riferimento. Un numero che produce energia. Enrico ed Emilio stanno ancora camminando nelle opere che realizzo, ma oggi il Beigua é il Mondo. L'ora del Mondo é scoccata.

A VARAZZE, MEMORIAL EMILIO E ENRICO PARODI 
 2870 VOLTE SULLA MONTAGNA,
DOMENICA 30 AGOSTO 2020 
CHIESA SANTUARIO IN VETTA  MONTE BEIGUA- ORE 12
CON LA PRESENZA DEL SINDACO DI VARAZZE
ALESSANDRO BOZZANO
 Targa a cura di Cinzia Ratto, foto Stefano Armellin


Emilio ed Enrico oggi siamo qui per ricordarvi e ricordare le vostre 2870 salite al Monte Beigua da Varazze a piedi. Salite che hanno una storia, sono la storia, iniziata circa nel 1978 quando da zero non siete partiti. Già nelle gambe avevate contato le salite fatte con gli Scout di Varazze guidati dal fondatore Ing. Carlo Nocelli devoto alla Madonna e al Santo Rosario.
La vostra impresa é nata in età adulta ed é cresciuta con voi fino al termine della vita. Sono stati ben quarant'anni di salite e discese continue, solitarie ed ininterrotte. Oggi siamo qui, sulla vostra montagna, sul vostro Monte Beigua sopra Varazze, che d'ora in poi avrà il valore aggiunto del vostro magico numero : 2870.
Sentiamo respirare il ritmo dei vostri passi.

La foto della targa é la testimonianza della vostra salita numero mille, raggiunta il 29 ottobre 1992. Poi dopo soli due anni e sette mesi, il 26 maggio 1995 ero a documentarvi anche la salita mitica 1253, primo giro del mondo sul Monte Beigua, 40 mila chilometri per 1.612.000 metri di dislivello in salita; e il 29 ottobre del 1995 eravate a 1287.

Questo epico risultato é stato raggiunto fra il 1992 e il 1995 nei vostri 55/58 anni,nel pieno della maturità della vita, e alla fantastica media di 95 salite l'anno ! ed é stata solo la prima colonna di un ponte camminante fra XX e XXI secolo. Non c'era molto pubblico lassù, eravamo sempre in tre...

E dopo ? dopo é accaduto l'incredibile, siete andati avanti con il vostro stile, puro ed essenziale, raggiungendo nel 2004 le duemila salite. Servivano però ancora centinaia di salite per superare voi stessi. Ci siete riusciti. 
L'altra e altissima colonna del ponte camminante, l'avete posata fra i 71 e 74 anni di età. 
Nel 2008 eravate a 2300 salite e nel 2011 a 2550 salite da Varazze a piedi; eccezionale secondo giro del mondo sul Monte Beigua, oltre 80 mila chilometri percorsi e oltre 3 milioni e 200 mila metri di dislivello in salita. La vostra media del periodo record era scesa di poco, a 83 salite l'anno ma, considerato che l'età era avanzata assai eravate più forti. Siete diventati una vera leggenda. Memorabile il vostro messaggio a 72 anni, del 5 gennaio 2009 in pieno inverno, sul Monte Ermetta che tanto vi disse e ci dice, sono parole immortali. Eccolo :

" Da Varazze a piedi ore 10.30, scirocco-folate di nebbia, neve almeno 150 cm., come ogni anno la solita filastrocca : anche se spesso all'Ermetta veniamo, una sola volta ogni anno firmiamo. Emilio ed Enrico 
P.S. 30 minuti di scavo con le mani per tirare fuori il registro dalla neve ghiacciata".

Ora non restava che tracciare, su queste due magiche colonne che mai crolleranno, perché l'eternità é il loro destino, un impalcato spirituale leggero-leggero, al quale avete dedicato gli ultimi anni con la notevole media di 45 salite l'anno, poi, finalmente, a 81 anni, il 4 settembre 2018 avete scritto la parola fine con il numero : 2870.

Emilio ed Enrico,oggi siamo qui per ricordarvi, il vostro ponte camminante resterà come un faro sempre acceso per le nuove generazioni, desiderose di comprendere il senso della vita umana e della vita propria sulla terra.Oggi in questo tempo arido di risposte forti e sincere, il vostro ponte diventa perfino un arco per lanciare l'umanità verso il futuro, visto l'intreccio che siamo riusciti a creare con il Poema visivo del XXI secolo.

Ringrazio allora tutti i partecipanti a questo primo memorial, gli organizzatori dell'evento il Sindaco e la Comunità di Varazze e tutte le autorità presenti, vicine o lontane, che hanno seguito questo racconto. Un grazie particolare alle cugine Umberta e Maria Parodi, che con il cuore hanno voluto questo momento di ricordo nel giorno della nascita dei gemelli Parodi.

Non ci resta allora che seguire il ritmo dei passi di Emilio ed Enrico, se vogliamo anche noi fare della nostra vita un piccolo Capolavoro che resti nella memoria della storia umana.
La grandezza, Dio, e lo scriveva già San Paolo, é in noi come Spirito incarnato nel corpo e nella mente, perciò Dio, da sempre e per sempre,é nella nostra anima, là, dove batte il cuore. Perché... dov'é Carità e Amore, qui c'é Dio.
Stefano Armellin 
Monte Beigua, domenica 30 agosto 2020


DOCUMENTO DAL REGISTRO DI VETTA
(a 72 anni) 5 gennaio 2009 lunedì, da Varazze a piedi ore 10,30 scirocco-folate di nebbia neve almeno 150 cm come ogni anno la solita filastrocca : anche se spesso all'Ermetta veniamo una sola volta ogni anno firmiamo. Emilio ed Enrico 
P.S. 30 minuti di scavo con le mani per tirare fuori il registro dalla neve ghiacciata.

Da Varazze all'Ermetta da almeno trent'anni, un numero infinito di volte, credo due alla settimana. E' il record incredibile di due fratelli, Emilio ed Enrico. Da molto tempo si firmano solo una volta all'anno, i primi giorni di gennaio. Vale la pena di leggere la nota: hanno dovuto scavare mezz'ora nella neve con le mani per raggiungere il libro di vetta - 10 ottobre 2009 (documento prezioso pubblicato clicca qui Parco Regionale del Monte Beigua)


ANNO SANTO 1950
Foto storica, Gruppo Scout Varazze a Roma 
con i giovani gemelli Enrico e Emilio Parodi 
(Post 22/95 scorri sotto)

The Turning Points of History - Le svolte della storia 
La ripetizione é la prova di riuscire a mantenere alto nel tempo il livello della prestazione mentale e fisica. 
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NUMERI STORICI DI POMPEI NUOVA DIRETTORE STEFANO ARMELLIN

24/95. POMPEI NUOVA, L'ALTRA ITALIA
VESUVIO, A POMPEI UNA MOSTRA PER L'ITALIA 
Cronologia di un Capolavoro italiano clicca qui

24/95. POMPEI NUOVA, L'ALTRA ITALIA
Direttore Stefano Armellin
VESUVIO, A POMPEI UNA MOSTRA PER L'ITALIA
Cari lettori, mancano ancora le date per la mostra ma le opere ci sono, nell'ultimo comunicato stampa ero a 146 oggi sono a 175, (opere su carta 100 x 35 cm ) più 25 in altro formato; il post pandemia richiede iniziative di rilievo, questa lo é ; infatti ci sono mostre che cambiano il senso stesso della storia, appunto : VESUVIO,UNA MOSTRA PER L'ITALIA.
La dedica ad Emanuele Severino (1929 -2020) mi consente grazie al suo e mio studio, di portare la mostra nelle profondità del pensiero umano di Giacomo Leopardi che sotto il VESUVIO poco prima di morire scrisse la Ginestra o il fiore del deserto, il Canto.
Fondamentale allora il testo di Severino : il nulla e la poesia. Alla fine dell'età della tecnica : Leopardi (2005).
La Ginestra é il cantore é Leopardi, testamento perfetto lirica universale.
Ginestra, VESUVIO, Pompei. UNA MOSTRA PER L'ITALIA.Dove il sé sono tutti i popoli, il VESUVIO tutti i vulcani, Pompei tutte le Città.
La mostra si assume l'impegno di dare luce al canto leopardiano, amplificando con le immagini la sua luce in tutto il mondo, e fa chiarezza sulla situazione esistente, quindi consola.
Qui a Pompei per l'arte contemporanea internazionale, con VESUVIO accade qualcosa di significativo, proprio "Qui su l'arida schiena / Del formidabil monte /Sterminator Vesevo".
Non per caso il luogo della grande mostra tanto attesa é in Pompei Scavi, qui, come con i virus nel mondo, sono state distrutte delle vite umane; impotenti esseri umani hanno osservato la scomparsa di sé stessi e dei loro cari, nel 79 d.C. e oggi nel mondo ; chi è sopravvissuto è diventato un testimone; i testimoni antichi sono di gesso e ancora parlano di quello che sono stati,il loro racconto é il cuore del parco archeologico, un monito da tenere ben presente per tutta l'area vesuviana.
Siccome il dramma può ripresentarsi, da qui va curata la necessaria prevenzione per la prossima eruzione che la mostra VESUVIO ricorda come non evitabile. Un dì accadrà.
L'artista vero, il poeta, con la sua opera non parla di sé ma dello stato dell'anima del mondo, e VESUVIO la mostra, osa dire al pianeta : ecco, siamo a questo punto.
Non va sottovalutata la Garanzia d'Autore per VESUVIO, che sboccia come frutto maturo da The Opera Collection dal 1983 ; e gli eventi, a Pompei Scavi nella Palestra Grande, teatro delle mostre: EGITTO; I GRECI; ETRUSCHI; che sono state il preludio di questo VESUVIO,la mostra, un evento di portata storica inaudita, pensato e progettato per esplodere come il vulcano anche nel resto d'Italia e nel mondo.
Severino rileva : "...questo grande colloquio che Leopardi ha col pensiero greco, con la grande tradizione filosofica dell'Occidente...".
Perciò oggi nel post pandemia, questa mostra serve a re-interpretare il senso della morte come tappa di un percorso vitale che non si esaurisce nel morire; il mio collega Jannis Kounellis disse in Atto Unico : "Ogni occasione é buona per creare il Giudizio Universale".
L'artista é lo strumento di un'arte impegnata, drammatica, tragica, io non posso evitare il tema del Giudizio, come non ha potuto evitarlo Giotto, Signorelli e Michelangelo; il Giudizio in VESUVIO è sospeso sopra le teste di tutti i visitatori presenti e assenti, in sede reale e digitale. Prima, durante, e dopo l'evento.
Pompei é uno dei 55 siti Unesco nazionali, l'ultimo in ordine cronologico é stato assegnato alle colline del Prosecco, Conegliano (mio paese natale) Valdobbiadene. Qui a Pompei possiamo fare un Convegno dei 55 Direttori dei 55 siti UNESCO italiani in occasione dell'inaugurazione di VESUVIO,UNA MOSTRA PER L'ITALIA.
Con questa mostra Pompei onora il prestigioso titolo che per essere mantenuto ha bisogno di continue conferme sulla eccellenza delle iniziative che si propongono al pubblico del mondo, oltre che sul chiaro rendiconto dei fondi europei ricevuti.
Una grande mostra come VESUVIO fa quindi del bene a Pompei, alla Campania, alla Patria e al mondo. E' una risposta universale, e la prima della cultura italiana a livello mondiale nel post pandemia.
L'Italia ha bisogno di un colpo d'ala, di uno scatto d'orgoglio, per non rimanere in ginocchio davanti alla fatalità; e nel mondo le vittime Covid-19 sono oggi oltre un milione, perciò serve una nuova visione politica dello stato del mondo contemporaneo, perché l'inquinamento morale é più grave di quello ambientale.
Sentiamo in conclusione il pensiero del consigliere
comunale di Pompei Ing. Alberto Robetti
il nostro territorio, patrimonio dell'Umanità, merita un'attenzione internazionale, che questa mostra, con la sua arte, mette in evidenza, mostrando i due volti della nostra Terra : la sua ricchezza culturale e la sua pericolosità vulcanica.
Da qui - continua l'Ing. Robetti- la necessità di attuare una politica protettiva, per le risorse storico-culturali della Città di Pompei, e, nello stesso tempo, preventiva, per quel rischio che al territorio sottende. E' necessario assumere impegni seri, che favoriscano l'elaborazione di Piani di Evacuazione congiunti e promuovano campagne informative sui rischi, a protezione della popolazione.
Infatti, conclude l'Ing. Robetti, citando parole di Roberto Saviano a proposito del VESUVIO: "Solo guardandoti sento la sicurezza d'essere a casa e la minaccia tua costante, che insegna a non perdere l'allerta".
Stefano Armellin
Pompei, Venerdì 19 giugno 2020,
aggiornato a martedì 13 ottobre 2020


23/95 POMPEI NUOVA,L'ALTRA ITALIA 
GENOVA,IL PALASPORT DELLA SPERANZA
Cronologia di un Capolavoro italiano clicca qui

Al Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti,
e al  Sindaco di Genova Marco Bucci

Sarebbe stato giusto fare il nuovo ponte prima del crollo di quello vecchio. 
Non ripetiamo lo stesso errore altrove. 
Oggi siamo vicini all'inaugurazione del nuovo ponte, una linea esemplare come quella tracciata sul Monte Beigua dai gemelli di Varazze, Enrico ed Emilio Parodi (1937-2020) e ripetuta ben 2870 volte. 
Renzo Piano dice bene, semplice non vuol dire facile.
Un primo passo, il primo passo per il recupero italiano post pandemia parte quindi da Genova.

Vi dedico il numero 23 di Pompei Nuova,l'altra Italia, per darvi un gratuito suggerimento per il secondo passo: 
Una mostra significativa come evento collaterale alla Biennale di Venezia,
per l'inaugurazione del ristrutturato Palasport di Genova (2022) non disgiunta da una conferenza sullo stato del mondo, con tutti i Presidenti di tutti gli Stati del mondo.


Se l'idea vi sembra buona bisogna partire ora...per la mostra ho due opzioni :

1. ...il Poema visivo del XXI secolo il Volto del Mondo e la Croce verso il Grande Giubileo del 2025 con invito personale per Papa Francesco 
2. ...VESUVIO per il richiamo al cratere vesuviano che da la linea del Palasport genovese ; Partendo dal tema ambientale e dalla necessità di mettere in sicurezza tutta l'area vesuviana, l'artista sposta i limiti della percezione visiva umana generando una nuova visione del mondo. Questa infatti é la caratteristica di The Opera Collection dal 1983.

Sia 1 che 2 sono raccontati nel mio Blog. " Ogni autentica opera d'arte é essenzialmente "escatologica" e proietta il mondo al di là, verso qualcosa che verrà". Romano Guardini

Ho iniziato The Opera nel 1983 anche per rispondere con un Capolavoro autentico, alla caduta di senso della Biennale di Venezia.

Durante la fase acuta della pandemia ci sono stati numerosi appelli in tutto il mondo per far sì, finalmente, che così come siamo non possiamo più essere. Ora, si tratta davvero di mettere in pratica le buone intenzioni, perciò non ci possiamo fermare al primo passo. Sul nuovo ponte dobbiamo far passare e concretizzare nuove idee per un nuovo mondo.

L'idea esposta sicuramente non é improvvisata visto che la pensavo già nel 1985, quando vivevo e lavoravo a Varazze immerso in The Opera Collection dal 1983. Adesso cari lettori potete ri-prenderne atto. L'Italia e il mondo hanno bisogno di idee giuste, non dispersive, capaci di parlare ai popoli della terra nel rispetto delle loro e nostre identità. Se il piano Colao é fatto bene lo diranno i risultati. 

La pandemia rappresenta un'evoluzione dell'umanità, com'é stata la sconfitta di Caporetto. Nel mondo oggi sono oltre 400 mila le vittime del Covid-19, non vanno dimenticate. 
Per dare il via all'inaugurazione al Palasport della speranza, é bella e buona l'installazione di oltre 400 mila lumini in Piazza San Pietro se vogliamo rispolverare quella dignità umana, oggi seppellita da certa politica, dignità alla quale non possiamo rinunciare. 
Questa é l'estetica della speranza.

Quella di Genova, sono sicuro, sarà un'inaugurazione memorabile perché indicherà al mondo le linee guida per il suo futuro prossimo (2025). La conferenza internazionale avrà davvero a cuore il destino di tutta l'umanità solo se risolverà il tema del Governo del mondo.

Per questo la risposta alla pandemia o sarà mondiale o non sarà.

Stefano Armellin 
Pompei, martedì 9 giugno 2020




22/95 POMPEI NUOVA, L'ALTRA ITALIA
Special per la Giornata Mondiale della Terra
ENRICO ED EMILIO PARODI 2870 SALITE 
Enrico e Emilio Parodi il 29 ottobre 1992 sul Monte Beigua con Stefano Armellin
nel giorno della millesima salita, e ora inseriti nel Poema visivo del XXI secolo... 

Special per la Giornata Mondiale della Terra 

ENRICO ED EMILIO PARODI 2870 SALITE 
SUL MONTE BEIGUA 1287 m. DA VARAZZE A PIEDI

Cari lettori, questa grande impresa merita da parte vostra uno sforzo di immaginazione notevole, infatti é più facile andare su Marte che ripetere per un essere umano questo straordinario risultato.

Autori i gemelli Parodi di Varazze, Enrico (1937-2020) ed Emilio (1937-2020), entrambi avvocati. Hanno fatto del Beigua una ragione di vita, ma non hanno trascurato l'insegnamento al Tecnico Commerciale (Ragioneria) in Diritto, Economia e Scienze della finanza, e nemmeno il tradizionale cimento invernale nel mare meraviglioso di Varazze, il primo gennaio di ogni anno.

Hanno fatto numerosi viaggi all'estero, a New York, in Sud America, in India... ;  passando parte dell'estate in Corsica in una piccola tenda che sistemavano sulla spiaggia. 
Recentemente sono mancati, (no per Covid-19), sia Enrico Parodi sia Emilio Parodi ai quali dedico con affetto questo articolo.

