Stefano Armellin con il pezzo 1397 di 2013
del Poema visivo del XXI secolo : IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : Giovani
"La monaca può ungersi con l'unguento della temperanza, dipingersi con il belletto della buona fama ornarsi con la collana della dottrina, gli orecchini della ubbidienza, l'anello della fede, vestirsi del lino della castità e cingersi con la cintura della disciplina.
Molto più rigorose sono le norme che negano alla parola femminile la funzione docente sia in campo culturale che religioso.
Il diritto canonico, l'esegesi, la teologia sono concordi nell'affermare che le donne non possono né insegnare né predicare.
Castità, umiltà, modestia, sobrietà, silenzio, operosità, misericordia, custodia : per secoli le donne si sono sentite ripetere queste parole ". Casagrande
"I figli di San Domenico contro l'esercito spaventoso di tentazioni, di peccati e di eresie che senza posa si aggira insidiosamente attorno alla povera umanità". Raps
"Non si riconosce Israele come Stato, perché gli ebrei non hanno accettato il Cristianesimo come religione". Toaff
"Andremo incontro a violenti conflitti, a catastrofi ecologiche, finché non verrà edificato un Governo del Mondo, l'economia trasformata e la popolazione non incomincerà a diminuire". Alberoni
San Bernardo (1090-1153) a
di Padre Felice Artuso
Bernardo, terzogenito di Tescellino e di Aletta, nobili della Borgogna, nasce a Digione nel castello di Fontaine (Francia).
Frequenta la scuola dei canonici secolari di san Vorles a Châtillon-sur-Seine. Dopo la morte di sua madre entra nel monastero di Cîteaux di recente fondazione e si consacra al Signore.
Munito di un’ampia formazione, convince una trentina di parenti e amici di compiere la sua stessa scelta.
Aumentando le vocazioni, i monaci gli affidano l’incarico di erigere a Clervaux (Chiaravalle) un nuovo monastero.
Assieme a dodici monaci egli si trasferisce in questa località e avvia la fondazione, che diverrà la più celebre dell’Ordine.
Dotato di una distinta intelligenza, di una volontà ferma e di un animo nobile, attrae altri giovani.
Eletto abate, Bernardo esercita quest’ufficio di responsabilità per 38 anni, ossia fino alla morte. Nel corso del suo mandato respinge l’aggiornamento alla Regola benedettina, auspicato da Pietro il Venerabile, abate del monastero di Cluny, personalità di spicco, di talento, di lungimiranza e di virtù. Rifiuta parimenti le accomodanti proposte degli altri abati.
Per impedire l’abbassamento del primitivo fervore, esige una più stretta conformità alla Regola e una severa povertà strutturale.
Si manifesta un infaticabile cercatore di Dio, un insigne contemplativo, un valente annunciatore del Vangelo, uno scrittore formidabile, un deciso difensore della cristologia dei concili ecumenici, un combattente delle eresie del suo tempo, un promotore dell’unità cristiana, un eminente riformatore dei benedettini Cistercensi, un deciso sferzatore del malcostume e uno dei più grandi maestri spirituali del dodicesimo secolo.
Durante il suo governo abbaziale inaugura ben 38 case filiali e stabilisce che i monaci indossino una divisa bianca, per distinguersi dagli altri benedettini, che vestono il tradizionale abito nero.
Negli scritti e nei discorsi teologici, ascetici e mistici, densi di reminiscenze bibliche, egli usa un linguaggio semplice, pratico ed esortativo. Assecondando i suggerimenti dello Spirito, elabora una spiritualità affettiva, in cui medita tutto il percorso temporale di Gesù.
Concentra le sue riflessioni sulle sofferenze che Gesù ha conosciuto dall’infanzia alla morte di Croce. Insegna che con l’incarnazione si è abbassato, si è fatto passibile e ha condiviso le afflizioni della gente. Segue
Padre Felice Artuso
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