domenica 28 novembre 2010

973 di 2013 ; il Secondo Avvento

Stefano Armellin con il pezzo 973 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013




Titolo : Il Secondo Avvento. " Poi il Signore Dio piantò un giardino in Eden, a oriente, e vi collocò l'uomo che aveva plasmato. Il Signore Dio fece germogliare dal suolo ogni sorta di alberi graditi alla vista e buoni da mangiare, tra cui l'albero della vita in mezzo al giardino e l'albero della conoscenza del bene e del male.

Un fiume usciva da Eden per irrigare il giardino, poi di lì si divideva e formava quattro corsi. Il primo fiume si chiama Pison: esso scorre intorno a tutto il paese di Avila, dove c'è l'oro e l'oro di quella terra è fine; qui c'è anche la resina odorosa e la pietra d'onice.

Il secondo fiume si chiama Ghicon: esso, scorre intorno a tutto il paese d'Etiopia. Il terzo fiume si chiama Tigri: esso scorre ad oriente di Assur. Il quarto fiume è l'Eufrate.

Il Signore Dio prese l'uomo e lo pose nel giardino di Eden, perchè lo coltivasse e lo custodisse. Il Signore Dio diede questo comando all'uomo: -Tu potrai mangiare di tutti gli alberi del giardino, ma dell'albero della conoscenza del bene e del male non devi mangiare, perchè, quando tu ne mangiassi, certamente moriresti". Genesi, 2, 8-16

Alta Valle Tiberina. "Questi paesi non sono ricchi ma belli. Fiumi che in questa stagione son fossi bianchi e secchi, montagne tosate, rognose, dove la gente semina un grano che vien su rado e povero, insieme a cardi e prumi. Su in alto qualche prato ancora fiorito, qualche torrente che porta più sassi che acqua, qualche pezzo di foresta salvata, non si sa come, dall'accetta di questi montanari nemici degli alberi.

Ogni tanto, la rovina d'un castello, una torre medievale restaurata una casa nera dalla quale escono branchi di bambini meravigliati, un grosso convento nascosto tra gli abeti, una chiesa senza campanile e coll'uscio chiuso. Dappertutto vacche bianche, pecore sudicie, maiali che frugano e brontolano e, di rado, una pastora coi capelli nascosti da un cencio giallo e che cerca di non farsi vedere". Giovanni Papini

"Padre Ernesto Balducci è stato testimonianza del trapasso tra le radici cristiane e l'epoca della modernità, senza nulla rinnegare delle radici e insieme voce innovativa per il mondo ecclesistico. Le incomprensioni con gran parte della Chiesa Cattolica erano state una costante della sua vita di - sacerdote e di monaco-.

S'è detto più volte di lui che fosse un profeta : Io l'ho sempre considerato, più che un profeta, un innovatore...

I mistici e i profeti che non vogliono rompere con l'istituzione si trasformano in innovatori, testimoni oggi di un tempo che sarà". Della Pergola

"Per la dottrina pura, lo Stato si risolve integralmente nel diritto e vi é un'assoluta identità tra Stato e diritto. La moderna società Internazionale é una società che vede come protagonisti non gli individui, i popoli, le nazioni, ma gli Stati, tramite i gruppi di uomini che presiedono al loro governo.

Dalla polis alla civitas, alla repubblica. Stato é, infine una espressione che é sorta e si é diffusa, specialmente dalla seconda metà del XVIII secolo, in funzione di esigenze, di ordine politico e di ordine giuridico delle società nazionali.

Lo Stato é inteso come il governo, ossia il complesso delle autorità che esercitano il potere politico nell'ambito di ciascuna comunità. Per le reti internazionali contano non gli individui privati, ma i governi, che rappresentano uno Stato nei confronti degli altri Stati.

Né va sottovalutato l'impiego frequente delle espressioni Stato e governo come termini sostanzialmente equivalenti, se non addirittura come sinonimi. Malgrado il mutamento di governo, la nazione rimane, con diritti ed obblighi inalterati.

Lo Stato é vincolato dagli impegni assunti da governi che hanno cessato di esistere". Tullio Treves