Sul Monte Beigua correva l'anno 1992 era il 29 ottobre e i Parodi avevano 55 anni io 32, e mi sono trovato a  documentare la loro salita numero MILLE (foto); e già questo mi sembrava un risultato limite invece...Enrico e Emilio hanno continuato per tutta la vita !
L'impossibile é stato raggiunto.
Così il 26 maggio 1995 ho documentato la mitica salita 1253, quella che ha definito il traguardo del primo giro del mondo, considerati i 32 Km in media a gita, e poi,  Enrico ed Emilio sorpassavano il Beigua girando spesso al Monte Ermetta che si trova sopra Sassello;
allora, sono 40.096 i chilometri percorsi al 1995 (equatore 40.077) per un dislivello in salita pari a 1.612.000 metri ben 183 volte il Monte Everest. 

Ma questo già strepitoso risultato é stato solo il 50% del totale ! Calcolate voi il DOPPIO ! IL DOPPIO! ricordando che per chi volesse fare un "solo" Giro del Mondo sul Monte Beigua con una salita ogni mese, il viaggio durerebbe 105 anni ! Per i due giri, come hanno fatto Emilio e Enrico servirebbero 210 anni !

In un articolo pubblicato da Repubblica nel 2008 i mitici Parodi erano arrivati a 2300 salite, nel 2011 a 2550, dopo, con il passare degli anni il Beigua diventava sempre più alto e faticoso da raggiungere; un tempo riuscivano a salirlo in 2 ore e 20 minuti, provateci, se in quel tempo arrivate a metà strada siete forti.
  
Quando sono salito con loro ed ero allenato per aver fatto la traversata delle Alpi (1991), loro dovevano aspettare me che sono più giovane di 23 anni ! mi sembrava che volassero sul sentiero, sentiero che consideravano come un binario, un quadro, per tracciare una linea eterna, una linea perfetta, la linea della Vita per questo Pianeta che stiamo mandando in malora da quando Caino uccise Abele. 

Questa The Magic Line di Enrico e Emilio, iniziava da casa loro a Varazze, e poi su, su, sulla Via Bianca, su,su, per il Beato Jacopo, il Passo del Muraglione, la Frazione Le Faje (le Fate), e su, su, il Priafaia (960 m), e dopo ancora, ancora su,sulla fantastica cresta del Monte Cavalli, e oltre, oltre, sempre oltre il Beigua, per girare al monte Ermetta dove la terra e le pietre parlano solo con il Cielo, quel Cielo che custodirà in eterno il loro segreto. 

Enrico ed Emilio conoscono la varietà di una natura ricca dei suoi numerosi prodotti, che raccolsero anno dopo anno, con perizia e sapienza : erbe per fare liquori alla menta, le castagne in autunno con una marmellata prelibatissima, i funghi e tutta la frutta selvatica di stagione. Camminavano in ogni stagione  e con ogni clima.

Alla conoscenza perfetta di questa dispensa naturale, si univa quella della flora e delle rocce, che il free-climber e amico, Marco Bagnasco, specializzato in bouldering, ha poi sviluppato, arrampicando su centinaia di sassi, e pubblicando ben due Guide con Stella Marchisio e Christian Core. Mentre per lunghi anni, lì vicino, Enrico e Emilio camminavano in ogni stagione e con ogni clima.

Ma ripeto, tornate indietro, leggete i chilometri e fate il DOPPIO ! in fondo sono gemelli, un giro del mondo a testa e qualcosa di piu'...perciò Enrico e Emilio Parodi festeggiano così, nel migliori dei modi la Giornata Mondiale della Terra.Tutto é compiuto.

Magico Monte Beigua, preghiera continua, con i Frati Carmelitani Scalzi all'Eremo del Deserto sotto la cresta del Monte Sciguelo, Monte che ho salito sette volte (e 115 la Madonna della Guardia) per allenarmi sia per le Alpi che per gli Appennini, ovviamente non dimenticando il Beigua e seguendo i consigli di Enrico e Emilio, che avevano percorso l'Alta Via ligure sempre con mezzi minimi di abbigliamento ma super allenati.
Con due salite sul Beigua, in media, alla settimana, hanno mantenuto lo stesso peso fisico e la stessa coerenza e lucidità mentale sulle cose del mondo e della vita. 
Iper-critici verso l'automobile, vero tumore per l'ambiente naturale,e critici con la società di massa. Sono rigorosi con sé stessi e comprensivi verso il prossimo. 
Non hanno mai perso tempo.
Camminavano in ogni stagione e con ogni clima disegnando in un nuovo percorso, un diverso e puro rapporto con la natura, una ricerca durata una vita.

Sono riusciti a fare del Monte Beigua una leggenda, da montagna muta a montagna parlante in dialogo con loro due : Enrico e Emilio. 
Come fu per Cézanne con il Monte Saint Victoire e per me sia il Beigua che il Vesuvio. 
Noi, ora, li vediamo per sempre camminare su questo Monte sopra Varazze, Città che ha visto passare : Santa Caterina da Siena che fermò la peste, e San Giovanni Bosco. 
Varazze, la Città che ha dato i natali al Beato Jacopo poi Arcivescovo di Genova.
Oggi,grazie a loro, noi vediamo il Monte Beigua come un monumento allo Spirito umano, alla sua forza, alla sua purezza...vediamo scolpite nel sentiero le loro due linee parallele,  due binari possibili per coloro che desiderano raggiungere il Cielo.
  
Varazze, e l'Italia, caro Ministro Franceschini, possono solo essere grati ai gemelli Parodi per questa impresa pro-natura e pro-cultura, perché i beni ambientali non sono disgiunti da quelli culturali. 

Perciò, Ministro Franceschini, per favore, non dimentichi questa poesia incarnata che racconta soprattutto quanto noi italiani siamo forti, e quanto in là possiamo andare e conoscere con i nostri semplici mezzi francescani, se sappiamo concentrarci sulle cose essenziali della vita.

Enrico e Emilio hanno fatto del Monte Beigua un monumento per l'umanità, non capita spesso e non si ripeterà mai più.
Cari lettori, nella Giornata Mondiale della Terra, ne sono certo, quella scritta da Enrico e Emilio Parodi é la pagina più bella, più vera e più giusta, riassunta in un numero, come una volta mi dissero : di noi resterà un numero :

...2870...

Condividete. Grazie.
  
Stefano Armellin
In memoria di Enrico ed Emilio Parodi 
(30 Agosto1937, 2 Aprile e 26 Maggio 2020)
Hanno espresso il desiderio di donare un'ambulanza per la Croce Rossa 
Giornata Mondiale della Terra
Pompei, mercoledì 22 aprile 2020



30 AGOSTO 2020 MEMORIAL DAY 
FOR ENRICO E EMILIO PARODI

Quando la vita é dipinta come un Capolavoro non termina con la morte ma é ora che inizia davvero, attraverso l'impresa lasciata alla riflessione dei posteri.

Ricordiamo Enrico ed Emilio con una salita, un pensiero, al Beigua,Monte Ermetta il 30 agosto giorno della loro nascita, per capire meglio questo Monte belvedere sulle Alpi, diventato grazie ai gemelli Parodi un monumento allo Spirito umano, al desiderio genuino di Verità. 

Ripetere 2870 volte la salita, fino a lasciare un solco indelebile nella coscienza stessa dell'umanità, é stato il Capolavoro silenzioso e prezioso, non urlato, di due uomini veri, di due italiani in grado con il loro esempio, di sollevarci dalle nostre miserie quotidiane.

L'esempio é il Maestro. Perciò oggi, chiunque nel mondo, viva momenti difficili della sua esistenza ha un esempio in più a cui pensare per uscire a riveder le stelle, quelle vere.

L'eco nel mondo di questa impresa unica, é l'eredità universale della Via Bianca, Enrico ed Emilio Parodi.

Non ci sono parole davanti allo stupore di questo risultato mondiale, realizzato esclusivamente attraverso il corpo.  

ALFABETO ENRICO EMILIO 

Per capire il ritmo delle salite abbiamo due date, il 29 ottobre 1992 il giorno che hanno toccato le prime MILLE a 55 anni e, il 26 maggio 1995 le 1253 salite a 57 anni, il "primo giro del mondo" sul Monte Beigua, quindi in due anni e sette mesi 253 salite ! 8 salite (e discese) al mese, due volte la settimana...per anni hanno mantenuto il ritmo di 80-90 salite ogni anno...con l'età avanzata tutti rallentano, nonostante ciò, nei 26 anni trascorsi dalle prime MILLE salite, Enrico e Emilio hanno mantenuto la media di 71 salite l'anno !; 4 settembre 2018 ULTIMA SALITA A 81 ANNI, 2870 totali, non sapevo ancora il numero esatto, al telefono Emilio, pochi giorni prima di morire mi disse nella prima telefonata : oltre 2800 , "due volte il giro del mondo" sul Monte Beigua...nella seconda e ultima telefonata che sono riuscito a fare da Pompei, mi disse che aveva letto l'articolo e che non aveva bisogno di nulla...gli dissi che stavo camminando sotto il Vesuvio e che a giugno sarei venuto a trovarlo...morì a 83 anni, da Maestro, il 26 maggio, anniversario del "primo giro del mondo" sul Monte Beigua...Enrico il 2 aprile...autori di una prestazione limite praticamente impossibile da ripetere. Perché ? 

Immaginiamo un maratoneta che abbia il desiderio di ripetere l'impresa, dedicando tutti i 365 giorni dell'anno a salire e scendere il Beigua, servirebbero 7 anni e mezzo. Concediamo al nostro maratoneta un giorno di pausa ad ogni salita, gli anni necessari diventano 15 ! se poi ha "solo" tre mesi a disposizione ogni anno per il Beigua, gli anni diventano 22 e mezzo...ovviamente a proprie spese come hanno sempre fatto Enrico e Emilio.

A. Alpi e Appennini, sono stati i miei allenatori sia per la traversata delle Alpi solitaria del 1991 in 44 giorni, sia per quella degli Appennini del 1992 da Varazze ad Assisi in 19 giorni. 

Ambiente, una battaglia persa,detestavano figure come Greta e il gretismo di turno...

Auto, il loro nemico numero uno, con gioia ricordavano il giorno dello strappo della patente che avevano conseguito solo per recarsi a lavorare, poi, ottenuta la scuola vicino a casa non serviva più...

America del Nord e del Sud, ho avuto il privilegio di vedere le diapositive dei loro viaggi, anche all'estero mantenevano il loro stile spartano, niente lussi, spese minime,ricavi massimi in pienezza di vita vissuta...

B. Bagni in mare per tutta la vita,in tutte le stagioni, quando non erano al Beigua stavano a spiaggia; per bagno intendevano entrare e uscire dopo poco dal mare; il primo gennaio sempre presenti al cimento invernale di Varazze, non amavano nuotare, hanno scelto il Beigua perché era lo spazio di natura piu' vicino a casa. 

Bianca, la Via Bianca, passaggio obbligato per salire al Beigua da Varazze a piedi, propongo al Sindaco di Varazze di rinominarla : Via Bianca, Enrico e Emilio Parodi, possiamo inoltre pensare ad un monumento in memoria della loro impresa, usando la scalinata della parte iniziale della Via Bianca...

C. Casa, importante punto di riferimento, negli anni sono diventati proprietari grazie ad una oculata gestione del risparmio. Sempre ordinata, amavano collezionare souvenir particolari acquistati durante i numerosi viaggi fatti all'estero, possibilmente tutti oggetti gemelli, ad esempio avevano dedicato un tavolino a coppie di uccelli diversi di piccole dimensioni fatti con materiali diversi : vetro, rame, marmo,legno ecc. Ho donato loro per l'impresa sul Beigua due mie tele...

Chiesa, alla domenica andavano alla Santa Messa delle otto nella Chiesa di San Domenico, perché era la più lontana da casa loro, mi é capitato di partecipare alla Messa con loro diverse volte, stavano sempre in piedi e in fondo, sostenevano che la Chiesa chiede molto e da poco ed io ero troppo clericale, infatti in seguito mi sono laureato in Scienze Religiose.

Critiche, sapevano di essere soggetti a critiche popolari per il loro stile di vita ma non ci davano peso, "Fama di loro il mondo esser non lassa, / misericordia e giustizia li sdegna / non ragioniam di lor, ma guarda e passa" (Dante, Inferno, III,51)

Cinema, selezionavano i film, preferivano quelli d'Autore, in gioventù l'Italia bigotta vietava ai 18 film importanti che volevano vedere, perciò prendevano il treno da Varazze e andavano a vederseli in Francia. Sulla morte di Pier Paolo Pasolini mi ripetevano spesso che per l'Italia era una grande perdita dal punto di vista poetico.

Capelli, non sono mai andati dal barbiere, Enrico tagliava i capelli ad Emilio e Emilio tagliava i capelli ad Enrico. 


D. Donna, non si sono mai sposati ma da giovani hanno frequentato le ragazze, una sera mi ero fermato a parlare con Emilio sotto casa sua che stava aspettando Enrico che vedevamo sul lungomare parlare con una donna...mi dissero che potenzialmente più di una donna può essere la moglie, e questa potenzialità non li faceva mai decidere. E io allora sottolineavo : certo, se ti fermi con una tradisci tutte le altre ! 
In realtà l'Amore quando ti capita s'impone a te stesso.

E. Enrico e Emilio una coppia di gemelli introversa, molto difficile entrare in confidenza, ci si vedeva spesso quando abitavo a Varazze, anche dopo cena per la tradizionale passeggiata sul lungomare, si parlava di tutto, io stavo in mezzo e i varazzini mi chiamavano : "il terzo gemello".

Economia, era la loro materia insieme a Diritto e Scienze della finanza che insegnarono a ragioneria benissimo, ancora oggi gli ex allievi li ricordano come i migliori insegnanti del corso. Nel 1992 mi spiegarono la gravità di aver aumentato il tasso di sconto di 1.75 da parte del Governatore della Banca d'Italia Ciampi, il premier al Governo era Amato, questa svalutazione della lira poteva essere evitata, come Monti aveva capito. Quello fu il punto più basso del Governo Amato. 
Emilio in particolare mi "regalò" ore e ore di lezioni di economia proprio per farmi comprendere il tasso di sconto. 
In quel periodo avevo pubblicato un opuscolo : L'Europa verso una democrazia della coscienza mondiale, dove sostenevo la necessità di uno scudo economico planetario per risolvere tutte le emergenze sociali, scudo, non disgiunto da un Governo federale mondiale e quindi dalla prima costituzione degli Stati Uniti del Mondo.

F . Fine, tutto finisce, il passato é perduto per sempre, la memoria ci inganna ma é bene che qualcosa resti. I gemelli si rendevano conto che il corpo con gli anni rallentava e perdeva efficienza, eppure hanno continuato a salire e scendere il Beigua.

G. Gemelli, in tutto ma discussioni anche fra loro, capitava che ad un bivio Enrico voleva salire da una parte ed Emilio da un'altra parte, allora si dividevano per incontrarsi in cima anche due ore dopo...non hanno mai avuto il cellulare,nel 2000 vennero a casa mia a vedere il mio primo computer, ho provato a spiegargli rapidamente il sistema e la possibilità di vedere l'universo attraverso il sito della NASA con il telescopio Hubble. Mi dissero che era un sistema demoniaco. Perciò a parte la televisione e il telefono fisso usato pochissimo non avevano rapporti con la tecnologia.

Giorgio, il filosofo, loro amico e vicino di casa, vista l'intensità dei miei studi un giorno mi hanno presentato il Giorgio. Ingegnere chimico, laureato con il massimo dei voti ma già al liceo fatto dai gesuiti, premiato da Pio XII come uno dei migliori studenti italiani, navigò per anni come ufficiale su velieri privati e verso i 50 anni si laureò in filosofia ad Oxford dove conobbe personalmente Bertrand Russell, poi andò ad insegnare filosofia della mente per dieci anni alla Università di Berkley  in California, e in seguito tornò a Varazze dove grazie ai Parodi conobbe me. Un vero personaggio solitario, senza dubbio il mio critico più severo. Viveva da solo in un grande appartamento vista mare. Prima di morire andò a Roma a visitare per l'ultima volta San Pietro dove percepiva quella grandezza creativa che l'umanità oggi ha dimenticato.
Mettere la persona e i suoi valori al centro dell'esistenza umana é diverso che metterci la tecnologia. Grazie al Giorgio ho capito benissimo (e studiato per 4 anni) Ludwig Wittgenstein. Capitava che ci trovavamo tutti e quattro a conversare su come andava il mondo. Io ero il più giovane.

Grotta delle bambole, erano riusciti a fotografarla, ho visto le foto, questa leggenda del Beigua, una piccola grotta riempita di bambole a centinaia...poi, un giorno qualcuno bruciò tutto.


H. Hotel, nei viaggi si servivano di piccole pensioni e hotel a due stelle, non di più.

I. Imprese, attenti e aggiornati a tutte le imprese limite che gli esseri umani realizzavano senza trucchi. Rigorosi con sé stessi non hanno mai tradito i loro principi esistenziali.

L. Lavoro, da studenti hanno fatto diversi lavoretti, poi con la laurea in Giurisprudenza hanno scelto la carriera del docente perché la più breve, hanno usufruito della pensione baby che oggi non c'é più e, dopo 15 anni, sei mesi e un giorno, sono andati in pensione per avere più tempo a disposizione. Come per gli artisti la vera ricchezza é il tempo libero che si ha a disposizione per i propri interessi. L'insegnamento fatto bene é comunque un lavoro impegnativo, e già Lutero rilevava che un docente dopo dieci anni avrebbe dovuto smettere.
Si rendevano conto che la pensione baby era un privilegio, ma visto che c'era e loro erano due senza famiglia a carico, ne hanno approfittato. La scuola ha perso due docenti ma l'umanità ha ricevuto un record epocale.

Lamette, quando si fa qualcosa di estremo si vive in modo estremo. Enrico mi raccontò la competizione con Emilio per radersi la barba con una singola lametta, vinse Enrico, una volta arrivò a 125 rasature, io non arrivo a 5 ! però riconosceva che era come usare la carta vetro.

Libri, sono stati camminatori infaticabili non lettori. In India, sul treno, incontrarono un tale che si portava dietro una valigia piena di libri non per venderli ma per leggerli, e mentre parlava con loro questo tipo strano continuava a leggere, disse che non poteva smettere. Per i Parodi il viaggio è l'enciclopedia eccellente.


M. Mamma Parodi l'ho conosciuta, molto aristocratica, ci incontravamo spesso in biblioteca e quando chiedevo dove erano i gemelli, mi rispondeva : al Beigua.

