venerdì 24 settembre 2010

908 di 2013 ; Da Klee ad Armellin

Stefano Armellin con il pezzo 908 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013




Titolo : Da Klee ad Armellin "Nell'inventario autografo delle opere del 1938 sono elencate quasi 500 opere; nel 1939 sono più di 1200; un record quantitativo in tutta la carriera dell'artista.
A dispetto della sofferenza, i dipinti, i fogli colorati e i disegni dal 1937 al 1939 costituiscono il gran finale dell'opera di Klee, che si spense lentamente nei restanti cinque mesi del 1940 in un grandioso accordo di 360 opere, i cui temi prevalenti erano quelli della guerra, della prigionia, della sofferenza. Klee morì il 29 giugno 1940 a Locarno.

Un tempo si rappresentavano le cose visibili sulla terra, la cui vista ci procurava piacere o che avremmo avuto piacere di vedere. Oggi rendiamo evidente la realtà che sta dietro le cose visibili, ed esprimiamo così la convinzione che il mondo visibile è solo un frammento della più vasta totalità cosmica, e, che esistono molte altre segrete realtà.

Le cose hanno un significato più ampio e vario, spesso in apparente contraddizione con l'esperienza razionale di ieri...

Nell'al di qua non mi si può afferrare, ho la mia dimora tanto tra i morti quanto tra i non nati, più vicino del consueto alla creazione ma ancora non abbastanza vicino...

Ciò a cui ambisce l'artista non è raggiungibile in modo naturale e spontaneo, ma solo a costo di duri sforzi.

A volte è un evento insignificante a rendere realizzabile per un artista ciò che egli stesso, e gli altri, considerano come un'opera originale, e non si tratta di ispirazione divina, come spesso viene ritenuto !? non è il mio caso...

il successo è spesso fatto di sforzi e lotte di anni...

il colore mi possiede.Non ho bisogno di tentare di afferrarlo. Mi possiede per sempre, lo so. Ecco il senso di questo momento felice : io e il colore siamo una cosa sola. Sono pittore". Paul Klee

Più approfondisco lo studio dell'arte e più mi rendo conto della difficoltà del pubblico di vedere la realtà per quella che è. Stefano Armellin

"Notate dunque gli effetti dello incivilimento e della corruzione. Notate quanto ella porti per sua natura all'inazione, all'ozio, e alla pigrizia: che anche gli uomini più splendidi e attivi, in questa condizione della società, inclinano naturalmente all'inazione...(476) la causa é la difficoltà o impossibilità di far cose grandi o importanti, e di essere o considerarsi come importante ;

(465) La qual cosa cambia il carattere delle persone, e introduce non solo materialmente, ma radicalmente l'egoismo, anche negli animi più ben fatti.

Anzi principalmente in questi, perché l'egoismo non vi entra come passione bassa e vile, ma come alta e magnanima, cioé come passione di vendetta, e odio de' malvagi e degl'ingrati".

Giacomo Leopardi 2 gennaio 1821