Stefano Armellin con il pezzzo 1792 di 2013
del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : Un italiano vero " L'Italia dopo il 1994 dava la forte impressione di essersi divisa in due campi opposti che non riuscivano più a incontrarsi, a discutere, a trovare punti di contatto., il 68.7% dei parlamentari occupava il suo seggio per la prima volta.
Sono presenti anche numerosi elementi che minacciano la crescita di questa stessa cultura democratica : Lo strapotere e la forza di penetrazione culturale dei grandi gruppi transnazionali e gli oligopoli dei mass-media;
Le rigide strutture e chiusure delle corporazioni professionali, il perdurante dominio dei rapporti clientelari, la tentazione in un periodo di incertezza politica di seguire leader carismatici, la mancanza di un'occupazione soddisfacente e redditizia, o addirittura di una occupazione tout court, per tanti giovani italiani, la miopia e la rapacità di gran parte del mondo dei servizi e dell'industria.
Negli anni ottanta l'operato delle istituzioni e del ceto politico e amministrativo fece ben poco per arricchire la cultura democratica del Paese, per favorire la formazione di una società civile, per mutare il diffuso atteggiamento di sfiducia e di cinismo verso lo Stato...
E' difficile sfuggire alla conclusione che molte delle questioni sollevate intorno alla democrazia italiana nel 1992/1993 abbiano ricevuto una risposta solo parziale, ammesso che l'abbiano ricevuta.
Esistono poche prove più lampanti delle credenziali democratiche di uno Stato moderno della capacità di non far pesare la burocrazia sugli individui e sulle famiglie.
L'inefficienza e la rigidità della burocrazia italiana hanno radici talmente profonde che il lasso di tempo necessario a porvi rimedio non può che essere assai lungo.
L'incapacità del ceto politico italiano di fornire all'opinione pubblica la precisa sensazione che si sia fatta giustizia, e contemporaneamente di porre rimedio alle intollerabili disfunzioni del sistema giudiziario costituisce uno dei lati più deprimenti della storia recente del Paese.
Tuttavia é sempre stato fin troppo facile attribuire ai governanti le carenze di uno Stato o di una società.
In ultima analisi, la forza della democrazia di un Paese non dipende solo dalla capacità e dalla integrità della sua classe politica, ma anche dalla cultura delle sue famiglie, e dall'energia dei suoi cittadini".
Paul Ginsborg