Menta, liquore alla menta del Beigua, una loro specialità

Marmellata di castagne del Beigua, squisita, con variante al cioccolato sempre fatto da loro per le occasioni importanti, come le prime mille salite e il "primo giro del mondo sul Beigua"...portarono anche un vino raro e due sigari per me.

N. Notte, la notte é fatta per dormire, niente ore piccole nemmeno a capodanno, sono sempre andati a dormire al massimo alle dieci di sera ; il mattino ha l'oro in bocca. Detestavano la discoteca, troppo rumore per nulla.

O. Opera, la mia, ne parlavamo spesso, alla spiaggia mi capitava di portargli in visione intere cartelle di disegni, poi venivano sempre alle mie mostre all'hotel Torretti,  un giorno mi hanno fatto un bel complimento : per noi la tua arte é superiore a quella di Picasso.

P. Papa, il Papa fa quel che può, ci sembra pilotato, la Chiesa Cattolica deve fare attenzione a come spende il denaro delle offerte ; il Grande Giubileo 2000 solo in parte si é svolto secondo il desiderio di San Giovanni Paolo II...

Politica, per un po' hanno votato secondo il periodo, certe volte era meglio votare a sinistra altre volte a destra, poi hanno smesso, sostenevano il non voto come unica strategia per migliorare la politica italiana ; é la mancanza di consenso che stimola il politico a migliorare. Nel 1994 criticarono la discesa in campo di Berlusconi, mi dissero : in Italia ce ne sono un milione meglio di lui,  anni dopo cambiarono parere, si resero conto che per fare qualcosa in politica bisogna avere la testa di Berlusconi. De Gasperi restava il loro modello di statista.

Pensiero, abbiamo parlato per migliaia di ore e non una sola volta ho sentito nelle loro parole una qualche forma di gossip, sono stati amici fedeli e discreti, fare una confidenza a loro era una garanzia, si era sicuri che non veniva comunicata ad altri. Ma non si diventa grandi nel tempo, certo, nel tempo con la disciplina si migliora, ma se non sei già un grande artista da giovane non lo diventi da vecchio.

Pirenei, una traversata di giorni come avevano fatto sull'alta Via dei Monti Liguri

Q. Quadro, il loro Capolavoro é stato il Beigua.

R. Ritmo, sicuramente Enrico e Emilio vanno ricordati per il ritmo regolare e costante nel tempo delle salite al Monte Beigua. 

Ripetizione, la ripetizione della salita come via maestra alla conoscenza.

Risparmio, non hanno mai speso più del necessario, capitava alla spiaggia di trovare delle monetine, le prendevano e le mettevano in un barattolo, quando il barattolo era pieno andavano a comprarsi del vino, immaginate la scena della commessa impegnata a contare centinaia di monetine...

S. Scarpe, nessuno ha mai visto i gemelli acquistare scarpe in un negozio, eppure ne hanno consumate a decine con le loro salite, cari lettori vi svelo il trucco : in agosto passavano due settimane in Corsica, mettevano la tenda in un posto dove, a fine vacanze, su un muretto, sempre lo stesso muretto, i turisti lasciavano le loro scarpe ancora in buono stato...i gemelli si riempivano uno zaino di scarpe usate ogni estate, e andavano bene !

T. Tesi in Giurisprudenza preparata alla spiaggia

Tempo, anche per loro il tempo volava, e forse questa impresa é stato anche l'eroico tentativo di fermare il tempo

U. Unici e uniti per tutta la vita 

V. Valori umani espressi nel grado più alto

Vittoria, il traguardo é stato raggiunto a 2870 salite 

Z. Zig-Zag, cari lettori se siete arrivati fin qui potete ora scoprire la firma che in ogni salita Enrico e Emilio mettevano sul Monte Beigua. 

Partendo da Varazze a piedi e passando sempre dalla Via Bianca 2870 volte, LA PRIMA SOSTA ERA AL BEIGUA. Questa la loro firma.
Immensi.

Stefano Armellin

Monte Beigua - Ermetta, domenica 30 agosto 2020



21/95 POMPEI NUOVA, L'ALTRA ITALIA
VESUVIO L'ANTIVIRUS DELL'ARTE ITALIANA 

21. POMPEI NUOVA, L'ALTRA ITALIA
Direttore Stefano Armellin 
VESUVIO L'ANTIVIRUS DELL'ARTE ITALIANA 

Improvvisamente, con il Paese in ginocchio, complice una pessima gestione della crisi, si scopre che l'arte italiana può dare un contributo a ricostruire l'immagine perduta in poche settimane ! per colpa di un virus venuto dalla Cina. 
La Cina deve al resto del mondo un risarcimento ? 
Qualcuno mi può spiegare perché il Ministero della Difesa si chiama appunto Difesa, e oggi in Italia ci sono oltre 22 mila morti innocenti sul campo...quanto possiamo sopportare il vuoto di turisti ?, turisti che determinano il successo del Made in Italy nel mondo. De Chirico dipingendo le piazze vuote é stato il profeta di questa pandemia. Ma le piazze vuote significano motore del turismo italiano spento e senza carburante. 

Cari lettori, VESUVIO la mostra prosegue, é imperativo far tornare i turisti quanto prima e in sicurezza.

A Venezia sono passati dal biglietto d'ingresso per tutti, (che sarebbe entrato in vigore a luglio 2020), ad offrire aperitivi gratis in Piazza San Marco quando il virus avanzava e mieteva vittime; pure il Festival di Sanremo é andato in onda tranquillamente dopo il decreto dello stato di emergenza a fine gennaio... 
Ora ci troviamo nel deserto italiano da Nord a Sud, che é la chiave interpretativa di un Paese sbandato e di un modello gestionale della Scuola, della Cultura e del Turismo debole come il Governo in carica. Si corre ai ripari formando una task force di esperti, ma niente che funzioni davvero può essere improvvisato, e sorprende davvero vedere il MOMA a New York (che una task force gestionale la possiede) non solo chiudere ma licenziare centinaia di preziosi collaboratori, e questi sono i numeri uno al mondo ! Non sono il nostro esempio.
Continuo a sostenere per la Nuova Italia : 55, cioé l'idea di un film sui 55 siti UNESCO italiani proprio per dare voce a un Convegno nazionale con i 55 Direttori, a Tarzo, nel mezzo delle Colline del Prosecco, per costruire una nuova piattaforma comunicativa del Rinascimento Italiano e delle sue numerose risorse contemporanee.
Non deve essere questo Convegno un tradizionale bla-bla-bla qualsiasi, ma un progetto da subito operativo grazie al supporto della mostra VESUVIO, l'evento  più importante dell'arte contemporanea internazionale. Serve quindi produrre un vero salto di qualità riconoscibile in tutto il pianeta e soprattutto non fare come coloro che licenziano.
Quindi  vanno assunti i primi cinquemila capaci operatori nei settori : Scuola, Cultura e Turismo, selezionati per il programma interdisciplinare : 55 ITALIA MON AMOUR, (film compreso) da Nord a Sud Italia; e inseriti in un piano operativo 2020/2025 dove il Giubileo diventa davvero un catalizzatore internazionale dal quale l'Europa, e finalmente gli Stati Uniti d'Europa, avranno una prospettiva umana competitiva  diversa da quella attuale. 

Ripensare il mondo é obbligatorio per tutti.


Sono le vittime innocenti italiane a chiederci una nuova visione del mondo. 
Sul Ponte Morandi Renzo Piano ha pensato a 43 lampioni per i 43 innocenti caduti. Oggi i caduti sono oltre 22 mila italiani e oltre 130 mila nel mondo.

Ripartiamo dal Piave, il Fiume Sacro della nostra Patria, dove sui 430 metri del Ponte della Priula vedo un tricolore sostenuto dagli alpini ben visibile dal cielo.

Ministro Franceschini Lei potrebbe iniziare ricordando il mio collega Domenico Gnoli scomparso a New York a 37 anni il 17 aprile 1970, dimenticato oggi da tutti, e sì che é uno dei migliori. E' come dimenticare Giuseppe Ungaretti Signor Ministro.

Dobbiamo allora produrre gli Stati Uniti d'Europa perché la storia passa di lì, dalla memoria di Caporetto e Stalingrad e da VESUVIO la mostra. L'Italia può farlo. 

L'Italia possiede tutte le competenze per il colpo d'ala che serve ora e subito; é sempre nei momenti di crisi che emergono le risposte migliori.

Risposte che però esistevano gia' prima, ma non si sono volute ascoltare e vedere, VESUVIO appunto, VESUVIO che ora plana sulla scena della cultura internazionale come il volo dell'Angelo tanto atteso, da sempre e per sempre. Come la voce di Silvia Rampazzo che canta : Nessun dorma ! e vinceremo ITALIA mia, Sì, vinceremo !

Stefano Armellin 
in memoria di Domenico Gnoli 
Pompei, venerdì 17 aprile 2020



20/95 POMPEI NUOVA, L'ALTRA ITALIA
VESUVIO 


20. POMPEI NUOVA L'ALTRA ITALIA 
Direttore Stefano Armellin 
VESUVIO 

Cari lettori, 
il Ministro Franceschini sta pensando a come riaprire cinema e musei in Italia, possiamo dare un suggerimento semplice : 636,604,542,610,570,619,431...
Non é un codice segreto, sono i numeri dei decessi per Covid-19 negli ultimi sette giorni. Per trovare un dato più basso bisogna tornare al 19 marzo 2020 quando i decessi erano stati "solo" 427.
Quindi, il Ministro Franceschini dovrà far passare almeno sette giorni (ma trenta é meglio) consecutivi, a cifra 000, per poi ricordare che la società di massa ha bisogno della cultura di massa, cioé : stadi pieni per partite o concerti, sale cinema e di teatro pieni per opere di valore, musei e mostre straripanti di pubblico fisico per eventi di successo. 
Tutto questo vuol dire riversare poi il pubblico pagante nei locali tipo : bar, ristoranti, negozi e centri commerciali, tutti i clienti si muovono soprattutto in macchina e creano file chilometriche e inquinamento. Molto inquinamento.


Nel dopo virus, solo con la misura della distanza di un metro, quanto descritto sopra cala immediatamente del 50%; in caso del tutto esaurito qualcosa rimane in cassa, ma già prima del virus molte attività avevano forti difficoltà a mantenersi con i soli incassi. Ci sono altresì numerosi musei italiani che vedono pochissimo pubblico. E il MUVE con Venezia piena, non ha mai raggiunto i numeri di Pompei.

Usciremo allora a riveder le stelle, ma la poesia pura non ha mai fatto ri-crescere il PIL di un Paese. La stessa Piazza San Pietro e tutte le chiese del mondo resteranno svuotate e alcune, chiuse per sempre, o trasformate in biblioteche nei casi migliori.

Perciò caro Ministro Franceschini non basta più nemmeno il successo di un film, ad esempio, se poi in una sala da mille posti potranno entrare solo 500 persone per rispettare la distanza di sicurezza. 
Lo stesso vale per il Parco Archeologico di Pompei che quest'anno, se va bene, avra' una perdita secca di 2.5 milioni di visitatori che riempivano poi : bar, hotel, pizzerie, negozi, centri commerciali ecc. 


Perciò su Pompei, Lei, Franceschini, potrebbe cavalcare il virus, e passare a ragionare da emergenza ad emergenza, infatti il Vesuvio é perfettamente acceso ed é esplosivo, capace davvero di fare in un botto solo, più vittime di quelle fatte dal Covid-19 nel mondo  fino ad oggi. 

E a Pompei caro Ministro, Lei (e il suo prossimo, a breve, successore), dovrà superare ostacoli non da poco, visto che qui in zona, i numerosi figli di Cutolo, non ci pensano nemmeno per un nano secondo a mettere in sicurezza la zona vesuviana. 

Come Lei sa, la mia top mostra VESUVIO é sempre a disposizione.
Usciremo allora a riveder le stelle, e saranno oltre ventimila, perché ci troveremo un'Italia diversa e migliore, un'Italia che non dimenticherà i suoi caduti. 

Forza Italia #andràtuttobene.

Stefano Armellin, 
Pompei, Domenica di Pasqua, 12 aprile 2020



19/95 POMPEI NUOVA, L'ALTRA ITALIA
LE PALME E LA MADONNA DEL VESUVIO SFREGIATA 
La Madonna del Vesuvio di Stefano Armellin (particolare) Pompei Piazza Schettini

19. POMPEI NUOVA L'ALTRA ITALIA
Direttore Stefano Armellin 


Una Domenica delle Palme assolutamente atipica e deserta. 
I preti sono scappati. 
Nessun parroco gira a benedire le case contagiate dalla paura del virus. 
Le campane suonano in automatico come la sveglia sul comodino. 
La Chiesa é ferma e muta. 
Le strade e le piazze d'Italia sono vuote. 
I canali digitali non sostituiscono la presenza fisica, la parola fisica, l'incontro fisico, e questo vale pure per le scuole, i musei, i teatri, i cinema, tutti vuoti.
Gesù entrerebbe in una Gerusalemme deserta, nessun trionfo. 
Immagino un prete curioso aprire una finestra, per vedere meglio Gesù nella sua solitudine, e chiedergli con una notevole faccia tosta : 
Maestro perché sei tornato ? 
Gesù allora disse : " Io sono venuto in questo mondo per giudicare, perché coloro che non vedono vedano e quelli che vedono diventino ciechi". (Giovanni 9,39).
In fondo prima del virus il meccanismo sociale era già inceppato. 
La comunicazione era priva di equilibrio, il giocattolo ripeteva sempre le stesse mosse e la cultura seguiva le mode. 
Oggi é tutto saltato. 
Ci sono oltre quindicimila morti italiani che alla fine saranno di più. 
Compresi ottanta medici italiani che alla fine saranno di più. 
Nel mondo oltre sessantamila cittadini morti che alla fine saranno di più. 
La fine é un termine umano non eterno, il Giudizio riguarda sia i morti sia i vivi.
C'é poco da festeggiare, sarà una Pasqua di LUTTO.
Una Pasqua crocifissa.
Novemila processioni italiane saltate, 
ma il grave, 
é che (forse) é saltata davvero la Fede. 
La Madonna del Vesuvio é stata sfregiata. 
Brutto segno.

Stefano Armellin 
Pompei, domenica 5 aprile 2020


18/95 POMPEI NUOVA, L'ALTRA ITALIA
INTERVISTE PER IL NUOVO MONDO

18. POMPEI NUOVA L'ALTRA ITALIA
Direttore Stefano Armellin

INTERVISTE PER IL NUOVO MONDO
Francesco Fravolini per Full d'Assi
intervista Stefano Armellin

1) Che ruolo assume l'arte in questo momento storico?

Di sintesi. Posso fare un esempio personale recente. Ho esposto a Palazzo Zenobio a Venezia America & Nives (nella foto) nel novembre 2019, ora l'opera é esposta in permanenza nella sede centrale della Treccani a Roma ; racconta il percorso dell'umanità nel XXI secolo, l'ho realizzata nel 2006, in Nives i fiocchi di neve sembrano il Coronavirus, indica una meta : gli Stati Uniti del Mondo, un'idea che puo' essere lanciata con il Giubileo del 2025. La pandemia ci rende consapevoli del valore di un mondo unito. Ma ora l'immagine dell'Italia é da recuperare. Ho spiegato a Massimo Bray l'idea di un film in grado di raccontare i 55 siti UNESCO italiani e di un Convegno a Tarzo dei rappresentanti dei 55 siti proprio per fare il punto sulla situazione cultura e turismo in Italia dopo la pandemia.

2) Vedere le immagini artistiche in che modo può aiutare le persone?

Le persone si espongono alle opere, perciò le immagini hanno una responsabilita', e sono buone se sviluppano nel cuore di chi le osserva un'etica della comunicazione. Senza comprensione non c'é comunicazione. Una mostra ha il dovere di essere chiara ed efficace; deve essere in grado di rinnovare l'etica del discorso umano nella storia del mondo, deve creare una trasformazione reale in chi osserva. Una grande mostra dona sempre al pubblico una nuova visione del mondo, ma non una a caso, bensì quella necessaria per il nostro tempo. Come ha fatto Giotto ad esempio.
La grande opera riesce a parlare a tutti i tipi di pubblico del mondo senza discriminare nessuno.


3) Come prevede l'espressione artistica dell'arte nel nuovo contesto storico caratterizzato da virus che potrebbero ripresentarsi nell'immediato futuro?

San Francesco abbracciava il lebbroso mentre oggi nessuno celebra Messa in chiesa per timore del virus. I Capolavori non si possono improvvisare, la grande arte lavora su tempi lunghi, le epidemie ci sono gia' state in passato, sicuramente l'arte che conta non é quella dove l'artista esprime sé stesso, ma quella in grado di generare nuovi ponti di comunicazione planetaria e una nuova co-responsabilità internazionale. La cultura viene prima della politica e la politica prima dell'economia.
Sto preparando VESUVIO, forse la più importante mostra al mondo del 2020, fatta con il preciso intento di aiutare il pubblico a confrontarsi con un'emergenza non solo locale ma planetaria. In questo senso la Ginestra di Leopardi racconta bene il dramma umano.

4) Sarebbe interessante favorire la divulgazione dell'arte con strumenti digitali?

Lo si sta facendo da un po'. Già nel 2001 scrivevo che il pensiero on line convive con il fare off line. Abbiamo un cervello che vale la potenza di cento computer ma sembra che non abbiamo ancora imparato ad usarlo bene. Ed anche nel digitale rimangono sempre tre le domande fondamentali : Dove vado ? Dove sono ? Chi sono ?

Stefano Armellin

Pompei, Venerdì 3 aprile 2020



17/95 POMPEI NUOVA, L'ALTRA ITALIA 
LUTTO NAZIONALE 


17/95 POMPEI NUOVA L'ALTRA ITALIA 
Direttore Stefano Armellin 

LUTTO NAZIONALE 

Cari lettori, cittadini italiani, stiamo vivendo un'altra Caporetto, la situazione é fuori controllo. I provvedimenti presi risultano insufficienti a fermare il male, l'incendio avanza finché c'é legna da ardere, la legna sono i cittadini italiani e del mondo. I decessi a Brescia, da soli, motivano il titolo di questo articolo. 
Nel momento della prova la Chiesa Cattolica, proprio in Quaresima, cede di schianto in tutto il mondo. Un segno chiarissimo di quel che le Scritture dicono : il Giudizio inizierà dalla Chiesa. Non ci sono piu' Sante Messe pubbliche. 
Chi rimane a pregare ? Rimane il Popolo di Dio senza i suoi pastori. Un piccolo resto di Popolo, che celebra attonito e in Silenzio la memoria di Cristo Nostro Signore. 
E' il Popolo sopravvisuto di Brescia, di Bergamo e di ogni città europea e mondiale colpita  dal virus corona di spine che vive la Passione, che sale sul Golgota e che perde il respiro in Croce. "Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato ?".


