lunedì 19 luglio 2010

841 di 2013 ; Lorenza Mariastefania Armellin detta Giacomina 7 anni

Stefano Armellin con il pezzo 841 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013





Titolo: Lorenza Mariastefania Armellin detta Giacomina 7 anni ; "Per 3/4 una poesia sfugge alla logica, è fatto personalissimo. Questo è il grande insegnamento di Leopardi. Poeti si nasce.

L'arte certo bisognerà impararla. 

Ma quella fucina ch'è in noi e che si chiama gusto afferrerà germi e li maturerà, il più delle volte a nostra insaputa...

Fare le cose con amore, il mestiere ! è l'unica ginnastica da raccomandarsi a chi voglia acquistare eleganza spirituale e profondità spirituale". Giuseppe Ungaretti 1927

"...ogni atto umano risponde fatalmente a una logica, e che, tutti, trovata la chiave, sono spiegabilissimi...

C'è un'unica religione vera, il Cristianesimo, ed essa non vive più che in Russia. 

Il popolo russo è l'unico dei popoli cristiani che sia ancora veramente religioso; è il popolo ortodosso. 

L'impero sull'umanità spetta dunque a lui". Fedor Dostoevskij

Il martirio glorifica Dio e segna la crescita della Chiesa b di Padre Felice Artuso
Gli autori posteriori disquisirono sui molteplici effetti del martirio. Affermarono che esso elimina le disgreganti idolatrie. Distoglie le persone dai vizi e dalle astuzie maligne. Incrementa l’amore e la fiducia nel Signore. 
Dona la speranza agli smarriti e ai perseguitati. Crea vincoli di solidarietà e di rinnovamento. Suscita coraggiose vocazioni all’apostolato. Favorisce la rapida diffusione del Vangelo. Difende i diritti inalienabili dei popoli. Incrementa elevazioni spirituali ed esperienze mistiche. Mostra la vittoria del bene sul male e segna la conclusione della personale sequela a Gesù Cristo. 
La Chiesa onora i martiri ed elogia le loro eroiche virtù. Pone i loro resti mortali nella mensa eucaristica, per indicare che essi hanno uno stretto rapporto con Gesù immolato, glorificato e presente nelle Sacre Specie. 

Insegna che il loro corpo è un altare del Signore e nell’inno liturgico dell’Ufficio delle letture li definisce «pietre vive e preziose – scolpite della Spirito – con la Santa Croce del martirio – per la città dei santi». 

Orna le loro tombe di marmi colorati, di pietre o di metalli, di opportuni lumini e di stoffe ricamate, perché partecipano all’eterno Regno di Gesù Cristo. 

Commemora ogni anno il loro martirio e si affida alla loro intercessione. Raccomanda ai cristiani di reputarli dei veri maestri nella fede, Eviteranno allora atteggiamenti intransigenti e ostili, soprattutto raggiungeranno il più alto grado di perfezione.

Tranne qualche eccezione, abbiamo poche notizie storiche sui singoli martiri. Gli artisti li raffigurano, ispirandosi alle leggende cristiane o alle tragedie greche. Li rappresentano solitamente in un atteggiamento sereno ed estatico come pure molto tesi e sofferenti nel momento delle orribili torture.

Ricordandoli, noi rinnoviamo la coscienza della nostra identità cristiana, riconosciamo le meraviglie che Dio ha operato in noi, e ci proponiamo di dargli testimonianza. Inoltre senza demoralizzarci o scoraggiarci, ci prepariamo ad affrontare eventuali violenze, per dimostrare la nostra fedeltà a Gesù, che non delude chi spera in Lui.

Padre Felice Artuso