I Vangeli apocrifi, i Padri della Chiesa e l’antica liturgia pasquale fanno qualche accenno sulla sacra Sindone.
Stando ai frammentari documenti pervenutaci, questa reliquia fu trasferita a Edessa (l’attuale Urfia in Turchia), centro culturale del Cristianesimo siro-aramaico.
Collocata. in una nicchia della grande chiesa di Santa Sofia, è immurata, per impedire le profanazioni iconoclaste.
Nel 525 iniziano i lavori, per restaurare la chiesa, danneggiata da un’alluvione. Si scopre la Sindone, rimasta nascosta.
I cristiani la chiamano Mandylion (fazzoletto), perché ha la forma di una pezzuola quadrangolare in cui si vede il volto di Gesù.
Nel 639 i musulmani occupano la città e permettono ai cristiani di venerare il Mandylion, per non suscitare una rivolta popolare. segue
Padre Felice Artuso