Quando sarà la fine "il Figlio dell'uomo troverà ancora Fede sopra la terra ?". Ma cos'é la Fede ? :
"(...)19 Allora i discepoli, accostatisi a Gesù in disparte, gli chiesero: «Perché non l'abbiamo potuto cacciare noi?» 20 Gesù rispose loro: «A causa della vostra poca Fede; perché in verità io vi dico: se avete Fede quanto un granello di senape, potrete dire a questo monte: "Passa da qui a là", e passerà; e niente vi sarà impossibile.(...)" Matteo 19-20

Ora può sempre apparire un Santo in grado di fermare il male nel mondo proprio in questo momento, in un solo istante, ma se questo non si verifica non é perché non ci sia il Santo ma perché la volontà divina prevale : così deve essere e così sia.
Allora, in questi termini, quella contro il virus non é una guerra  ma un castigo che l'umanità subisce. Perché questo evento accade proprio ora ? veramente sono duemila anni che questi episodi si ripetono periodicamente per ricordarci del Padre Nostro che é nei Cieli. Ma la nostra memoria fallace preferisce ricordare e pensare altro.

Siamo sempre distratti davanti alle cose che contano, ad esempio l'aria che respiriamo. C'é un collegamento fra inquinamento, fra regioni più inquinate e diffusione del virus. Ed oggi come ieri e come domani, le campane suonano a morto ma nessuno accompagna il morto.  

Un LUTTO NAZIONALE viene vissuto da noi cittadini "prigionieri" nelle nostre case, come una sorpresa, ci sembra di essere tutti protagonisti di un film che non volevamo vedere. Come uscirne ? 
il male deve fare il suo corso, si esaurirà da sé medesimo, mentre sulle strade italiane, camion militari carichi di bare vanno oggi come ieri e come domani in corteo a depositare ignoti cittadini italiani.
Ci chiediamo dunque quale Altare della Patria meritano queste persone innocenti che sono morte e che stanno morendo. Vengono rinviate moltitudini di manifestazioni se non tutte, in autunno e perfino nel 2021, ma, dopo questa tragedia cambierà il senso del divertimento di massa ? la nostra memoria é fallace. 
Perciò, oggi nessuna Santa Messa potrà consolare il Popolo di Dio abbandonato dai suoi pastori.Esattamente come Giuda abbandono' il Cristo, per poi trovarsi morto impiccato ad un albero.
Stefano Armellin


16/95 POMPEI NUOVA,L'ALTRA ITALIA
SERVE UN MIRACOLO 

16/95 POMPEI NUOVA L'ALTRA ITALIA 
Direttore Stefano Armellin 

SERVE UN MIRACOLO 

Cari lettori, nel Santo Quadro miracoloso della Madonna del Rosario di Pompei, il Beato Bartolo Longo, dimenticato fondatore della Città e del Santuario, sostituì la figura di Santa Rosa da Lima con quella di Santa Caterina da Siena che, nel 1376, tornando da Avignone passò da Varazze, si fermò lì tre giorni in una casa di fronte alla mia, dove vissi 33 anni realizzando migliaia di opere, l'ultima opera "varazzina" fu proprio il quadro dedicato a Santa Caterina che mi acquistò Don Giulio per gli uffici della Parrocchia di Sant'Ambrogio nel 2001. Lo terminai l'11 settembre e nessuno ci fece caso ma é ancora lì, e racconta Santa Caterina che libera, con l'intercessione di Maria, la Città di Varazze dalla peste, chiedendo poi agli abitanti la costruzione di un Santuario in onore della Santissima Trinità. Fatto. 
E la popolazione riconoscente ogni anno, da secoli, il 29 aprile svolge una solenne processione con il corteo storico che ricorda il voto fatto dalla Città per la liberazione dalla peste.
Quindi, la figura di Santa Caterina ai piedi della Madonna del Rosario suggerisce una nuova invocazione per la pandemia attuale. Ma le chiese oggi sono chiuse, i negozi di alimentari aperti mentre le chiese, che danno gratis il pane eucaristico restano chiuse. Comprensibili le preoccupazioni sanitarie, ma la domanda sorge spontanea : C'é ancora la Fede in coloro che la predicano ? 
Duemila anni fa nel Cenacolo "Gesù disse loro :- Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo ad ogni creatura. Chi crederà sarà battezzato e sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato. E questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono : nel mio nome scacceranno i demoni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano i serpenti e, se berranno qualche veleno (virus) non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno".
Papa Francesco ha affidato a Maria tutta l'umanità, la Madonna sotto diversi titoli é sempre una, quella di Pompei si accompagna a San Domenico e a Santa Caterina, quasi una chiara indicazione di come, pregando con Fede possiamo ottenere le grazie richieste. 
Ma il punto é proprio questo : C'é ancora la Fede nel mondo ? 

Stefano Armellin 
Pompei, Giovedì 12 marzo 2020

15/95 POMPEI NUOVA,L'ALTRA ITALIA
 UNA NUOVA IMMAGINE DELL'ITALIA E POMPEI 

UNA NUOVA IMMAGINE DELL'ITALIA E POMPEI 

Cari lettori ad Assisi il previsto incontro di fine marzo per : Economy of Francesco con oltre 2000 giovani da 115 paesi del mondo, é stato rinviato di nove mesi ! A Lourdes sono state chiuse le piscine con l'acqua miracolosa considerata dai fedeli la medicina assoluta, quindi a Lourdes per contrastare il virus chiudono la migliore "farmacia" ! 

Le Città d'Arte si svuotano di corpi paganti per cinema, teatri, musei, mostre di ogni tipo, negozi. I viaggi diminuiscono, i treni sono semivuoti, gli aerei cambiano rotta, le navi di italiani vengono respinte.Le scuole restano chiuse nelle zone rosse.

Se hanno ancora senso i titoli UNESCO l'Italia potrebbe mettere in rete i suoi con una nuova piattaforma pensata per il dopo emergenza, comunicare in modo diverso i nostri beni culturali dovrebbe essere la prima regola.

E' bello produrre video con milioni di contatti di solidarietà, ma se questi contatti non si trasformano in biglietti acquistati e scontrini, l'economia va alla deriva e si vede dal crollo delle prenotazioni alberghiere. Incontri importanti come quello di Assisi, al posto di passare immediatamente in videoconferenza vengono fatti slittare di nove mesi ! Servono i corpi, le strette di mano, il cartaceo per certificare ancora il valore di un incontro ? Pare di sì.

E' bello sentire musica in cuffie ma se vai al concerto della tua cantante preferita vivi con il pubblico un'esperienza mistica, capace di trasformare in meglio, e a volte per sempre, il tuo stato d'animo; lo stesso vale per una mostra quando rimani in estasi davanti a un capolavoro assoluto. 

Le vacanze al mare hanno un grande successo perché alle persone piace conversare con altre persone, vedere gente vuol dire vedere vita, e i corpi trasmettono non solo virus ma energia vitale in misura diversa da una foto digitale. I programmi televisivi di successo e il film Oscar Parasite, parlano di esseri umani ad altri esseri umani.

Se pensiamo al Vesuvio come a un virus pericolosissimo capace ad esempio di fare centomila morti in poche ore e cinquecentomila sfollati, constatiamo che la vita nelle aree a rischio, nella zona rossa, prosegue tranquillamente perché il virus Vesuvio non é ancora scoppiato ! Tanto c'é il piano di evacuazione. Quale ? 

Quindi la responsabilità di Pompei, e qui mi appello al nuovo Sindaco e al nuovo Governatore che saranno eletti in primavera, é quella di proporre al mondo, finalmente, un modello universale per gestire con successo le emergenze planetarie. Se l'ONU non ci è ancora riuscito evidentemente non funziona, e allora l'ONU va trasformato in un sistema politico più adatto al nostro tempo. Quale ? 

Stefano Armellin 
Pompei, martedì 3 marzo 2020

TESTIMONIANZA MEDICA SUL VIRUS IN ITALIA
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Vi mando quello che ha scritto il Daniele Macchini che lavora in Gavazzeni a Bergamo e descrive benissimo la situazione. 
In una delle costanti mail che ricevo dalla mia direzione sanitaria a cadenza più che quotidiana ormai in questi giorni, c’era anche un paragrafo intitolato “fare social responsabilmente”, con alcune raccomandazioni che possono solo essere sostenute. 
Dopo aver pensato a lungo se e cosa scrivere di ciò che ci sta accadendo, ho ritenuto che il silenzio non fosse affatto da responsabili. 
Cercherò quindi di trasmettere alle persone “non addette ai lavori” e più lontane alla nostra realtà, cosa stiamo vivendo a Bergamo in questi giorni di pandemia da Covid-19. 
Capisco la necessità di non creare panico, ma quando il messaggio della pericolosità di ciò che sta accadendo non arriva alle persone e sento ancora chi se ne frega delle raccomandazioni e gente che si raggruppa lamentandosi di non poter andare in palestra o poter fare tornei di calcetto rabbrividisco. Capisco anche il danno economico e sono anch’io preoccupato di quello. 
Dopo l’epidemia il dramma sarà ripartire. 
Però, a parte il fatto che stiamo letteralmente devastando anche dal punto di vista economico il nostro SSN, mi permetto di mettere più in alto l’importanza del danno sanitario che si rischia in tutto il paese e trovo a dir poco “agghiacciante” ad esempio che non si sia ancora istituita una zona rossa già richiesta dalla regione, per i comuni di Alzano Lombardo e Nembro (tengo a precisare che trattasi di pura opinione personale). 
Io stesso guardavo con un po’ di stupore le riorganizzazioni dell’intero ospedale nella settimana precedente, quando il nostro nemico attuale era ancora nell’ombra: i reparti piano piano letteralmente “svuotati”, le attività elettive interrotte, le terapie intensive liberate per creare quanti più posti letto possibili. I container in arrivo davanti al pronto soccorso per creare percorsi diversificati ed evitare eventuali contagi. 
Tutta questa rapida trasformazione portava nei corridoi dell’ospedale un’atmosfera di silenzio e vuoto surreale che ancora non comprendevamo, in attesa di una guerra che doveva ancora iniziare e che molti (tra cui me) non erano così certi sarebbe mai arrivata con tale ferocia. (apro una parentesi: tutto ciò in silenzio e senza pubblicizzazioni, mentre diverse testate giornalistiche avevano il coraggio di dire che la sanità privata non stava facendo niente). 
Ricordo ancora la mia guardia di notte di una settimana fa passata inutilmente senza chiudere occhio, in attesa di una chiamata dalla microbiologia del Sacco. Aspettavo l’esito di un tampone sul primo paziente sospetto del nostro ospedale, pensando a quali conseguenze ci sarebbero state per noi e per la clinica. Se ci ripenso mi sembra quasi ridicola e ingiustificata la mia agitazione per un solo possibile caso, ora che ho visto quello che sta accadendo. 
Bene, la situazione ora è a dir poco drammatica. 
Non mi vengono altre parole in mente. La guerra è letteralmente esplosa e le battaglie sono ininterrotte giorno e notte. Uno dopo l’altro i poveri malcapitati si presentano in pronto soccorso. 
Hanno tutt’altro che le complicazioni di un’influenza. Piantiamola di dire che è una brutta influenza. 
In questi 2 anni ho imparato che i bergamaschi non vengono in pronto soccorso per niente. Si sono comportati bene anche stavolta. 
Hanno seguito tutte le indicazioni date: una settimana o dieci giorni a casa con la febbre senza uscire e rischiare di contagiare, ma ora non ce la fanno più. Non respirano abbastanza, hanno bisogno di ossigeno. Le terapie farmacologiche per questo virus sono poche. Il decorso dipende prevalentemente dal nostro organismo. Noi possiamo solo supportarlo quando non ce la fa più. Si spera prevalentemente che il nostro organismo debelli il virus da solo, diciamola tutta. 
Le terapie antivirali sono sperimentali su questo virus e impariamo giorno dopo giorno il suo comportamento. Stare al domicilio sino a che peggiorano i sintomi non cambia la prognosi della malattia. 
Ora però è arrivato quel bisogno di posti letto in tutta la sua drammaticità. Uno dopo l’altro i reparti che erano stati svuotati, si riempiono a un ritmo impressionante. I tabelloni con i nomi dei malati, di colori diversi a seconda dell’unità operativa di appartenenza, ora sono tutti rossi e al posto dell’intervento chirurgico c’è la diagnosi, che è sempre la stessa maledetta: polmonite interstiziale bilaterale.
 Ora, spiegatemi quale virus influenzale causa un dramma così rapido. 
Perché quella è la differenza (ora scendo un po’ nel tecnico): nell’influenza classica, a parte contagiare molta meno popolazione nell’arco di più mesi, i casi si possono complicare meno frequentemente, solo quando il VIRUS distruggendo le barriere protettive delle nostre vie respiratorie permette ai BATTERI normalmente residenti nelle alte vie di invadere bronchi e polmoni provocando casi più gravi. 
Il Covid 19 causa una banale influenza in molte persone giovani, ma in tanti anziani (e non solo) una vera e propria SARS perché arriva direttamente negli alveoli dei polmoni e li infetta rendendoli incapaci di svolgere la loro funzione. L’insufficienza respiratoria che ne deriva è spesso grave e dopo pochi giorni di ricovero il semplice ossigeno che si può somministrare in un reparto può non bastare. 
Scusate, ma a me come medico non tranquillizza affatto che i più gravi siano prevalentemente anziani con altre patologie. La popolazione anziana è la più rappresentata nel nostro paese e si fa fatica a trovare qualcuno che, sopra i 65 anni, non prenda almeno la pastiglia per la pressione o per il diabete. 
Vi assicuro poi che quando vedete gente giovane che finisce in terapia intensiva intubata, pronata o peggio in ECMO (una macchina per i casi peggiori, che estrae il sangue, lo ri-ossigena e lo restituisce al corpo, in attesa che l’organismo, si spera, guarisca i propri polmoni), tutta questa tranquillità per la vostra giovane età vi passa. 
E mentre ci sono sui social ancora persone che si vantano di non aver paura ignorando le indicazioni, protestando perché le loro normali abitudini di vita sono messe “temporaneamente” in crisi, il disastro epidemiologico si va compiendo. 
E non esistono più chirurghi, urologi, ortopedici, siamo unicamente medici che diventano improvvisamente parte di un unico team per fronteggiare questo tsunami che ci ha travolto. I casi si moltiplicano, arriviamo a ritmi di 15-20 ricoveri al giorno tutti per lo stesso motivo. I risultati dei tamponi ora arrivano uno dopo l’altro: positivo, positivo, positivo. 
Improvvisamente il pronto soccorso è al collasso. 
Le disposizioni di emergenza vengono emanate: serve aiuto in pronto soccorso. Una rapida riunione per imparare come funziona il software di gestione del pronto soccorso e pochi minuti dopo sono già di sotto, accanto ai guerrieri che stanno al fronte della guerra. La schermata del pc con i motivi degli accessi è sempre la stessa: febbre e difficoltà respiratoria, febbre e tosse, insufficienza respiratoria ecc… Gli esami, la radiologia sempre con la stessa sentenza: polmonite interstiziale bilaterale, polmonite interstiziale bilaterale, polmonite interstiziale bilaterale. Tutti da ricoverare. Qualcuno già da intubare e va in terapia intensiva. Per altri invece è tardi... La terapia intensiva diventa satura, e dove finisce la terapia intensiva se ne creano altre. 
Ogni ventilatore diventa come oro: quelli delle sale operatorie che hanno ormai sospeso la loro attività non urgente diventano posti da terapia intensiva che prima non esistevano. Ho trovato incredibile, o almeno posso parlare per l’HUMANITAS Gavazzeni (dove lavoro) come si sia riusciti a mettere in atto in così poco tempo un dispiego e una riorganizzazione di risorse così finemente architettata per prepararsi a un disastro di tale entità. E ogni riorganizzazione di letti, reparti, personale, turni di lavoro e mansioni viene costantemente rivista giorno dopo giorno per cercare di dare tutto e anche di più. Quei reparti che prima sembravano fantasmi ora sono saturi, pronti a cercare di dare il meglio per i malati, ma esausti. Il personale è sfinito. Ho visto la stanchezza su volti che non sapevano cosa fosse nonostante i carichi di lavoro già massacranti che avevano. Ho visto le persone fermarsi ancora oltre gli orari a cui erano soliti fermarsi già, per straordinari che erano ormai abituali. 
Ho visto una solidarietà di tutti noi, che non abbiamo mai mancato di andare dai colleghi internisti per chiedere “cosa posso fare adesso per te?” oppure “lascia stare quel ricovero che ci penso io”. Medici che spostano letti e trasferiscono pazienti, che somministrano terapie al posto degli infermieri. Infermieri con le lacrime agli occhi perché non riusciamo a salvare tutti e i parametri vitali di più malati contemporaneamente rilevano un destino già segnato. 
Non esistono più turni, orari. La vita sociale per noi è sospesa. 
Io sono separato da alcuni mesi, e vi assicuro che ho sempre fatto il possibile per vedere costantemente mio figlio anche nelle giornate di smonto notte, senza dormire e rimandando il sonno a quando sono senza di lui, ma è da quasi 2 settimane che volontariamente non vedo né mio figlio né miei familiari per la paura di contagiarli e di contagiare a sua volta una nonna anziana o parenti con altri problemi di salute. Mi accontento di qualche foto di mio figlio che riguardo tra le lacrime e qualche videochiamata. Perciò abbiate pazienza anche voi che non potete andare a teatro, nei musei o in palestra. Cercate di aver pietà per quella miriade di persone anziane che potreste sterminare. Non è colpa vostra, lo so, ma di chi vi mette in testa che si sta esagerando e anche questa testimonianza può sembrare proprio un’esagerazione per chi è lontano dall’epidemia, ma per favore, ascoltateci, cercate di uscire di casa solo per le cose indispensabili. 
Non andate in massa a fare scorte nei supermercati: è la cosa peggiore perché così vi concentrate ed è più alto il rischio di contatti con contagiati che non sanno di esserlo. Ci potete andare come fate di solito. Magari se avete una normale mascherina (anche quelle che si usano per fare certi lavori manuali) mettetevela. Non cercate le ffp2 o le ffp3. Quelle dovrebbero servire a noi e iniziamo a far fatica a reperirle. 
Ormai abbiamo dovuto ottimizzare il loro utilizzo anche noi solo in certe circostanze, come ha recentemente suggerito l’OMS in considerazione del loro depauperamento pressoché ubiquitario. Eh sì, grazie allo scarseggiare di certi dispositivi io e tanti altri colleghi siamo sicuramente esposti nonostante tutti i mezzi di protezione che abbiamo. 
Alcuni di noi si sono già contagiati nonostante i protocolli. Alcuni colleghi contagiati hanno a loro volta familiari contagiati e alcuni dei loro familiari lottano già tra la vita e la morte. Siamo dove le vostre paure vi potrebbero far stare lontani. 
Cercate di fare in modo di stare lontani. 
Dite ai vostri familiari anziani o con altre malattie di stare in casa. Portategliela voi la spesa per favore.
 Noi non abbiamo alternativa. E’ il nostro lavoro. Anzi quello che faccio in questi giorni non è proprio il lavoro a cui sono abituato, ma lo faccio lo stesso e mi piacerà ugualmente finché risponderà agli stessi principi: cercare di far stare meglio e guarire alcuni malati, o anche solo alleviare le sofferenze e il dolore a chi purtroppo non può guarire. 
Non spendo invece molte parole riguardo alle persone che ci definiscono eroi in questi giorni e che fino a ieri erano pronti a insultarci e denunciarci. Tanto ritorneranno a insultare e a denunciare appena tutto sarà finito. La gente dimentica tutto in fretta. E non siamo nemmeno eroi in questi giorni. E’ il nostro mestiere. Rischiavamo già prima tutti i giorni qualcosa di brutto: quando infiliamo le mani in una pancia piena di sangue di qualcuno che nemmeno sappiamo se ha l’HIV o l’epatite C; quando lo facciamo anche se lo sappiamo che ha l’HIV o l’epatite C; quando ci pungiamo con quello con l’HIV e ci prendiamo per un mese i farmaci che ci fanno vomitare dalla mattina alla sera. Quando apriamo con la solita angoscia gli esiti degli esami ai vari controlli dopo una puntura accidentale sperando di non esserci contagiati. Ci guadagniamo semplicemente da vivere con qualcosa che ci regala emozioni. Non importa se belle o brutte, basta portarle a casa. Alla fine cerchiamo solo di renderci utili per tutti. Ora cercate di farlo anche voi però: noi con le nostre azioni influenziamo la vita e la morte di qualche decina di persone. Voi con le vostre, molte di più. 
Per favore condividete e fate condividere il messaggio. Si deve spargere la voce per evitare che in tutta Italia succeda ciò che sta accadendo qua.


