mercoledì 26 gennaio 2011

1032 di 2013 ; il Profeta

Stefano Armellin con il pezzo 1032 di 2013 
del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013




Titolo : Alexis de Tocqueville 

"L'istituzione e l'organizzazione della democrazia nel Mondo cristiano è il grande problema politico del nostro tempo...
solo la netta distinzione fra la sfera politica e la sfera religiosa, solo l'assoluta autonomia delle due funzioni, può essere il presupposto del loro storico incontro. 

Come la democrazia, per esistere, ha bisogno della libertà, così pure essa ha bisogno di autentiche passioni religiose.

Una democrazia materialistica, fondata cioè o sul mero benessere o su una concezione atea dell'uomo, è una democrazia senza speranza, la religione doveva essere sé stessa per essere utile alla democrazia.

Libere Chiese in libero Stato, forza, sapienza, santità e la necessità di ragionare, nell'ambito di ciascun ordine, secondo criteri ad esso propri, questa la concezione di Tocqueville.

Il socialismo per Tocqueville  ha tre colpe : 

1. Nonostante tutto, non può non fare appello che alle passioni materiali dell'uomo, 

2. al diffuso e smoderato desiderio di una soddisfazione illimitata dei bisogni fisici, 

3. senza essere capace di temperarlo con le passioni forti, con gli entusiasmi autentici, con la generosa dedizione ad ideali, con una reale emancipazione politica di classi sociali...

il socialismo è un attacco alla propietà individuale

il socialismo non può non nutrire una sfiducia profonda per la libertà, per la ragione del singolo individuo, nella misura in cui mira a uno Stato che, nei confronti del cittadino, si affermi come -il suo padrone, il suo precettore, il suo pedagogo- e non può non promuovere una società -in cui lo Stato si incarica di tutto, in cui l'individuo  è nulla-.

Una società in cui viene sostituita -l'assai contestabile saggezza dei governi alla saggezza pratica e interessata dei governati- è per Tocqueville -una società di api e di castori, non di uomini liberi e civili-...

ma - la democrazia vuole l'eguaglianza nella libertà e il socialismo vuole l'eguaglianza nella servitu'-.

Anche Lenin nel 1917 vide che il problema decisivo per la rivoluzione socialista era quello -non di migliorare la macchina dello Stato, ma di demolirla, di distruggerla-". Alexis de Tocqueville



Profilo storico e devozionale della Sindone 2, di Padre Felice Artuso
Il sangue, rosso vivo nella Sindone, appartiene al gruppo AB, presente anche nel miracolo eucaristico di Lanciano (Chieti). 

Le tracce di siero ai margini delle macchie ematiche dipendono dal coagulo del sangue colato. 

Il risultato della datazione del Lenzuolo basata sull’analisi del radiocarbonio non è valida, essendo stata effettuata sul prelievo di tre campioni di stoffa rammendata, alterata dal calore di un incendio, soprattutto inquinata dalla cera, dal sudore, dalle lacrime dei devoti, dalle polveri industriali e dal fumo delle candele e dell’incenso.

Le impronte non sono una pittura, né una scultura di qualche geniale falsario. 

Nei laboratori moderni nessuno riesce a riprodurre gli stessi aspetti anatomici e le stesse caratteristiche ematiche, presenti nella Sindone. 

Occorre quindi ammettere che si tratta di un evento straordinario e inspiegabile. 

Diversi scienziati pensano che fu una proiezione di raggi ultravioletti a formare le impronte. 

Il corpo del defunto, calato nella tomba, a poche ore dalla morte emise un intenso lampo di luce e lasciò nella Sindone le sue impronte. 

Queste confermano i racconti evangelici sulla Passione, morte, sepoltura e risurrezione di Gesù. 

Costituiscono un probante documento della corporatura, del martirio e della morte di Gesù. l’uomo «dei dolori che ben conosce il patire» (Is 53,3). 

Attestano che nella morte traumatica, egli ha conservato una pace sovrana e ha avuto un’accurata sepoltura.

Inducono a meditare sul suo bel fisico, lesionato, torturato e devastato dalla malignità umana. 

Invitano a guardare il suo volto tumefatto che irradia dignità e misericordia. 

Offrono la possibilità di riflettere sul Passaggio di Gesù dalla morte sconvolgente alla vita gloriosa, dalle sofferenze quotidiane alla definitiva vittoria sul male. 

Sollecitano a riconoscere che Dio, avendo condiviso le nostre pene, ci avvolge con il suo amore e ci farà passare dalle ordinarie tribolazioni alla beatitudine eterna. 

Michael Shevack rabbino di New York ha detto: «L’idea che c’è dentro la Sindone è sacra e condivisa da ebrei e cristiani» . segue

Padre Felice Artuso