giovedì 3 febbraio 2011

1041 di 2013 ; Via Crucis-Lucis 2007/2011

Stefano Armellin con il pezzo 1041 di 2013 
il Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo :  Via Crucis-Lucis 2007/2011
Stefano Armellin - Salone Parrocchia  Pompei Tre Ponti 18/22 aprile 2011
Mostra Via Crucis-Lucis

Via Crucis- Lucis di Stefano Armellin 2007/2011

Dedicata a :

 San Leonardo da Porto Maurizio 1676-1751 ; Beato Fra Claudio Granzotto 1900 - 1947; 
Carlo Acutis 1991 - 2006 ; San Giovanni Paolo II 1920 - 2005 ; 
il Popolo Armeno ; Beato Bartolo Longo 1841 - 1926 ;



Questa composizione grafico-pittorico su carta 24 x 33 cm. Realizzata a marzo – aprile 2007; è nata dall’esigenza di collegare la Via Crucis e la Via Lucis in un unico percorso comprendente ventotto stazioni. 

La difficoltà espressiva mi ha sorpreso alla quindicesima stazione, dove inizio a configurare come elemento narrativo, la pietra circolare del sepolcro, che sostituisce la Croce. 

Difficoltà generata dalla stessa predicazione cristiana, non solo Cristocentrica ma soprattutto Crocecentrica. Infatti fin da bambini i fedeli sono cresciuti con le immagini della Via Crucis che domina non solo l’iconografia personale del singolo credente ma avvolge con una intensità inaudita tutta l’iconosfera della comunità cristiana mondiale.

Perciò è molto difficile accostare e produrre le nuove immagini del risorto. La difficoltà artistica qui si somma a quella teologica. Perché si tratta non solo della continuazione dell’annuncio cristiano ma soprattutto della sua manifestazione paradigmatica. 

Cioè il punto assolutamente decisivo della rivelazione cristiana.

Nel piazzale Giovanni XXIII al Pontificio Santuario della Beata Vergine del Rosario di Pompei, si trova una Via Crucis e una Via Lucis fatte in bronzo dallo stesso artista in due tempi diversi . 

Le immagini sono tradizionali e non aggiungono nulla di nuovo alla ricerca iconografica dell’arte contemporanea, cioè non parlano al presente e si presentano come un prodotto di onesto artigianato ben confezionato. Al contrario della Via Crucis ( 1960) di Ubac, in ardesia, nella chiesetta di Saint Paul de Vence. 

Però Ubac si ferma alla Via Crucis. Le sue linee sono innovative anche se ermetiche e il livello artistico è alto. Possiamo quasi percepire l’atmosfera dell’imminente annuncio del Concilio Vaticano II, la necessità di aggiornamento permanente per la Chiesa Cattolica nel confronto con il mondo contemporaneo. 

Sono immagini di avanguardia che oggi sentiamo distanti perché il mondo si è trasformato. 

Oggi viviamo nel disorientamento iconografico che riflette quello politico,culturale, economico e religioso. E’ messa in discussione l’identità della persona umana a tutti i livelli. 

Da qui la speranza in questa Via Crucis - Lucis che fa da prologo al Poema visivo del XXI secolo, di riuscire ad aprire un percorso alternativo, ordinato, metodologicamente preciso, in grado di raccontare l’evento di sempre, per il nostro presente. 

Un presente vibrante di possibilità e ricco di fiducia nella umanità che comunque siamo. 

“Io sono con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo. (Mt 28)”. E’ il messaggio di questa composizione.

Le immagini documentano la prima versione dell'opera del 2007 e quella definitiva del 2011. Nei fori dei chiodi ai bordi delle tavole sono stati scritti i nomi di tutti i Paesi del Mondo evidenziando con un rosario vero appeso a chiodi veri quando si espone l'opera, i 133 Paesi raggiunti da Giovanni Paolo II in Visita Pastorale, perciò 133 rosari.

Una seconda Via Crucis-Lucis l'ho realizzata a conclusione del Poema visivo del XXI secolo : IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013. Mantenendo la stessa dedica della prima, idem per la terza Via Crucis-Lucis, non ancora fotografata, che si trova nell'Epilogo della composizione.


