Stefano Armellin con il pezzo 1663 di 2013
del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : Lady Gaga "I creativi non devono cambiare le idee alla tecnologia, bensì agli uomini che fanno questa tecno-società". Stefano Armellin, 27 febbraio 1991
Stefano Armellin con il pezzo 1664 di 2013
del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : il Secondo Avvento
del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : il Secondo Avvento
I Sette Fondatori dei Servi di Maria
di padre Felice Artuso
Una tradizione dei Servi di Maria riferisce che i sette fondatori del loro Ordine, Buonfiglio Monaldi, Bonagiunta Manetti, Amedeo Amedei, Manetto Antellese, Uguccione degli Uguccioni, Sostegno dei Sostegni e Alessio Falconieri sono nobili fiorentini. Appartengono alla Compagnia Maggiore dei Laudesi, una confraternita che si dedica alla lode del Signore e alla penitenza. Nella solenne Assunzione di Maria del 1233 hanno un’improvvisa elevazione mistica dentro la Cappella dei Laudesi: vedono che l’effige della Madonna si trasforma, si anima, chiede a loro di abbandonare gli onori temporali, di incrementare le ore di preghiera e di impegnarsi a estinguere l'odio fratricida tra Guelfi e Ghibellini.
Essi obbediscono prontamente al messaggio ricevuto. Con il permesso dal vescovo lasciano i vincoli familiari e si ritirano nella solitudine del Monte Senario, che dista circa diciotto chilometri da Firenze. Qui alloggiano nelle caverne, si nutrono di vegetali, contemplano la Passione di Gesù e le sofferenze di Maria.
Mentre trascorrono un Venerdì Santo, durante la preghiera hanno un’altra visione nella cappella, che essi hanno edificato: vedono che la Madonna segue Gesù, diretto al Calvario e sosta poi davanti a Lui, appeso alla Croce.
Domanda poi a loro di diffondere la memoria dei suoi dolori. Accertata la veridicità della visione, essi fondano l’Ordine dei Servi di Maria. Vestono un saio di color cenere, per evocare le sofferenze e il lutto di Maria presso la Croce di suo figlio, Gesù. Non avendo alcuno statuto giuridico, scelgono di osservare la regola di sant'Agostino e vi aggiungono alcune norme per il loro gruppo. Si dedicano quindi alla lode divina, all’imitazione della fortezza d'animo di Maria davanti al suo Figlio morente. Costruiscono inoltre un ospizio, dove servono i poveri e vivono con le offerte del popolo. Segue
Padre Felice Artuso