ITALIA 2020



14/95 ELEZIONI 2020 REGIONALI IN CAMPANIA 
E COMUNALI A POMPEI
14/95 POMPEI NUOVA,L'ALTRA ITALIA, 
Direttore : Stefano Armellin

ELEZIONI 2020 REGIONALI IN CAMPANIA E COMUNALI A POMPEI


In un Sud Italia dove secondo studi attendibili le mafie reggono il 70% dell'economia, la sfida politica dopo il palese fallimento nazionale dei grillini, non viene rilanciata dalle sardine, utopico movimento del nulla, in chiusura dopo il licenziamento del suo mentore : il fotografo Toscani. Ma, dai partiti tradizionali.

Per il Centrodestra la vittoria é possibile ma non sarà facile come in Calabria, siccome il PD a nome De Luca, ha maturato interessi che intende proseguire con un nuovo mandato.
E' la scusa di tutti : se non ci votate non possiamo finire i lavori già iniziati, vi chiediamo il voto per il vostro bene, e palle varie.


La realtà é molto più triste, la Campania é stuprata fin dal 1861. Domina in Regione un menefreghismo civico pauroso.

Piccoli risultati vengono celebrati come grandi successi. La Campania é quotidianamente sodomizzata dai rifiuti e dalle mafie dei rifiuti. E le preghiere al Santuario di Pompei sembra non tocchino il cuore dei politici.
La sua giovane popolazione, quella sana e bella, fa le valige e va altrove. Perché il lavoro é altrove é sempre stato altrove e fuori dall'Italia.

Non mi aspetto una grande campagna elettorale, i grillini che dovevano essere la speranza girano a vuoto come biciclette senza catena, sparito il leader che di vuoto aveva comunque la testa, si agitano senza concludere alcunché.

La più grande mostra sul VESUVIO di sempre, cioè la mia, é proposta in Veneto, perché a nessuno in Campania interessa riflettere sulle aree a rischio eruzione. Infatti il piano di evacuazione fa schifo.

Si continuano a fare centri commerciali in zona rossa (Maximall Pompeii !) e a mantenere sindaci incapaci come quello di Pompei,(sfiduciato il 12.02.2020) dove c'é pure un noto amministratore, che non sa spiegare al pubblico perché a Porta Stabia c'é una palazzina abusiva non ancora demolita e a Porta Vesuvio i tombaroli possono darsi alla pazza gioia rubando preziosi reperti a camionate. E mai nessuno vede niente, nemmeno le telecamere !

Saranno elezioni dove si compreranno ancora i voti perché i voti sono merce. Saranno elezioni dove le parole vuote come i candidati non saranno nemmeno ascoltate, intanto tutto é già scritto nell'anima di questi figli di Cutolo.

Mi affido quindi alle classiche immagini della Madonna che anche i preti hanno smesso di credere come vere, perché forse, nel Popolo campano, é rimasto un desiderio di riscatto.
Perciò, il politico sano, se esiste, saprà aggregare questo desiderio intimo delle persone, della Vita, e vincerà la sua corsa se avrà una squadra forte e leale.

Non sarà un grillino il vincitore, non sarà una sardina, e spero davvero non sia mai più uno del PD.
Stefano Armellin
Conegliano, venerdì 7 febbraio 2020 e 13 febbraio



13/95 POMPEI NUOVA,L'ALTRA ITALIA


BUON 2020 A TUTTI I LETTORI, INIZIAMO L'ANNO CON UNA IMMAGINE DEL SANTUARIO DELLA MADONNA DEL ROSARIO DI POMPEI, CHE SIA UN FELICE 2020 anche per le soluzioni politiche Nazionali, Regionali, Comunali.
L'Italia merita un nuovo Governo, la Regione Campania un nuovo Governatore, il Comune di Pompei un nuovo Sindaco.
Stefano Armellin


Pompei, giovedì 2 gennaio 2020


12/95 Lettera di Natale a Papa Francesco, 

il Presepe donato dalla Città di Conegliano a Papa Francesco,
in Aula San Paolo VI in Vaticano
LETTERA DI NATALE 2019 
A PAPA FRANCESCO

In nome di San Giovanni Paolo II vi chiedo la possibilità di esporre in Sistina la Via Crucis-Lucis che ho dedicato a San Giovanni Paolo II, con il Poema visivo del XXI secolo, il Volto del Mondo e la Croce 1993-2013, per annunciare al Mondo il Grande Giubileo del 2025 così come lo intendeva San Giovanni Paolo II. Però, nel 2000 solo in parte é stato realizzato il disegno Divino del Papa. E' necessario perciò portare a compimento l'Opera ; il Volto del Mondo e la Croce é forse la maggiore variazione artistica visiva di sempre sulla Santa Croce di Nostro Signore Gesù Cristo.
Ringrazio S.E. Mons. Jean-Marie Gervais di Tota Pulchra che ha dato speranza alla mia opera, io non ho merito, dietro la mia opera c'é Dio perciò il merito é Suo.
In allegato la copia 3 di 4 di CAPORETTO che con STALINGRAD fa parte della mia composizione in Tre atti per una nuova Europa e soprattutto un Nuovo Mondo.

In Cristo Nostro Signore
Stefano Armellin 
Santo Natale 2019
Nota : La lettera é già pervenuta in Vaticano


11/95 Triste il Natale 2019 a Pompei 


11/95 POMPEI NUOVA, L'ALTRA ITALIA
Direttore Stefano Armellin
TRISTE IL NATALE 2019 A POMPEI, a Tre Ponti c'é stato un recente incidente mortale, ha perso la vita un giovane padre di famiglia, rileviamo che in Via Tre Ponti prima c'era il limite di velocità a 30 poi il cartello é stato modificato a 40 Km l'ora quando con la Scuola Primaria dovrebbe essere a 20 per non dire a 10 chilometri l'ora. Ma parlare di sicurezza stradale in un comune amministrato male, malissimo, con meno vigili urbani del necessario, con tutto meno compreso il senso civico dei residenti, é fatica sprecata.

Per il terzo anno consecutivo Pompei ha il Sindaco sbagliato e i risultati negativi sono sotto gli occhi di tutti. Si promuovono gemellaggi improbabili con Città del Sud Corea e non si sanno mettere in sicurezza le strade urbane.
Sta per partire con EAV Sottopassi il cantiere per raccogliere voti in vista delle regionali del 2020 ad uso e consumo del PD, e Pompei sarà per l'ennesima volta ferita e stuprata. Perciò con queste premesse non potrà essere per Pompei un Natale felice questo del 2019, anche se auguro di cuore che sia felice per ogni famiglia del mondo. Ma in fondo Gesù é nato in una stalla, al freddo e al gelo, per poi finire in Croce 33 anni dopo.
Stefano Armellin
Pompei, giovedì 12 dicembre 2019

10/95 Domenica 20 ottobre 2019 
Da Pompei a Venezia - The Magic Line



Cari lettori, partecipo alla mostra collettiva a Palazzo Zenobio, dal 2 al 30 novembre, su invito del curatore  Giorgio Grasso che stimo assai e ringrazio.
Questo evento rappresenta per me un ritorno alla terra di origine : Conegliano, e alla madre Tecla classe 1934. 
Perciò parto dal mio studio di Pompei per esporre a Venezia : America & Nives che vedete sul mio Blog.

Questa mostra é un evento della vita italiana e dell'arte italiana. Qualcosa di veramente decisivo nel panorama culturale europeo. Come Dante, Ungaretti nutriva la nostalgia del bel tempo antico appena trascorso, io invece resto abbracciato agli ultimi duemila anni di storia cercando con il mio Poema visivo di estrapolarne il senso.

Nell'anno di Leonardo che da Venezia con il suo Uomo Vitruviano va a Parigi, io da Pompei vado a Palazzo Zenobio per impegnare, attraverso America & Nives, le menti più sensibili del pubblico del mondo a  un nuovo e sublime discorso creativo, questo :
Fin da subito va ripensata la Biennale di Venezia, e l'edizione 2021 offre una grandissima possibilità : é l'anno di Dante Alighieri, Padre della nostra lingua, e l'eco della Divina Commedia si espande ancora oggi con forza, all'interno del Poema visivo del XXI secolo (1993/2013) verso il Grande Giubileo del 2025.

2013 pezzi più i 170 dell'epilogo; Michelangelo usò la Commedia dantesca come sceneggiatura perfetta per il Giudizio Universale, che molti Cardinali avrebbero demolito volentieri una volta terminato, mentre oggi nella Cappella Sistina, il Giudizio richiama ventimila visitatori paganti al giorno. 

Nel Poema ci sono (oltre a vent'anni di lavoro) tre Via Crucis-Lucis e la maggiore variazione grafica di sempre sulla Santa Croce di Nostro Signore Gesù Cristo. Ci tengo sempre a sottolineare questo aspetto.

Allora il Poema visivo servirà a riscattare la triste figura fatta quest'anno dal Padiglione Italia alla Biennale, ed é un'alternativa creativa utile anche per uscire dalla crisi del Paese con un nuovo Governo. 
L'Italia merita di più. L'Europa merita di più.

Soprattutto Venezia merita una nuova visione del MUVE, e della Biennale, quindi una nuova idea di Museo; il Convegno del 12 ottobre a Palazzo Ducale almeno nel titolo : "I Musei e questo futuro. Tempi di cambiamento."  andava in questa direzione, e la volontà per il cambiamento esiste e lo si é visto sabato 19 ottobre in Piazza San Giovanni a Roma. 

Un Protocollo d'Intesa quello fra il Museo di San Pietroburgo e Venezia, dovrebbe essere un esempio per Pompei che ha un bisogno vitale da sempre, di unire le sue tre anime: Santuario-Città-Scavi, per promuovere iniziative di alto profilo come appunto fa Venezia tutto l'anno. Purtroppo gli attuali amministratori pensano ad altro.

America & Nives sono un apripista per un discorso dell'arte europea che non può essere  rimandato. Se poi pensate che solo uno, su duecento fra gli artisti internazionali affermati, viene preso in considerazione per andare in asta con la sua opera  da Christie's o da Sotheby's, la sfida veneziana per America & Nives, realizzate nel 2006 ad Albenga in Liguria, é  assai impegnativa; ma dietro e davanti ad America & Nives  c'é la mia The Opera Collection dal 1983. La garanzia di un Capolavoro.

Posso ora qui, cara Mariacristina Gribaudi Presidente del MUVE, continuare  e sviluppare il mio contributo al Convegno che avevo inviato via mail, infatti :  ci sono Collection che hanno il potere di cambiare il senso stesso della storia dell'arte, e The Opera é una di queste, mai l'arte si é spinta così avanti. 

I Musei sono i contenitori privilegiati dei Capolavori autentici, mi viene quindi spontaneo pensare a Cà Pesaro Galleria Internazionale d'Arte Moderna come percorso ideale dopo Palazzo Zenobio. In particolare  al progetto che Lei già conosce : La Russia da CAPORETTO a STALINGRAD, di sicuro interesse per "Ermitage Italia" , visto che la filiale italiana del Museo russo che ha promosso il Convegno con il MUVE e il Comune, ha sede in Piazza San Marco.

Ecco quindi l'occasione di mettere in atto ora, i buoni propositi esposti dai prestigiosi relatori, con il progetto :
Arte la sfida del secolo in Europa. Atto primo : VESUVIO ; Atto secondo : La Russia da CAPORETTO a STALINGRAD ; Atto terzo : Gli Stati Uniti d'Europa e la riforma dell'ONU.  
Verso il Giubileo del 2025, la Grande Risposta del Cielo alla Terra.

Buona visione. Condividete, Grazie. 
Stefano Armellin
Pompei, domenica 20 ottobre 2019



9/95 Domenica 13 ottobre 2019
Pompei contro il Sindaco  


9/85 POMPEI NUOVA L'ALTRA ITALIA Direttore Stefano Armellin 

POMPEI CONTRO IL SINDACO : "PIETRO AMITRANO VATTENE A CASA"; 

Ecco cosa pensano i pompeiani oggi del loro Sindaco che in novemila ahimé hanno votato nel 2017, dando a lui una fiducia che non meritava, visto che costui é solo una comparsa manovrata dai signori La Marca e Lo Sapio servi del peggiore PD, contro il quale l'Italia che conta, l'Italia vera, l'Italia fortissima, il 19 ottobre andrà a Roma per mandare a casa non solo il Sindaco di Pompei ma tutto il Governo farlocco Conte. 

Vi sembro abbastanza chiaro Governatore Vincenzo De Luca ? anche lei é al capolinea di un'avventura politica incapace di produrre una piano regionale di evacuazione serio in caso di eruzione Vesuvio.

Noi chiediamo una commissione d'inchiesta per il progetto EAV, per tutta l'azienda EAV Circumvesuviana, per il fiume Sarno, perché non é affatto chiaro caro De Luca a chi giova il progetto sottopassi per Pompei. A chi ? non certo alla Città che lo ha bocciato. 

Lei da Presidente della Regione responsabile dovrebbe essere il primo ad invitare il Sindaco di Pompei a lasciare l'incarico, Lei dovrebbe essere il primo ad annullare la penosa delibera del 27 settembre, ma noi vogliamo aiutarla De Luca, noi del centro-destra il 19 ottobre a Roma troveremo il modo per aiutarla a fare le valige. 

Perché buoni sì ma fessi no, é questo che hanno capito  i pompeiani : buoni sì ma fessi no; il Sindaco di Pompei con i suoi due suggeritori del PD ha fallito su tutta la linea, é rivoltante solo vederlo, é imbarazzante sopportare un primo cittadino caduto così in basso da privare della umana dignità gli ospiti della Casa di riposo Borrelli, che va sì ristrutturata ma disgiunta dal progetto EAV, perché questo accostamento é ingiusto, illegittimo, cioé privo delle qualità richieste dalla legge, perché tutto il progetto EAV non sta in piedi, é di una violenza urbanistica unica come la Buffer Zone UNESCO che si estende da Portici a Terzigno, perché manca una visone umana d'insieme e si pensa come al solito solo a fare affari in una zona a rischio Vesuvio ! 

Quando invece va con assoluta priorità ripensata tutta l'area vesuviana in funzione di un piano di evacuazione fattibile,razionale e sicuro, e non caro De Luca l'ennesimo piano di appalti tanto caro a personaggi privi di scrupoli al Nord come al Sud. 

Ma si sa il diavolo fa le pentole ma non i coperchi . I pompeiani dicono NO alla delibera del 27 settembre e NO a questo Sindaco giunto alla fine di una carriera politica non certo esaltante e che i pompeiani non vedono l'ora di archiviare e dimenticare, insieme al Progetto EAV.

   Nota : L'ex premier Silvio Berlusconi conferma la sua presenza alla manifestazione di Roma. E rilancia: "Vinciamo le regionali e mandiamo a casa questo governo" Il Giornale

Stefano Armellin 
Pompei, domenica 13 ottobre 2019



8/95 Domenica 6 ottobre Stefano Armellin intervista 
la Madonna del Rosario di Pompei ore 12
Come annullare una delibera ingiusta.



8/95 POMPEI NUOVA,L'ALTRA ITALIA Direttore Stefano Armellin

Intervista esclusiva alla Madonna del Rosario di Pompei in occasione della Supplica di ottobre per capire meglio il dramma pompeiano e se la bestemmia pronunciata sarà punita.
CARI LETTORI, dopo la settimana della bestemmia Civica a Pompei, bestemmia che tanto male ha fatto alla Città, i pompeiani credenti e i pellegrini del mondo, domenica 6 ottobre alle ore 12 recitano la Supplica dalle ore 12 questo post sarà  online.

