mercoledì 17 novembre 2010

962 di 2013; Meditazioni

Stefano Armellin con il pezzo 962 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013




Titolo : Meditazioni " Dalla mia adesione alla Rivelazione io apprendo cose che altrimenti non avrei mai conosciute. Essa genera in me nuove idee.

Per gli Ebrei la Rivelazione non è altro che l'intervento di Dio nella storia degli uomini. E' Dio che indica agli uomini la strada da seguire attraverso la Parola dei profeti. L'incarnazione non è che la pienezza di questa Rivelazione.

Dal modo della sua risposta dipende se l'uomo conosce o non conosce Iddio. L'uomo che non risponde vuol dire che non lo conosce...

L'iniziativa della conoscenza è sempre da parte di Dio. 

Non è l'uomo che si mette a meditare su un principio di causalità, ma è Iddio che scende nel cuore dell'uomo e si impadronisce del suo spirito..

Da questa iniziativa di Dio l'uomo ha la certezza vitale che Dio esiste. 

E' Dio che prende possesso dell'uomo...

Dio, in maniera del tutto surrazionale, si impadronisce dell'uomo e lo getta per sentieri del tutto diversi da quelli che l'uomo può proporsi. L'incontro con Dio fa rabbrividire l'uomo, lo riempie di timore disegnando strade che non sono strade secondo gli istinti e le aspirazioni che l'uomo perseguirebbe dietro razionali calcoli.

-Che ti conoscano, Padre, come io ti conosco". Giovanni, 17,3

-Nessuno può venire a me se il Padre non lo ispira-. Giovanni, 6,65...

Con l'iniziativa della conoscenza. E' Dio che sceglie, che chiama l'uomo e lo indirizza e lo affida a Cristo. In Giovanni c'è questa novità, contrariamente al pensiero dell'Antico Testamento : l'uomo fin da ora può conoscere Iddio.

-Le mie pecorelle conoscono la mia voce-. Giovanni, 10,4 

E del Paraclito Cristo dice : - Voi conoscete lo Spirito Santo, perchè è in voi-,

-Se conoscete me, conoscerete anche il Padre- Giovanni, 14,7

-Chi crede in me, non crede in me, ma in Colui che mi ha mandato; chi vede me vede il Padre ". Giovanni 12,44

Il capo ottavo riporta le parole di Gesù ai farisei : - Voi siete di quaggiù, io sono di lassù; voi siete di questo Mondo, io non sono di questo Mondo. Vi ho detto che morirete nei vostri peccati; se infatti non credete che io sono, morirete nei vostri peccati -.

-Colui che mi ha mandato è con me e non mi ha lasciato solo- Giovanni, 8, 23-28

David Maria Turoldo

"Tempo storico, coscienza storica, condizione umana, memoria, storia, oblio, perdono sullo sfondo della coscienza storica in cui il passato non é separato dal futuro, priorità della relazione del presente con il futuro rispetto alla sua relazione con il passato.

Ci si ricorda senza le cose (Aristotele). Ogni memoria é con il tempo.

La denuncia del carattere seduttivo e ingannatore della immaginazione...é la confusione tra reale e irreale, la tendenza allucinatoria, si direbbe, dell'immaginazione a renderla sospetta...". 

Paul Ricoeur