venerdì 29 ottobre 2010

943 di 2013 ; Da Michelangelo ad Armellin

Stefano Armellin con il pezzo 943 di 2013
del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013




Titolo : Da Michelangelo ad Armellin " Soltanto più tardi, con Galileo, la scienza definì i propri contorni, dichiarò la propria autonomia disciplinare, stabilì la propria metodologia; ma non volle connivenze con l'arte, in cui vedeva semmai la protagonista di una precedente e sormontata cultura.

Il nuovo San Pietro fu, oggettivamente, la più forte replica dottrinale alla protesta luterana...

Il rapporto tra antico e moderno era oggettivamente una difficoltà da risolvere. Michelangelo non si sentiva moderno per una tradizione che progredisse e maturasse nel suo lavoro, ma perchè si contrapponeva a un antico che certamente lo affascinava, ma di cui non faceva un modello da imitare.

Escluse pertanto la teoria della renovatio urbis e concepì la città come un assieme di luoghi investiti di una potenziale significanza. 

Il nucleo generatore rimaneva San Pietro, ma si ripercuoteva nella città...(con il Poema visivo del XXI secolo di Stefano Armellin "il nucleo generatore" si ripercuote nel Mondo NdA)

La chiesa di San Giovanni dei Fiorentini fu la figlia della Basilica Vaticana...

Per Michelangelo il passato era qualcosa di volontariamente rinunciato e offerto.

Nient'altro voleva ormai che finire insieme l'arte e la vita...con quella modesta copia d'un grande originale si compiva la più eroica delle virtù intellettuali di Michelangelo : il disegno.

Per Michelangelo il moderno era, semplicemente il contrario dell'antico...

Porta Pia e Santa Maria degli Angeli furono opere contigue nello spazio e nel tempo nonchè complementari nel pensiero, e nel testamento, di Michelangelo in limine vitae...

L'antico era com'era e non poteva cambiare, se non grazie ad un intervento miracoloso, che il Signore, in quel caso, demandava all'artista come a un suo rappresentante in terra.

La sua qualità dunque, non era il coltivato ingegno, come per Leonardo meno umanista e più umano, ma il genio ispirato

Da quel tempo al nostro, infatti, fare l'arte fu una sorta di sacerdozio: qualche volta ribelle o eretico, e perciò condannato e poi riabilitato come un diverso ma autentico segno del divino. Com'era accaduto a Michelangelo con il Giudizio.

Con lo stravagante disegno di Porta Pia aveva detto che l'arte era per costituzione irrazionale; l'opposto della razionalità era la fantasia e questa, non avendo un ordine secondo natura, doveva avere un suo interno rigore, il disegno". Giulio Carlo Argan

"Una riunione pastorale produce testi, ma soprattutto crea atteggiamenti e impegni senza i quali i testi restano lettera morta. I documenti di Puebla non han cambiato la realtà latinoamericana; voglia il Cielo che cambino l'atteggiamento della Chiesa.

La Teologia politica é dunque una Teologia del Mondo". Gustavo Gutiérrez