"...Madre nostra,Madre dei peccatori, tu dunque come Madre nostra, sei la nostra Avvocata,la nostra speranza...".

Intervisto allora la nostra Avvocata più prestigiosa; la Madonna del Rosario di Pompei, per capire come uscire da una situazione sociale non solo difficile, ma dannosa per tutta la comunità di Pompei, che subisce come l'Italia tutta, un deficit di autorità istituzionale seria e competente, basta vedere chi c'é a fare il Ministro dell'Istruzione e il Ministro degli Esteri !

LA MARCA Santuario non é più una garanzia di cose ben fatte dopo la delibera del 27 settembre 2019 che ha dimenticato per l'ennesima volta lo spirito del fondatore; il Beato Bartolo Longo.

LA MARCA Pompei Scavi, non é più una garanzia di cose ben fatte dopo la palazzina abusiva della Sovrintendenza a Porta Stabia.

LA MARCA Città di Pompei si presenta oggi al mondo con un sito web istituzionale vuoto e banale, una Giunta incompetente e un Sindaco che può solo dimettersi,  perciò non é mai stata una garanzia, e le cose ben fatte non si sono ancora viste.

Stefano Armellin. Madonna mia Avvocata Nostra cosa ci dite ? 

Madonna del Rosario di Pompei. So tutto. 

Nella Supplica mi dite : "...O Madre Buona, abbi pietà di noi, delle anime nostre, delle nostre famiglie, dei nostri parenti, dei nostri amici, dei nostri defunti, soprattutto dei nostri nemici e di tanti che si dicono cristiani, eppur offendono il Cuore amabile del Tuo Figliuolo...".

Madonna mia Avvocata nostra ma qui a Pompei abbiamo il Vescovo Tommaso Caputo che non ha ancora speso una parola per come sono stati trattati gli anziani della Casa di riposo Borrelli.

 Madonna del Rosario di Pompei. So tutto. 

"...proclamate un digiuno, convocate un'adunanza solenne. Radunate il popolo, indite un'assemblea, chiamate i vecchi, riunite i fanciulli, i bambini lattanti; esca lo sposo dalla sua camera e la sposa dal suo talamo. Tra il vestibolo e l'altare piangano i sacerdoti, ministri del Signore, e dicano : " Perdona, Signore, al tuo popolo e non esporre la tua eredità al vituperio e alla derisione delle genti". 
Perché si dovrebbe dire fra i popoli : "Dov'é il loro Dio ?". (Gioele 2, 15-17) 

Madonna mia Avvocata Nostra. Qui a Pompei dimenticando il Beato Bartolo Longo il 27 settembre in consiglio comunale solo la maggioranza ha approvato una delibera che richiedeva per buon senso l'unanimità, mentre ora la Città é spaccata in due. 
"...Tu sei l'onnipotente per grazia. Tu dunque puoi aiutarci...". 

Madonna del Rosario di Pompei. So tutto. 

"...Ma tu, perché giudichi il tuo fratello ? E anche tu, perché disprezzi il tuo fratello ? Tutti infatti ci presenteremo al tribunale di Dio, poiché sta scritto : Come é vero che io vivo, dice il Signore, ogni ginocchio si piegherà davanti a me e ogni lingua renderà Gloria a Dio. 
Quindi ciascuno di noi renderà a conto a Dio di sé stesso. 
Cessiamo dunque dal giudicarci gli uni agli altri; pensate invece a non esser causa di inciampo o di scandalo al fratello". (San Paolo, Lettera ai Romani 14, 10-13) 

Madonna mia Avvocata Nostra. La bestemmia che nella valle di Pompei é stata pronunciata é scandalosa, il progetto EAV é sbagliato, la stessa azienda EAV circumvesuviana é fallimentare e inquinata come il Sarno, 24 chilometri di fiume che non riusciamo a tenere pulito! e su EAV e sul Sarno arrivano periodicamente decine di milioni di euro per il risanamento e nulla,nulla,nulla si risana.
 "...E noi confidiamo pienamente in Te...". 

Madonna del Rosario di Pompei. So tutto. 

"...Tu credi nel Figlio dell'uomo? Egli rispose : "E chi é Signore, perché io creda in Lui ?". Gli disse Gesù : "Tu l'hai visto : colui che parla con te é proprio Lui". Ed egli disse : "Io credo,Signore!". E gli si prostrò innanzi.
Gesù allora disse : "Io sono venuto in questo mondo per giudicare, perché coloro che non vedono vedano e quelli che vedono diventino ciechi".
Alcuni dei farisei che erano con Lui udirono queste parole e gli dissero : "Siamo forse ciechi anche noi ? ". Gesù rispose loro : "Se foste ciechi, non avreste alcun peccato; ma siccome dite : Noi vediamo, il vostro peccato rimane". (Vangelo di Giovanni, 8, 35-41). 

Grazie Avvocata Nostra a nome di tutto il Gruppo SPI, Salviamo Pompei Insieme. 
Prossimo appuntamento con la Tutta Santa alla Supplica dell'otto maggio 2020. 

Conclusione

Mi tornano in mente le immagini del penoso,mediocre,imbarazzante,negativo, consiglio comunale del 27 settembre che ha fatto indignare la popolazione di Pompei.

Nessuno ha festeggiato quella delibera che ha infangato ancora una volta il nome del Beato Bartolo Longo.

Vedo quelle facce tristi dei consiglieri di maggioranza, facce impotenti; costoro hanno alzato le mani da seduti, stanchi, senza convinzione, senza applausi dal pubblico, solo fischi e tumulti.

Loro hanno obbedito ad una regia già scritta da tempo e lontana da quella sala,perciò la vera Pompei non dimenticherà. 

Ero presente in quella sala, e, proprio nel preciso momento della approvazione vidi scorrere sul muro dietro al Sindaco, come fosse un display luminoso, le parole del procuratore Franco Roberti : "(...) La camorra sia di provincia che metropolitana, é ancora lontana dall'essere sconfitta. La sua resa sarà il prodotto di un'azione coordinata e di lunga durata di tutte le forze dello Stato (perché) la lotta alla criminalità é la condizione prioritaria per il riscatto del Meridione ". 

Per questo riscatto del Meridione che poi é l'Italia, ho fondato Pompei Nuova.

Nota legale sulla delibera del 27 settembre 2019 :

 "...l’accertata illegittimità dell’atto e la dimostrazione di un interesse pubblico concreto, giustifica la rimozione di un provvedimento che la stessa amministrazione aveva ritenuto legittimo..."; 

e consente quindi ai comitati NO SOTTOPASSI di chiedere l'annullamento della delibera perché contro l'interesse pubblico ; 

infatti, l'intervento EAV é di tale impatto sul tessuto urbano-storico di Pompei che il Sindaco avrebbe dovuto imporre il 27 settembre 2019 il voto all'unanimità viste soprattutto le oltre 4000 firme raccolte contro il progetto e le numerose manifestazioni conseguenti.

Perciò, per questa evidente illegittimità, ci sono tutti i presupposti per l'annullamento della delibera e per lo scioglimento del consiglio comunale di Pompei fin da subito.

Inoltre il progetto EAV é pura violenza al Paesaggio pompeiano infatti nella Costituzione :  L’articolo 9 recita: “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione” 

e l’articolo 3: “È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”. 

Perciò. ripetiamolo ancora una volta, al Progetto EAV manca la necessaria unanimità dei consensi.

"...Un'ultima grazia noi ora ti chiediamo, o Regina che non puoi negarci (in questo giorno solennissimo). Concedi a tutti noi l'amore tuo costante e in modo speciale la materna benedizione...".

Grazie a tutti coloro che seguono Pompei Nuova, l'Altra Italia. Condividete.

Stefano Armellin 
Pompei, domenica 6 ottobre 2019 
Supplica solenne alla Madonna del Rosario di Pompei  


7/95 Domenica 29 settembre Stefano Armellin 
intervista l'Avvocato Maria Padulosi 

Maria Padulosi già candidato Sindaco di Pompei


Cari lettori l'ultima settimana del settembre 2019 sarà ricordata dai pompeiani come quella della grande bestemmia contro il fondatore del Santuario e della Città : il Beato Bartolo Longo. 

Bestemmia urlata in pubblico in due tempi, nel primo nelle azioni fisiche, nel secondo negli atti amministrativi; il tutto orchestrato da un Sindaco fantoccio, privo di carattere, vera marionetta della sinistra locale. 
Nel primo tempo é stata evacuata la Casa di riposo Borrelli con metodi militari ; le donne libere e forti che lì hanno lavorato, hanno descritto con precisione questa bestemmia in un comunicato stampa.

Nel secondo tempo di questa angosciosa partita umana, falsa, ipocrita, mendace, ingannevole, finta, adulterata, sbagliata, bugiarda,comprata,contraffatta, fraudolenta, inattendibile, insomma la frode perfetta é stata recitata in aula consiliare a Pompei , venerdì 27 settembre ; 

Quando anche le piastrelle del pavimento gridavano : "Per carità di Dio non approvate questa delibera";
Invece la peggiore delle delibere, la madre di tutte le menzogne é stata approvata! Quindi, con il progetto EAV tutto il contesto urbano pompeiano sarà stravolto in peggio. 
La maggioranza ha approvato il peggio convinta di fare il meglio ! 

Nonostante l'impegno della minoranza per chiedere chiarimenti alla revisione del progetto, la maggioranza di sinistra ha approvato senza un plastico esposto al pubblico, senza slide in proiezione, solo a parole ! a parole si sono raccontate misure, altezze, larghezze, metri cubi, vie cittadine e i maledetti anacronistici sottopassi.  Assurdo.
Eppure, quello che oggi più ferisce i pompeiani, trattandosi appunto di bestemmia contro il fondatore, é il no comment dell'Arcivescovo Tommaso Caputo.

Stefano Armellin, ricevo e pubblico :

Maria Padulosi. Ho letto attentamente le domande. Ho cercato anche di aggiornarmi su Fb (che ormai non seguo da tempo...)  Allo stato ritengo di non rilasciare dichiarazioni che -nell'agone politico che si è sotterraneamente scatenato- sarebbero strumentalizzate. 


La mia breve ed intensa esperienza politica si è ormai conclusa da tempo e non ho intenzione di partecipare a prossime competizioni elettorali.  

Sulle problematiche scottanti di Pompei di questi giorni, ma direi di questa completamente assente amministrazione, potrei parlare da cittadina indignata o da avvocato censore....ma credo che sarebbero parole disperse al vento o , peggio,  volutamente male interpretate.

Preferisco  non parlare.
il silenzio - si dice - è d'oro! 

Cordialità. Maria Padulosi

Pompei, domenica 29 settembre 2019


6/95 Domenica 22 settembre Stefano Armellin intervista l'Avvocato Nino Coccoli

Avv. Nino Coccoli

PRIMA DEL VOTO tutti sperano in un cambiamento positivo per la Città e così é stato anche per Pompei quando, a fine 2016 si presentò l'Avvocato Gaetano Coccoli detto Nino. Purtroppo la sua parabola partita benissimo in alto, con il passare dei mesi e l'ingresso delle solite logiche del PD pompeiano ( che oggi come i grillini non conta più nulla), hanno impedito l'affermazione del suo Programma elettorale 2017 e della sua coalizione, complice anche la divisione interna del Centro-destra.
Oggi invece il Centro-destra UNITO vince in tutta Italia e manderà la sinistra all'opposizione per i prossimi cent'anni, infatti il 19 ottobre l'Italia va a Roma, e subito dopo il Governo Conte 2 va a casa !
In questa intervista, Nino Coccoli, 41 anni, sposato con due figli, laureato in Giurisprudenza, fa il punto per i lettori di Pompei Nuova.
Avendo partecipato io stesso alla stesura del Programma elettorale di Nino Coccoli, posso confermare la sua attualità e validità; quindi, nella speranza che i pompeiani, possano finalmente, per il bene della loro Città dare spazio a chi vale, cacciando subito, chi non vale, come ad esempio il Sindaco Pietro Amitrano, e la sua maggioranza, ho realizzato questa intervista.

Due punti da sottolineare : la richiesta di referendum popolare per bocciare definitivamente sia il Sindaco che il progetto EAV e il Governatore della Campania; e maggiore continuità nella protesta da parte dei Comitati dei cittadini liberi e forti.

1. Nino Coccoli, Lei é stato candidato Sindaco di Pompei con un programma innovativo. Che ricordi avete di quella esperienza, vi rimproverate qualche errore ?

No, nessuno. Come ho sempre detto per noi valeva il motto "meglio perdere con onore che vincere a tutti i costi!". Avevamo visto per tempo l'incapacità amministrativa di chi oggi siede nella maggioranza. Eravamo consapevoli che i nostri avversari non avevano una progettualità e che non sarebbero stati in grado di affrontare i veri problemi della Città di Pompei e soprattutto di governare e, non subire, i tanti processi di cambiamento che la coinvolgono anche in dinamiche internazionali.


2. Nino Coccoli, siamo nel 2019, secondo Lei Pompei sta cambiando in meglio o in peggio e cosa servirebbe fin da subito a questa Città per migliorare ?

Purtroppo sta cambiando in peggio. Questi due anni di amministrazione stanno facendo danni irreversibili alla Città. Mi riferisco, tra le tante problematiche, alle scelte, a mio giudizio sbagliate, che si stanno facendo, per esempio, sulla casa di riposo Carmine Borrelli e sul progetto EAV, cd. dei sottopassi. Questi cambiamenti così radicali e appunto irreversibili non si possono adottare senza un preventivo, proficuo e leale confronto con i cittadini.

3. Nino Coccoli, sta continuando l’attività dei comitati NO SOTTOPASSI e SALVIAMO CASA BORRELLI Lei é ottimista per un risultato positivo delle questioni, oppure non si sta facendo abbastanza ? Ricordo ai lettori che nel vostro programma di candidato Sindaco un punto specifico era dedicato a Casa Borrelli.

Ed anche all'interramento della circumvesuviana. La esorto a rivedere il programma, in tal senso. (Rivisto, é a pp. 19 NdR). Noi (Alternativa popolare, Gioventù pompeiana, Siamo Pompei, Italia Patria nostra, Pompei in movimento, NdR) avevamo assunto l'impegno scritto di dare seguito, nel più breve tempo possibile, all'avvio e completa realizzazione del progetto, già finanziato, dell'interramento. Non comprendo le ragioni per cui altri comuni, come per esempio Boscoreale, si è visto beneficiato addirittura della realizzazione di una nuova stazione (completamente interrata) senza subire lo stravolgimento urbanistico e viario che si vorrebbe far subire a Pompei.

In merito ai comitati voglio dire, non me ne vogliano, di non fare una protesta 'ad intermittenza' e soprattutto di non dare l'impressione di essere funzionali all'opposizione. Ho avuto il piacere di incontrare una rappresentanza del comitato 'No EAV' molto tempo fa e dopo un proficuo colloquio avevo indicato alcuni percorsi, anche giuridici, da seguire. Purtroppo diversamente da quanto concordato, il nostro confronto non ha avuto più seguito. Mi fa piacere, però, leggere dal giornale che alcune di quelle mie proposte, la richiesta di referendum, oggi stia prendendo consapevolezza. In tal senso immediatamente dopo l'incontro feci pervenire alla delegazione una bozza di regolamento da approvare in Consiglio comunale, prodromico all'attivazione del referendum, spero che la usino (a garanzia del referendum ci sono le oltre 4000 firme raccolte NdR). Diversamente si dovranno mettere in campo forme di proteste come la 'disobbedienza civile', lo 'sciopero della fame ', 'occupazione', ecc. ecc.. 

 4. Nino Coccoli, il Sindaco attuale e la sua maggioranza non sono riusciti a trasmettere al popolo un’idea nuova di Città,il museo d’impresa apre solo a Natale per una piccola mostra, perché, secondo Lei, costoro insistono sulle loro poltrone e non si dimettono ? la vostra azione legale può ottenere la sfiducia di questo Sindaco Amitrano ?

Non riescono a trasmettere un'idea nuova di Città semplicemente perché non ce l'hanno. L'estemporaneità della loro azione politica è frutto di una mancanza di idee e di scarsità nelle competenze.

Le dimissioni? È un atto troppo nobile. Si dimette chi interpreta la carica pubblica come un mandato ricevuto dai cittadini per realizzare al meglio il programma elettorale e cercare di migliorare loro la vita; chi vede l'elezione a Sindaco della sua Città come il raggiungimento dell'obbiettivo dell'intera sua esistenza difficilmente si dimetterà. La maggior parte degli attuali amministratori pompeiani appartengono alla seconda categoria. Irrealizzati nella loro vita privata, interpretano la loro elezione ad una carica pubblica come ragione di vita.

Purtroppo dal punto di vista strettamente legale la sfiducia al sindaco la può dare solo la maggioranza dei consiglieri comunali attualmente in carica, per cui ci credo molto poco. Dal punto di vista politico penso che a Pompei dovrebbe accadere quello che accadde qualche anno fa a livello nazionale ovverosia fare un referendum cittadino sulle due vicende di maggiore interesse, attualmente, per la Città e poi nel caso in cui i cittadini non condividano l'opera del primo cittadino, costui dovrebbe avere il coraggio di dimettersi. Io, personalmente, al posto di chi oggi siede a Palazzo De Fusco, interpreterei la cosa come una sfida ed, ovviamente, accetterei la sfida. Purtroppo, però, penso che prevalga la codardia e il tutto sia e resti soltanto un sogno.

5. Nino Coccoli, sia a Pompei sia in Italia il Centro-destra, é in crescita, Lei in che area politica si riconosce meglio oggi : Forza Italia, Lega o Fratelli d’Italia ? E’ ancora possibile, secondo Lei, una politica cristiana equilibrata a difesa dei valori cattolici non negoziabili su : aborto, eutanasia, famiglia e matrimonio monogamico, libertà di educazione per i figli, economia al servizio della persona, giustizia sociale, sussidiarietà e libertà religiosa ?

Al momento è difficile riconoscersi in qualche soggetto anche perché la politica non è più legata ai vecchi schemi che vedevano contrapposizione su valori. È sempre più pragmatica e fluida. I problemi oggi esistenti sono legati a necessità quotidiane che coinvolgono sia l'elettore di destra che quello di sinistra. Alcuni valori, in ogni caso, ritengo non siano negoziabili, anche se va anche detto che risulta molto difficile, oggigiorno, adottare una politica cristiana equilibrata a difesa dei valori cattolici. Questi valori non vengo avvertiti da tutti come fondamentali, purtroppo.

