Koyo di Stefano Armellin 2003/2025
Cari amici di The Opera Collection dal 1983
Ministro Alessandro Giuli
Curatori Biennale 2026: Gabe Beckurst Feijoo, Marie Helene Pereira, Rasha Salti, Siddhartha Mitter, Rory Tsapayi
e tutti i Direttori di musei italiani e del mondo
Vi può essere utile una riflessione su questa critica alla
Biennale 2024 scritta da Caliandro su Artribune
vi metto le frasi più importanti che condivido, eccole:
(...) forse 5/6 lavori interessanti e di buon livello su 300
é un po' pochino per la più grande mostra di arte contemporanea -sottolineo contemporanea- del pianeta, e per un lavoro di ricerca e ricognizione di (almeno) due anni. (...)
(...) Stranieri Ovunque, così, porta a compimento il distacco
dalla realtà operato dal mondo dell'arte, che ha ormai una storia lunga e a suo modo gloriosa essa riguarda infatti non solo gran parte delle ultime edizioni della Biennale di Venezia, ma si può dire un quarantennio abbondante di arte contemporanea. (...)"
Christian Caliandro
Vi ricordo che l'edizione 2024 ha perso centomila visitatori
rispetto a quella del 2022, e che il Padiglione Vaticano é andato malissimo
solo ventimila visitatori anche con la presenza di Papa Francesco.
Aspettiamo piuttosto Papa Leone XIV al Padiglione Italia se
Lei Ministro Giuli e Lei Direttore Angelo Piero Cappello
intendete fare all'Italia uno scatto di orgoglio creativo.
Per riuscirci però non bisogna ragionare
come la Nazionale di calcio fa oggi.
Koyo di Stefano Armellin 2003/2025
Certamente serve dare alla Biennale un salto di qualità e questo può farlo solo il Capolavoro autentico: The Opera Collection dal 1983 e altri che
i 5 curatori hanno facoltà di scegliere. Ma chi fra i 5 fa il portavoce per tutti?
Chi fra i 5 é stato il più vicino a Koyo con la mente e con il cuore?
Sono sempre invitati a Pompei se vogliono fare della Biennale di Koyo qualcosa di veramente unico. Una Biennale con partner Bulgari per tre anni vuol dire che dietro c'é la Fondazione Louis Vuitton quindi
Bernard Arnault. I soldi non mancano. In Africa mancano sempre.
La mia opera dedicata a Koyo sarà l'immagine guida del mio
allestimento se finalmente sarò invitato a questa Biennale 2026
IN MINOR KEYES OF KOYO KOUOH
Koyo di Stefano Armellin 2003/2025
Un anno fa a Pompei al Museo d'Impresa si apriva la mia personale GINESTRA POMPEI VESUVIO prima mondiale grafico pittorica della Ginestra di Giacomo Leopardi fatta senza ricevere un euro di contributo.
Eppure in quella mostra esponevo tutte le indicazioni perché Pompei riuscisse a guadagnare il titolo di Capitale della cultura 2027, non sono stato ascoltato e Pompei ha perso.
Avevo esposto per la prima volta al mondo la Croce del Vesuvio che resta il pezzo principale per la prossima visita di Papa Leone XIV a Pompei
insieme al progetto di sigla RAI come ponte dal Giubileo 2025 al Giubileo 2050.
La Biennale di Koyo se imita quella di Pedrosa continuerà a perdere visitatori idem il Padiglione Italia se non avrà il coraggio di esporre il Capolavoro che fa
la differenza: clicca qui IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE prima parte,
poi per la Biennale 2028 TEMPI ULTIMI seconda parte.
Con Grazia e Luce.
" E francamente sono stanca
Le persone sono stanche.
Siamo tutti stanchi.
Il mondo é stanco.
Persino l'arte stessa é stanca.
Forse é giunto il momento.
Abbiamo bisogno di qualcos'altro.
Abbiamo bisogno di guarire...
Koyo
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