venerdì 24 febbraio 2012

1601 a 1601 b - 1602 di 2013

Stefano Armellin con il pezzo 1601 a 1601 b di 2013
del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : Sisto il padre dell'artista a Conegliano;  Guerra Nucleare NO,
Padre perdona loro non sanno quello che fanno!
 il Secondo Avvento con il Beato Bartolo Longo
Stefano Armellin con il pezzo 1602 di 2013 
del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : Santificare il Mondo;
variazione sulla crocifissione di Matthias Grunewald (1523-25)
"San Giovanni Paolo II vuole una mobilitazione dei cattolici di tutto il Mondo

per ottenere il dono della Pace nella giustizia per tutti i popoli e per soccorrere
le vittime della guerra". Accattoli 1991

San Bonaventura da Bagnoregio (1217-1274) c
di Padre Felice Artuso

Sceglie alcuni salmi di lamentazione e compone un Ufficio della Passione del Signore , per educare i frati a condividere le sofferenze di Gesù. Aiuta i cristiani a conoscere l’amore di Dio, resosi visibile nelle piaghe del Crocifisso e tangibile nei palpiti del suo cuore, scrivendo i libri "Lignun Vitae" (l'Albero della Vita), "Vitis Mystica" (la Vite Mistica) e "Itinerarium mentis in Deum" (Il Cammino della mente verso Dio), capolavori di precisione esegetica, teologica, ascetica e mistica medioevale. 

Nell’Albero della Vita, opuscolo tripartito, medita l’incarnazione, la Passione e la glorificazione di Gesù. Raccomanda a tutti di contemplarle con assiduità, per uscire dall’indifferenza e produrre frutti di salvezza. 

Lettore degli scritti mistici di San Bernardo s’immedesima nella ferita del Sacro Cuore, simbolo d’infinito amore e lo invoca, dicendogli: «O Gesù ottimo, il tuo Cuore è un tesoro, è una perla preziosa, che abbiamo trovato nella fossa scavata intorno al tuo corpo. Chi getterà via una tal perla?» . Proseguendo la preghiera, gli chiede di ferirlo nel cuore con le sue ferite e di inebriarlo con il suo sangue. 

Nella Vite Mistica s’ispira alla similitudine evangelica della vite e i tralci (Gv 15,1-11). Paragona la potatura e la floridezza della vite alle ferite salvifiche del Signore, che ci difendono dalle pericoli e ci fanno crescere nelle virtù cristiane. 

Nel Cammino della mente verso Dio indica i passaggi da compiere, per arrivare al graduale distacco dal peccato, alla contemplazione affettiva di Gesù Cristo e alla piena unione con la Santissima Trinità. 

Basa l’ascensione verso Dio sull’intuizione avuta al monte della Verna, dove san Francesco aveva visto il Crocifisso nella forma di un angelo alato e aveva ricevuto da Lui il dono delle stimmate. Servendosi della Sacra Scrittura, spiega che il Verbo incarnato ha assunto la nostra natura di pellegrini, si è reso spregevole sotto il peso del patibolo, si è sacrificato sulla Croce e ci ha giustificato. Chiude il libro con questa esortazione: «Passiamo con Cristo crocifisso da questo mondo al Padre, affinché dopo averlo visto, diciamo con Filippo: ciò mi basta» . Segue

Padre Felice Artuso