Nota : Domenica prossima l'intervista vedrà protagonista Maria Padulosi, già candidato Sindaco di Pompei.
Condividete l'intervista e grazie a tutti i lettori per l'attenzione.

Letture consigliate per comprendere meglio le amministrazioni di tutti i Comuni della Campania :
Gigi Di Fiore, LA CAMORRA E LE SUE STORIE, Edizioni UTET

Stefano Armellin
Pompei, domenica 22 settembre 2019


POMPEI NUOVA, L'ALTRA ITALIA SPECIALE
Direttore Stefano Armellin

OGGI PER POMPEI SI E'APERTA L'ENNESIMA TRISTE PAGINA, ORMAI SIAMO COME A KABUL, il Prefetto su ordinanza del Sindaco ha dato il via allo sgombero dei nonni.
Per carità legittima la messa in sicurezza di Casa Borrelli, ma i dipendenti hanno chiesto garanzie al Comune perché gli ospiti possano tornare dopo i lavori...
Lavori che con il vile Consiglio comunale di venerdì 27 settembre 2019 ore 11 partiranno subito, a seguito della delibera pro Progetto EAV che condannerà il PD Pompeiano con le conseguenti dimissioni IMMEDIATE del finto Sindaco che sarà cacciato a furor di popolo a Salerno dove risiede.
Una vergogna questa mattina constatare l'assenza degli amministratori pubblici, tutti nascosti nei loro uffici consapevoli della PORCATA che stanno facendo.
Tutti i pompeiani sono schifati di questo blocco stradale e del voltafaccia di coloro che prima hanno manifestato contro i sottopassi e ora sono a favore !!! ...si sa, le vie dell'inferno sono lastricate di denaro, Pompei evviva, Città slot...
Ricordiamo ai lettori che questo sgombero é un trauma per le persone che lo hanno vissuto ed é funzionale per il Consiglio comunale di venerdì dove la maggioranza complice la debolissima opposizione, approverà il Progetto EAV da 70 milioni di euro, soldi che fanno comodo a molti... giustificati come al solito : per il bene della Città !
Mi appello a Maria PADULOSI in grado nella prossima intervista per Pompei Nuova, domenica 29 settembre, di fare chiarezza su questo scempio, proponendo delle alternative percorribili.
A Pompei, sia chiaro, per l'attuale maggioranza e il Sindaco, stanno già suonando le campane a morto.
Stefano Armellin



Pompei, mercoledì 25 settembre 2019


A POMPEI E' MORTA LA CARITA'

E' PROPRIO COSI'. SINDACO LEI, E TUTTA L'AMMINISTRAZIONE DELLA CITTA', L'ALTRO IERI AVETE ASSASSINATO LA CARITA'. L'UNICO ENTE CIVICO CARITATEVOLE DELLA CITTA' DI POMPEI LO AVETE STRANGOLATO INSIEME AI SUOI OSPITI, ANZIANI E BISOGNOSI ED AI SUOI DIPENDENTI, DONNE VEDOVE ED INDIGENTI. 


AVETE ASSASSINATO LA STORIA ULTRACINQUANTENNALE DELLA CASA DI RIPOSO BORRELLI, DEFINITA DA RAFFAELE CANTONE, AUTORITA' NAZIONALE ANTICORRUZIONE, ENTE STRUMENTALE DELL'AMMINISTRAZIONE, ATTRAVERSO IL QUALE IL COMUNE DI POMPEI PROSEGUE I PROPRI FINI ISTITUZIONALI, INSITI NELLA EROGAZIONE DI UN SERVIZIO PUBBLICO. 

EBBENE, MENTRE SI PARLA DI ACCOGLIENZA, LEI HA CACCIATO COME TERRORISTI E MALVIVENTI UNA BANDA DI ANZIANI BISOGNOSI, TRASPORTANDOLI VIA COME SI FACEVA CON GLI EBREI, STANANDOLI E TRASPORTANDOLI VERSO IL DESTINO, COME NEI CAMPI DI CONCENTRAMENTO E PER GLI ANZIANI DELLA CASA SARA' LA FINE. 

COMPLIMENTI SINDACO, A LEI, ALLA SUA MAGGIORANZA ED ALLA OPPOSIZIONE CHE SI E' ATTEGGIATA VERSO LA CASA DI RIPOSO COME LA MAGGIORANZA. 


COMPLIMENTI PROFESSIONISTI PER LA VOSTRA SENSIBILITA' E DEONTOLOGIA PROFESSIONALE MOSTRATA NEL CASO. E SOPRATTUTTO COMPLIMENTI AL VERO SINDACO ED ASSESSORE DI TUTTO, IL CONSIGLIERE LA MARCA, CHE E' PRESENTE ED ATTENTO E SOSTITUISCE SEMPRE TUTTI GLI ASSESSORI: E' RIUSCITO FINALMENTE A CACCIARE QUELLA QUATTRO SCEME DALLA CASA DI RIPOSO, COME CI HA DEFINITO LO STESSO MOLTE VOLTE.

COMPLIMENTI ANCHE AL SIGNOR CARMINE LO SAPIO CHE IERI E' ANDATO A FAR VISITA ALLA CASA DI RIPOSO SVUOTATA,NON SI SA A CHE TITOLO, FORSE PER MARCARE IL TERRITORIO COME I CANI.

COMPLIMENTI SINDACO PER AVER STRANGOLATO LA CARITA' VERSO POVERI ANZIANI, MA LA PREGO FINCHE' SARA' SINDACO TOLGA DALLO STEMMA DEL COMUNE DI POMPEI QUEL CROCIFISSO CHE SI INCROCIA CON UN ROSARIO. NON NE E' DEGNO. 

LEI HA VIOLATO LA CARITA'. BARTOLO LONGO, SIMBOLO DELLA CARITA' A POMPEI SI VERGOGNEREBBE DI TUTTI VOI IN QUESTA AULA E DI QUANTO AVETE FATTO.LO STESSO BEATO QUANDO PER MALDICENZE E CATTIVERIE RIMASE SENZA SOLDI PER I SUOI RAGAZZI, NELLA NOTTE SI RECO' ALLA STAZIONE DELLA FERROVIA PER CHIEDERE LA CARITA'.

VOI NON SIETE DEGNI DELLA CARITA'. NON VI LIBERERETE DI NOI.SAREMO IL VOSTRO TORMENTO,IL TORMENTO DELLA VOSTRA COSCIENZA,NON OGGI O DOMANI, MA SEMPRE, ATTRAVERSO INIZIATIVE E MANIFESTAZIONI.

AVETE UCCISO IL SERVIZIO SOCIALE PUBBLICO DEGLI ANZIANI ATTRAVERSO DIRIGENTE E FUNZIONARI SERVI SCIOCCHI, AVETE COPERTO I FALSI IN BILANCIO DI TANTI ANNI DI ALTRI VOSTRI SERVI,MA NON VI LIBERERETE DI NOI,MAI.

SINDACO LEI SARA' ETERNAMENTE RICORDATO PER AVER VENDUTO LA CARITA' NELLA CITTA' DETTA DELLA CARITA', ED OGNI VOLTA CHE PASSERA' INNANZI ALLA CASA DI RIPOSO VUOTA E SPENTA,NON POTRA' NON SENTIRE LE VOCI DI TUTTI COLORO CHE VI SONO PASSATI COME OSPITI ED IL DOLORE DI CHI E' STATO CACCIATO COME UN LADRO.

E SENTIRA' LE GRIDA DI DOLORE REALE DI TANTE DONNE E MADRI DIPENDENTI, VEDOVE, PRIVE DI ALTRO REDDITO,CHE LEI HA BUTTATO FUORI,SENZA ALCUNA PIETA'.

LEI E LA SUA AMMINISTRAZIONE TUTTA AVETE UCCISO LA CARITA', AVETE OFFESO LA UMANITA'.

COMPLIMENTI PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PER AVER FATTO NULLA. DANTE RITENEVA GLI IGNAVI PEGGIORI DEI PECCATORI TUTTI.

ED ORA LASCIAMO IN QUEST'AULA TANTI FIORI AI VOSTRI PIEDI INDEGNI,SIMBOLO DI TUTTI GLI ANZIANI CHE, IN OLTRE 50 ANNI, SONO PASSATI PER LA CASA DI RIPOSO E 30 ROSARI CHE RACCHIUDONO IN SE TUTTE LE LACRIME E LE SOFFERENZE DEGLI ANZIANI CHE AVETE CACCIATO COME DELINQUENTI. 

A POMPEI AVETE ASSASSINATO LA CARITA'. A POMPEI AVETE STRANGOLATO L'ACCOGLIENZA.


Un gruppo di donne pompeiane forti e libere


Pompei, venerdì 27 settembre 2019





5/95 Sabato 14 settembre 2019, Esaltazione della Santa Croce 
XXXVI di The Opera Collection 

Stefano Armellin

5/95 POMPEI NUOVA, L'ALTRA ITALIA

IN OCCASIONE DEL XXXVI DI THE OPERA COLLECTION DAL 1983, ripropongo  una mia auto-intervista e una riflessione.

The Opera é un Capolavoro italiano perfettamente ignorato dai ministri della cultura europei (escluso Giulio Andreotti) e dai sindaci di Pompei (D'Alessio, Uliano, Amitrano che invito a dimettersi) dove risiedo da 12 anni, un Capolavoro perfettamente ignorato anche dal Governatore della Regione Campania De Luca, che invito a dimettersi, ma non ignorato dal pubblico del mondo che aumenta online ad ogni secondo.

The Opera inoltre é disponibile,  il 14 maggio 2020, per la giornata mondiale in Vaticano, promossa da Papa Francesco, per ricostruire il patto educativo globale.
Stefano Armellin, NUOVA CREATIVITA' EUROPEA, STEFANO ARMELLIN SUPERA LA BIENNALE DI VENEZIA 2019 CON CENTO MOSTRE IN CENTO GIORNI CONSECUTIVI, ONLINE SU LINKEDIN : IL POEMA VISIVO DEL XXI SECOLO,IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE, IL 26 MAGGIO 2019 ARRIVA  A 2013 DI 2013 PEZZI PUBBLICATI E AL VOTO PER UNA NUOVA CREATIVITA' EUROPEA, PERCHE' ? 

Sentivo la necessità di fare qualcosa di nuovo, perciò il 27 gennaio nel Giorno della Memoria ho iniziato a pubblicare venti opere al giorno, per dare il mio contributo di cittadino europeo alla nuova svolta creativa che si sente da un po' girare nell'aria. 

La sintonia con l'europarlamentare On. Lara Comi e Forza Italia ha permesso di dare un carattere politico serio a quest'impresa dell'arte contemporanea internazionale. La Biennale di Venezia davanti a questa mostra é come un colpo di tosse davanti a un tuono. Mi chiedo a cosa servano una Biennale e un'Europa senza idee, da qui il mio impegno iniziato nel 1983. 

Stefano Armellin, qual é l'Autore che senti più vicino, come compagno di viaggio ? 

Martin Heidegger di Essere e Tempo, che la sinistra ha cercato inutilmente di fare suo senza riuscirci. Heidegger é oltre la banalità e l'opportunismo di certa sinistra. I grillini sono una penosa deriva comunista, più vuoti dello spazio, basta vedere i  leader, di loro a breve non resterà nulla, nemmeno il ricordo. 

Stefano Armellin, ARTE. LA SFIDA DEL SECOLO IN EUROPA : ATTO PRIMO: VESUVIO. ATTO SECONDO: LA RUSSIA, DA CAPORETTO A STALINGRAD. ATTO TERZO: GLI STATI UNITI D'EUROPA E LA RIFORMA DELL'ONU. 
Verso il Giubileo del 2025, la Grande Risposta del Cielo alla Terra. Perché ? 

Le grandi istituzioni non sono più in grado di dare risposte di senso ai popoli della terra, allora ci deve pensare il singolo creativo insieme alle persone di buona volontà; la mostra su Linkedin é un'esperienza decisiva perché aggrega professionalità serie, e capaci anch'esse di dare risposte di senso, visto che le istituzioni hanno abdicato al loro ruolo e la Chiesa Cattolica brucia. 

Si parte dal VESUVIO per ricordare e fare qualcosa di giusto verso una terra vesuviana in pericolo h 24 ; sentiamo ripetere spesso meglio prevenire, ma in queste zone le persone non vengono educate alla consapevolezza del pericolo che possiamo estendere a tutto il Pianeta, e non abbiamo bisogno di minorenni che strillano al vento : S.O.S. World, sappiamo benissimo quel che va fatto e la nuova Europa lo farà. 

Si prosegue con la Russia perché la nuova Europa ha bisogno di partner importanti, a questo proposito va attivata una piattaforma di comunicazione permanente, sulla memoria delle grandi battaglie, fra i Parlamenti di Europa-Russia-USA. Per ricomporre un Occidente dalle profonde Radici Cristiane; in questo senso gli appelli della Santa Sede si devono concretizzare fino in fondo, quindi con la non più procrastinabile Confederazione di Stati europei per un Governo europeo unico, e, a seguire, la riforma dell'ONU. Qualcosa che la Cina non é in grado di fare.

Queste non sono buone intenzioni ma azioni concrete, come il mio progetto per il Giubileo 2025 presentato a Pompei nel 1997, gettato allora in una sala come un seme che ora finalmente da frutto, e la mostra online su Linkedin lo dimostra. 

Certamente dopo il 26 maggio, servirà una mostra tradizionale anche itinerante, dal milione di visitatori in su, un numero inferiore non m'interessa. 

Maestro Armellin, volete davvero vincere ?... 

...io sono la Vittoria. 

Stefano Armellin intervistato da Stefano Armellin 
Pompei, Lunedì dell'Angelo 22 aprile 2019

14/09/1983 - 14/09/2019 XXXVI The Opera Collection


Cari lettori, questo post é una sintesi, un invito, per conoscere i trentasei anni di questa composizione che oggi con VESUVIO ha trovato nuova linfa lasciando me per primo esterrefatto di un risultato così singolare. Ed é la singolarità creativa che crea un nuovo sistema qualunque sia il sistema già esistente.

Gli ultimi dodici anni li ho vissuti a Pompei Tre Ponti, solo da qui poteva nascere VESUVIO. E, come in The Opera 1983-1985, ma con più contenuti e determinazione, dimostro ancora una volta di aver portato innanzi la storia dell'arte. Gli anni di studio ti permettono profonde riflessioni, ma se non sei già un grande artista all'inizio non lo diventi nemmeno dopo cinquant'anni di lavoro, il talento è rarissimo.
Con VESUVIO volevo fare veramente qualcosa di molto difficile, di irripetibile, per capire ed esprimere veramente il nostro tempo, osservandolo e descrivendolo in tutti i suoi aspetti. VESUVIO é  una grande mostra, decisiva per la storia iconografica della cultura mondiale.
Per le quotazioni di punta oggi, fra gli artisti viventi il mio quasi coetaneo Jeff Koons con il suo coniglietto (una scultura) ha fatto un record $ ; posso batterlo con The Opera 1983-1985, ma in Italia non esiste un mercante come Gagosian capace di portare a record un'opera che lo merita. Se qualcuno vuole provarci si faccia avanti. Di sicuro, con The Opera Collection dal 1983 mai l'arte si é spinta così avanti. Condividete e continuate a seguirmi. Grazie.

Stefano Armellin 

14/09/1983 - 14/09/2019 XXXVI The Opera Collection




4/95 Domenica 8 settembre 2019 Stefano Armellin intervista l'Ing. Alberto Robetti

Ing. Alberto Robetti

Pompei Nuova si ispira alla Nuova Pompei del Beato Bartolo Longo modello di amministratore ideale per ogni Sindaco della Città d'Arte, di Fede e di Cultura, che aspiri a valorizzare il prestigioso marchio che fa di Pompei una Capitale mondiale della conoscenza e punto di riferimento per il turismo internazionale. Però il Piano Strategico per la "buffer zone Unesco" di Pompei (legge 112 del 2013), presenta molte incognite perciò chiediamo al Generale Mauro Cipolletta di vigilare assai sul Comitato di Gestione. 
Nel nostro viaggio alla ricerca di amministratori capaci di migliorare Pompei, intervisto qui, l'ingegnere Alberto Robetti, classe 1966, rappresentante autorevole del centro-destra locale come Maria Padulosi, e profondo conoscitore di ogni centimetro quadrato della Città.
Cinque domande che intendono aprire un discorso inedito sul futuro della Città di Pompei che merita maggiore considerazione e tutela in primis dai suoi cittadini. 
L'Italia può recuperare la sua immagine nel mondo solo con l'intima consapevolezza dei cittadini, di appartenere a una storia romana comune, e a una tradizione cristiana alla quale non possiamo rinunciare. L'Italia riparta allora da Pompei, per non dimenticare il suo Sud che tanto ci disse e ci dice del tempo trascorso, e penso alla Magna Grecia.

1. Alberto Robetti, da Consigliere di opposizione quali sono le vostre valutazioni sulle proteste in Città : No Sottopassi e Casa Borrelli ne discuterete nel prossimo Consiglio ?
  
I due comitati “NO SOTTOPASSI” e “ SOSTEGNO CASA BORRELLI” stanno dando voce a due proteste “distinte” che li vede uniti dal progetto EAV per la soppressione dei passaggi a livello. Questo elemento ha fatto si che i due comitati hanno condiviso dei percorsi che li hanno portati ad incontrarsi più volte durante le manifestazioni. Ritengo che le proteste siano giuste al di là di quello che può essere il pensiero, del progettista o di chi ha dato le indicazioni di progetto, che non si è mai confrontato né con le forze politiche nè con la città.
Mi fa piacere ricordare che la normativa stessa prevede che, per realizzare opere che stravolgono l’assetto del territorio con trasformazioni urbanistiche, venga diffusa massivamente tale informazione con conseguente confronto con i vari comitati e la popolazione tutta, nonché con tutte le parti politiche.
Il confronto non c’è mai stato e da quello che apprendo l'amministrazione non ha intenzione di farlo.
Il confronto è uno degli elementi portanti di una qualsiasi progettazione che ha l’obiettivo di raggiungere i migliori risultati per gli utenti e non per politici e/o manager che vogliono solo sperperare una considerevole quantità di soldi.
Io stesso, in qualità di tecnico ed amministratore, ho esaminato attentamente il progetto che presenta ampio margine di miglioramento, non solo per i sottopassi carrabili, ormai banditi dalla progettazione internazionale perché ritenuti pericolosi in relazione alla carenza di manutenzione, ma emergono anche forti carenze sia per il mancato rispetto delle norme del codice della strada, per il superamento delle barriere architettoniche e da non trascurare la sicurezza cittadina, ecc.
Fino a questo momento i comitati, nonostante qualche interferenza esterna, si sono mossi con grande autonomia, promuovendo le loro idee con fermezza, civiltà e democrazia.
Mi auguro, visto che condivido il loro percorso e le loro idee, che vadano avanti in modo fermo e costruttivo riuscendo a far capire a questa amministrazione “sorda” quali modifiche apportare affinché l'idea progettuale risponda non solo alle esigenze di chi ha proposto questo progetto ma anche e soprattutto a quelle della città e dei suoi cittadini.