1. Gesù è condannato a morte, prima dal Sinedrio e poi da Pilato. (Mt 27,22-26)
Con il nome Pilato disegno l’asse verticale della croce, mentre su quello orizzontale mi basta una linea per metterci sopra in piedi che guardano in basso, dall’alto in basso, sei esponenti del Sinedrio. La stessa t di Pilato è una croce. Deve essere chiaro chi manda a morte il Giusto.


Ultima versione 2011

2. Gesù, caricato della Croce, si incammina verso il Calvario. (Gv 19,17)
Qui il corpo di Gesù sparisce coperto dalla trave pesante e massacrante posata sulle spalle, è il peso di tutto il peccato del mondo. Spunta solo la corona di spine e la volta del cranio simmetrica a quella del Calvario, piccola altura che appare lontanissima e irraggiungibile. Il sangue gronda sulla schiena come una cascata.


Ultima versione 2011
3. Gesù cade una prima volta sotto il peso della Croce.
Nella prima caduta la trave diventa la croce reale, enorme, che Gesù sopporta sopra e dentro di sé. Una pressione fortissima che lo trapassa, e lo stende a terra, inconsistente, nient’altro che una striscia rossa,una striscia di sangue.


Ultima versione 2011
4. Gesù incontra sua Madre che sale con lui verso il Calvario.
Maria cerca di alleviare la tortura con la presenza avvolgente del suo manto che ricade sulla croce, ma essa stessa viene colpita dal sangue che schizza copioso, Gesù è una maschera di sangue, mentre il Calvario incombe minaccioso, come fosse un vulcano prossimo all’eruzione.


Ultima versione 2011
5. Un uomo di Cirene aiuta Gesù a portare la Croce. (Lc 23,26)
Il Cireneo sotto il Calvario interviene a sollevare la trave intarsiata dal male del mondo, il sangue del Giusto continua a colare incessantemente dal legno, che diventa così l’altare supremo del sacrificio del Figlio di Dio.


Ultima versione 2011
6. Una donna, detta Veronica, asciuga il volto di Gesù.
La compassione di una donna imprime nel suo nome il volto di Gesù incoronato dalla stessa linea del Calvario. Qui la sofferenza è sublimata dalla serietà della missione, lo sguardo si fonde nella veronica e lì, in eterno, rimane.

Ultima versione 2011

7. Gesù cade una seconda volta sotto la Croce.

Ultima Versione 2011


8. Gesù esorta le donne di Gerusalemme a non pianger solo su di lui. (Lc 23,28)

Ultima versione 2011


9. Gesù cade una terza volta sotto la Croce.

Ultima versione 2011

10. Gesù, giunto sul Calvario, è spogliato delle vesti. (Mt 27,28)

Ultima versione 2011

11. Gesù, inchiodato alle mani e ai piedi, è crocifisso tra due malfattori. (Lc 23,33)


Ultima versione 2011 
12. Gesù muore in Croce perdonando i suoi crocifissori. (Lc 23,34-46)

Ultima versione 2011

13. Gesù deposto dalla Croce è avvolto nella sindone. (Lc 23,53)

Ultima versione 2011

14. Gesù è posto nel sepolcro. ( Gv 19,42)
Ultima versione 2011

15. Gesù risorge. “Non abbiate paura!” (Mc 16,18)

Ultima versione 2011

16. Giovanni al sepolcro.. (Gv 20,3-9)
Ultima versione 2011

17. Maria di Magdala. “Io salgo al Padre mio e Padre vostro” (Gv 20,11-18)

Ultima versione 2011

18. I discepoli di Emmaus e il pane. (Lc 24,13-34)

Ultima versione 2011

19. Il pane spezzato. (Lc 24,28-31)

Ultima versione 2011

20. Gli apostoli diffidenti lo riconoscono. (Lc 24,36-43)

Ultima versione 2011

21. La missione. (Gv 20,19-23)

Ultima versione 2011

22. Tommaso. (Gv 20,24-29)

Ultima versione 2011

23. La rete trabocca di pesci. (Gv 21, 2-7)

Ultima versione 2011

24. “Pietro mi ami ?” (Gv 21,13-19)


Ultima versione 2011

25. La missione “fino alla fine del mondo”. (Mt 28,16-20)

 Ultima versione 2011

26. L’ascensione. (At 1,6-11)

Ultima versione 2011

27. L’attesa. (At 1,12-14)

Ultima versione 2011

28. La Pentecoste. (At 2)

Ultima versione 2011
Stefano Armellin

All'ombra del Santuario di Pompei martedì 6 dicembre 2011