Brigida dedica molto tempo allo studio della Bibbia, alla preghiera liturgica, alla lettura dei mistici e al servizio fraterno. Animata da un'ardente carità, intuisce i problemi della gente e cerca di sminuirli.
Si noti che ogni giovedì sera lava i piedi ai poveri, li serve a tavola e li orienta verso Dio. Trascorre tutti i venerdì nella mortificazione e contempla le sofferenze di Gesù crocifisso.
Non rimane sempre chiusa nel monastero, ma si reca spesso in diverse città europee, mentre le donne contemporanee restano abitualmente a casa, intente a cucinare, confezionare i vestiti, rammendarli, sorvegliare i bambini, lavare la biancheria e ordinare l’abitazione.
Incontrando i potenti di questo mondo, esige che essi depongano i dissidi fraterni, abbandonino le frivolezze, annullino le disuguaglianze sociali, si convertano al Signore, partecipino alle sue sofferenze e crescano nella santità.
Tenta di convincer il papa Urbano V di lasciare la residenza di Avignone e di stabilirsi a Roma, dove può svolgere meglio la missione di pastore universale e lenire le afflizioni del popolo.