2. Alberto Robetti, Pompei ha un Sindaco indebolito e incapace a risolvere i
problemi, secondo lei quando si dimetterà ?
  
Una domanda che deve rivolgere direttamente al Sindaco o alla sua maggioranza. Il loro operato è sotto gli occhi di tutti.

3. Alberto Robetti, il Governatore della Regione Campania non riesce a gestire le
linee EAV secondo lei perché EAV resta da anni un'azienda fallimentare ?
  In verità il governatore De Luca non solo non riesce a gestire la linea EAV ma, da quanto apprendo dai mass media, pare che gli siano sfuggiti di mano una serie di importanti problematiche che vanno dallo smaltimento dei rifiuti alla perdita di fondi europei, ecc.
Forse perché non si vogliono affrontare veramente i problemi dell’EAV, si continua ad investire sulla linea ferrata quando si dovrebbe potenziare: il personale, la sicurezza, i servizi, acquistare nuovi treni (non come quelli dell’ultimo acquisto che non sono adeguati alle banchine che abbiamo), il decoro, ecc. Oggi chi usufruisce della circumvesuviana lo fa solo perché non esistono alternative, basta visitare la pagina facebook “Circumvesuviana. Guida alle soppressioni ed ai misteri irrisolti” per approfondire.

4. Alberto Robetti, quale soluzione oggi per Casa Borrelli ?
  
Non intravedo soluzioni idonee da applicare nell’immediato per la problematica Casa Borrelli che consenta sia la salvaguardia dei 15 posti di lavori che una sistemazione indolore e dignitosa per gli anziani.
La problematica Casa Borrelli è stata affrontata nel peggiore dei modi, è stata sbagliata già dall’inizio la strategia amministrativa di approccio alla problematiche che doveva e poteva essere affrontata in modo diverso ed indolore.

5. Alberto Robetti, idealmente il Protocollo d'intesa Scavi-Santuario-Città é il
primo passo per Pompei nuova, brevemente, può raccontare ai
lettori cosa manca e cosa farebbe Lei per Pompei soprattutto
oggi, che il voto nazionale é sempre più vicino? 

Lascerei la politica nazionale fuori da quelle che sono le problematiche della città Mariana.
Sicuramente una sinergia tra la Sovrintendenza Archeologica, il Santuario e la città di Pompei è indispensabile per proiettare la realtà pompeiana verso una dimensione internazionale mediante un programma unico e condiviso che consenta una crescita esponenziale dell’economia della città e dei cittadini.
Pur riconoscendo un ruolo importante e centrale all’Istituto Pontificio del Santuario, ed al Parco Archeologico vorrei ricordare al Sindaco ed ai suoi consiglieri che sono stati eletti dal popolo pompeiano per salvaguardare ed incrementare l’interesse della città.
Nella gestione della cosa pubblica, in una città come Pompei, che vede ormai i turisti non solo al centro della città ma anche nelle più estreme periferie, ci sono alcuni aspetti prioritari da ristabilire per garantire condizioni di normalità di un paese di interesse internazionale. Una città come Pompei ha “l’obbligo” di garantire una immagine di elevata qualità nello scenario turistico mondiale, garantire quindi la raccolta dei rifiuti, la manutenzione ordinaria dei marciapiedi e delle strade e più in generale la pulizia, la cura del verde pubblico, spettacoli, ecc. che devono raggiungere standard elevati, senza però trascurare quelli che sono i servizi per i cittadini tra cui: la sicurezza, l'ordine ed il decoro in particolare negli istituti scolastici, la realizzazione di strutture sportive, per uso sociale, per il tempo libero, ecc., condizioni minime indispensabili per una rispettabile qualità della vita e per un paese civile come il NOSTRO.

Stefano Armellin
Pompei, domenica 8 settembre 2019
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3/95 Mercoledì 21 agosto 2019  

VINCENZO DE LUCA : 
VESUVIO LA MOSTRA, PER LA REGIONE CAMPANIA E IL MONDO

Buongiorno Presidente De Luca come sta ?, 
Lei il prossimo anno termina il mandato e la Campania avrà un nuovo Presidente; qui a Pompei sia il Sindaco che il Direttore agli Scavi stanno pensando alle dimissioni (non hanno alternative) e si sa, non c'é il due senza il tre. Sto scrivendo al tre.

Vi posso aiutare a dimettervi aggiornandovi sulla mia proposta mostra VESUVIO che fino ad oggi avete ignorato (male) : 

1. Valorizzare e migliorare la comunicazione del piano regionale di evacuazione in caso di eruzione attraverso la mostra VESUVIO di Stefano Armellin a Pompei Scavi 
Certamente è un concetto espositivo innovativo quello che Armellin propone alla Regione Campania, ed intende essere un valido supporto nella comunicazione del piano di evacuazione. 
In questo piano secondo Armellin ci sono delle criticità, siccome tutta la popolazione delle aree a rischio non sa di preciso come muoversi. Ed è sempre meglio muoversi prima che il ponte crolli. 
Quindi, perché riesca la mostra con risonanza mondiale, è necessaria una sede idonea di partenza tipo Palestra Grande agli Scavi di Pompei.
Fondamentale l’inaugurazione del Presidente Mattarella e la chiusura mostra affidata a Papa Francesco. 
La sala,  oltre alle opere originali di Armellin sospese all’altezza degli occhi, deve portare i visitatori a sentirsi dentro il cratere, perciò alle pareti, in riproduzione fotografica senza soluzione di continuità ci saranno le immagini del cratere visto dall’interno...  
Un modello del Vesuvio all'ingresso aiuterà il pubblico a comprendere la reale dimensione dell’area cementificata che ostacola oggi le vie di fuga naturali. 
A questo modello va aggiunto quello dei Campi Flegrei. I visitatori troveranno in mostra opuscoli illustrativi del piano di evacuazione aggiornato. 
Siccome è facile in questi casi la dispersione degli opuscoli, una comunicazione più attenta,  dovrebbe essere fatta in questo modo : I vigili di ogni Comune dell’area a rischio passeranno casa per casa assicurandosi di fissare il libretto informativo sul cosa fare in caso di eruzione, nel retro della porta d’ingresso, il libretto andrà  timbrato ogni sei mesi dai vigili aiutati dalla protezione civile. In questo modo le autorità avranno cura di valutare l’idoneità delle residenze, segnalando, nel caso esista, il loro carattere abusivo.

2. Protocollo d'intesa fra Scavi-Santuario e Città di Pompei, per migliorare la gestione complessiva del sito Patrimonio UNESCO;  oggi il titolo UNESCO é compromesso per l'abuso della palazzina a Porta Stabia. 
Per la sicurezza della zona è fondamentale il blocco delle residenze e la definizione di : Comune di transito, per tutti i Comuni dell’area a rischio. Prevenire il disastro vuol dire semplicemente svuotare dai suoi residenti tutta la zona a rischio.Tornando a come l'area era ai tempi del Beato Bartolo Longo. 
Perciò la vera evacuazione è quella che va compiuta prima dell’eruzione, infatti dopo, potrebbe essere troppo tardi. Mancano infatti vie di fuga percorribili a causa della selvaggia urbanizzazione. 
Tutta la popolazione civile di ogni età  sotto eruzione sarà presa dallo sconforto, dallo spavento, e dalla comprensibile paura di morire.
Pompei allora può diventare Città pilota nella gestione preventiva dell’emergenza, preparazione psicologica compresa, attuando il Protocollo d’intesa  fra Scavi-Santuario e Città, il solo modo per presentare in Europa una richiesta credibile di nuovi finanziamenti al fine di recuperare l’immobile del Sacro Cuore, fronte Porta Anfiteatro.
Struttura che potrà ospitare sia il Liceo Artistico e Coreutico Pascal di Pompei, una sala convegni, museo,biblioteca,mensa studenti, ostello e la Facoltà di Archeologia con la proposta di inserire un esame specifico nel piano di studi, dedicato alla permanente emergenza del Vesuvio e a come evacuare al meglio la zona a rischio. 
il Sacro Cuore diventerà così un centro ricerche internazionali d’avanguardia collegato a tempo reale all’osservatorio vesuviano, con il compito però di monitorare parametri che l’osservatorio oggi non considera. Tipo : dati demografici, terra dei fuochi, viabilità, velocità dei trasferimenti di residenza dalle zone a rischio in Regione a fuori Regione. 

3. Insomma Presidente De Luca possiamo passare da una situazione di rischio oggettiva a una concreta opportunità creativa, diventando un modello per altre zone del mondo. 
Sarebbe finalmente il trionfo della Vita sulla camorra, che in queste zone sempre vuole avere l'ultima parola, come Lei sa benissimo. Pensiamo ad esempio agli interventi nella buffer zone di Pompei in piena zona rossa, oltre due miliardi di euro, ma qui é meglio lasciare la parola a Raffaele Cantone. 
Presidente De Luca la regola aurea per la messa in sicurezza di tutte le zone vulcaniche del mondo é : togliere non aggiungere. 
E, a Pompei, ricordi il No sottopassi alla Circumvesuviana, piuttosto riveda tutta l'azienda EAV e la bonifica del Sarno, tutte cose che il suo successore a breve avrà cura di fare.
Stefano Armellin 
Pompei, mercoledì 21 agosto 2019 
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2/95 Domenica 18 agosto 2019  


MASSIMO OSANNA CHIARISCA SU PORTA STABIA 

Gentile Direttore Massimo Osanna, 
Come autore del reportage sulla palazzina abusiva di Porta Stabia pubblicato da Artribune https://www.artribune.com/museo-galleria-arte/scavi-di-pompei/  vi scrivo questo post per sollecitare un vostro intervento pubblico che metta in chiaro le ragioni del discusso manufatto. Ad esempio, perché non é stato ancora demolito ? 
Lei racconta molto bene le nuove scoperte, i nuovi reperti trovati, ma non dice una parola sulla palazzina di Porta Stabia, che ho segnalato ben due volte al Direttore del Grande Progetto Pompei, il Generale dei carabinieri Mauro Cipolletta. 
I lettori di Pompei Nuova sono veramente stanchi di abusi di ogni tipo, dal progetto sottopassi EAV, alla Casa Borrelli, all'inchino della Madonna dell'Assunta ai boss locali nella processione del 15 agosto (il Vescovo di Pompei cosa dice ?); alla mancata sinergia fra Scavi,Città e Santuario che impedisce un serio governo della zona; perciò Pompei non decolla, ma viene solo quotidianamente stuprata. 
Osanna, la logistica nella palazzina non é sbagliata, é sbagliato il posto dove é stata realizzata ! Idem per il centro commerciale La Cartiera. Questi disastri urbanistici accadono per l'assenza di un coordinamento capace di mettere in primo piano il bene comune e non gli affari dei soliti noti davanti ai quali si portano le madonne in processione !
Più volte caro Osanna vi ho invitato in studio a prendere atto, non solo online, della mia composizione : VESUVIO, la più importante mostra di sempre dell'arte contemporanea internazionale, dedicata all'area vesuviana, e alla sua necessaria messa in sicurezza per il rischio eruzione.Infatti, la location ideale di partenza per il tour espositivo é proprio la Palestra Grande, teatro già di grandi successi espositivi, e in grado di produrre un pubblico di oltre un milione di visitatori. 
Aspetto quindi con fiducia una vostra visita o le vostre dimissioni.

Stefano Armellin 

Domenica, 18 agosto 2019 


1/95 POMPEI NUOVA, L'ALTRA ITALIA 

Stefano Armellin e Carlo De Felice in Via Nolana Pompei durante la manifestazione

Un mese dopo la manifestazione civica dell'11 luglio 2019, questo post é dedicato a tutti i cittadini italiani- pompeiani liberi.
Ci sono tanti modi per raccontare una manifestazione di protesta popolare che ha diffidato un Sindaco così vile da non essersi, ad oggi, ancora dimesso. Adesso cari lettori ne ho veramente le tasche piene...di sassi, direbbe la canzone della mia amica Giorgia. 
L'11 luglio é iniziata una storia importante per Pompei ; semplici famiglie,persone di ogni età,numerosi bambini e bambine hanno camminato con forza e decisione in Via Nolana per disegnare la madre di tutte le manifestazioni. Siccome noi non abbiamo più fiducia in questi amministratori, e non ci fidiamo più del Sindaco. Abbiamo mille dubbi e sospetti ma molta volontà per fare chiarezza su tutto.
La nostra Giovanna d'Arco, Adele (foto sotto), al megafono urlava : GIU' LE MANI DALLA NOSTRA CITTA'!; e i semplici cittadini pompeiani, armati solo con questa frase nel cuore, partorivano un evento unico per Pompei.
Bandiere e fischietti richiamavano altri pompeiani, le serrande dei negozi di Via Nolana si abbassavano al passare dei manifestanti, come portelloni di un sommergibile umano che, in modo pacifico, andava a colpire Palazzo De Fusco come un siluro. E sempre più numerosi siamo arrivati in Piazza Bartolo Longo. 
Prima ci siamo fermati un po' davanti alla stazione della vesuviana, esattamente come quello studente che da solo fermo' i carri armati in Piazza Tienanmen a Pechino nel 1989; noi invece abbiamo fermato l'assurdo progetto della Regione : EAV sottopassi e mandato a casa il Sindaco con un solo biglietto di andata. Costui non ha più una maggioranza credibile.

Luigi da grande fotografo ha fatto uno splendido reportage, il Maestro Severino si é esibito in una performance artistica: insieme ad altri si é coricato supino davanti al Palazzo, si sono coperti con gli striscioni NO SOTTOPASSI, per dire: qui sotto non passi caro Sindaco. Vattene a casa!

Perfino un matrimonio civico si é incastrato alla perfezione fra i cittadini mossi solo da un sincero amore per la vita, e dalla gioia di fare, di riuscire finalmente a rivoltare una Città dormiente, sotto lo sguardo vigile della Madonna del Rosario, e di Mariarosa,di Mariella,di Olga,di Mary, di Carmela, di Elisabetta, di Anna, di Felice, di Carlo,di Alberto, di Ciro, di Giovanni, di Pietro, di Carmine, e poi, e poi... insieme a molti altri abbiamo aspettato un'ora per sapere da Adele l'esito dell'incontro con il Sindaco. La situazione era di nuovo in stallo ma questa volta a nostro vantaggio.
Di sicuro dopo l'11 luglio 2019 Pompei non é più la stessa, come a livello nazionale, qualcosa é successo, anche noi abbiamo staccato la spina. Fermi nel nostro proposito,che é stato ribadito il 7 agosto a Casa Borrelli dove perfino dai tetti hanno gridato, come scrive Matteo 10 : "Dunque,non abbiate paura degli uomini. Tutto ciò che é nascosto sarà messo in luce,tutto ciò che é segreto sarà conosciuto. Quello che io vi dico nel buio, voi ripetetelo alla luce del giorno; quello che ascoltate sottovoce,gridatelo dai tetti...".

E' stato allora, nel dramma di uno sgombero ingiusto, profondamente ingiusto, che é nata una speranza: Pompei Nuova.

Oggi, ne siamo sicuri, il nostro sogno si estenderà in Europa e lì certo non si fermerà. Noi ci siamo, non torneremo indietro. Pompei avrà un nuovo Sindaco, la Campania un nuovo Governatore e l'Italia un nuovo Governo. Sì, a Pompei un gruppo di persone libere ha detto :  prima la Vita, e la Vita ha vinto; come il nostro Beato Bartolo Longo insegnava.

Grazie a tutte le persone che sempre più numerose seguono : POMPEI NUOVA,L'ALTRA ITALIA.

Stefano Armellin (foto sotto)
Domenica 11 agosto 2019 



0/95 POMPEI NUOVA, L'ALTRA ITALIA 
Al Presidente Silvio Berlusconi
Pompei é un punto chiave del territorio europeo, la sua storia antica ne fa un richiamo mondiale ma da troppo tempo tutta l'area vesuviana vive una profonda incertezza gestionale che nei prossimi 95 post proverò ad esaminare nel dettaglio.

A Pompei permane un Sindaco non all'altezza della situazione, certo Amitrano,sfiduciato dal popolo nella manifestazione dell'11 luglio, e, visto che le disgrazie non vengono mai da sole c'é pure il Direttore agli Scavi, Massimo Osanna, che deve fare chiarezza pubblica sulla palazzina abusiva di Porta Stabia, uno scandalo sufficiente a revocare il titolo UNESCO a Pompei.
C'é poi Vincenzo detto De Luca, un Governatore attento a molte cose ma distratto su quelle che contano :
1. Piano di evacuazione regionale in caso di eruzione, insufficiente
2. EAV Circumvesuviana gestita in modo fallimentare con l'assurda proposta dei sottopassi per la linea di Pompei
3. La nessuna valorizzazione per le iniziative culturali di spessore come la mia composition VESUVIO di cui parlerò diffusamente in seguito.
Poi, il Ministro Alberto Bonisoli che ha fatto fare al nostro Paese l'ennesima figura di m... con il pessimo Padiglione Italia alla Biennale di Venezia, considerato uno dei peggiori di sempre, quando io con altri colleghi italiani saremo stati in grado di dare la giusta dignità alla creatività italiana. I signori soprascritti meritano tutti le dimissioni. Vorrei aggiungere Di Maio, ma sinceramente Presidente, non riesco a scrivere del nulla.
Stefano Armellin
Domenica, 4 agosto 2019
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