Stefano Armellin con il pezzo 807 di 2013
del Poema visivo del XXI secolo : IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : Abramo ; I fatti del peccato e della giustizia. "Quando infatti eravate sotto la schiavitù del peccato, eravate liberi nei riguardi della giustizia. Ma quale frutto raccoglievate allora da cose di cui ora vi vergognate ?
Infatti il loro destino è la morte. Ora invece liberati dal peccato e fatti servi di Dio, voi raccogliete il frutto che vi porta alla santificazione e come destino avete la vita eterna. Perchè il salario del peccato è la morte; ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù nostro Signore".
San Paolo, Lettera ai Romani, 6, 20-23
Il Diavolo."E' mafioso con i mafiosi, cattolico con i cattolici, zelante con gli estremisti. Non è così ingenuo da negare Dio...mentre tutti lo cercano negli -ossessi- egli lavora indisturbato in Parlamento". Papini
Là dove non c'è niente, là c'è tutto. Stefano Armellin 03/07/1998
Non mi resta che partire per trovare la giusta distanza fra me e quel che faccio, e fare in modo che sia il viaggio a completare le parti mancanti del quadro dell'opera mia. Così è stato.
Stefano Armellin 04/07/1998
Noi sentiamo che, anche una volta che tutte le possibili domande scientifiche hanno avuto risposta, i nostri problemi vitali non sono ancora neppure toccati". L.Wittgenstein
"Il concetto cristiano di creazione dal nulla é impensabile senza la riflessione greca sul nulla; il Dio della tradizione cristiana é impensabile senza il concetto greco dell'eterno; la certezza, l'indubitabilità, la verità, della Fede cristiana sono categorie che il cristianesimo ha ereditato dal pensiero greco.
Per l'Occidente l'uomo é tecnica. La tecnica é la forma attuale della salvezza dell'uomo. L'uomo chiede oggi alla tecnica la propria salvezza.
L'ottimismo e l'aspetto consolatorio del Cristianesimo sono apparenti. Inoltre il Cristianesimo é una Fede, e una Fede é esposta per essenza al dubbio.
Tutte le grandi forme culturali dell'Occidente sono le radici e le responsabili ultime dell'angoscia più profonda dell'uomo occidentale.
Ogni stato, ogni istante del Mondo é necessariamente presso sé stesso, non esce da sé per diventar altro. Ogni stato, ogni istante del Mondo é eterno ". Emanuele Severino
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