Questa mattina il trattore sta distruggendo l'intero campo d'insalata fronte il mio studio perchè l'insalata non è stata venduta. Ho visto i contadini lavorare questo terreno, inseminarlo, ho visto crescere l'insalata, ed ora la vedo distruggere.
Stefano Armellin, Pompei, 1 agosto 2013
"Caravaggio. Canestro di frutta, risulta evidente come la verità possa essere più forte rappresentando oggetti di quanto lo sia rappresentando figure umane. Conta come il pittore dipinga.
Naturalismo; e questo é il punto di partenza di una rivoluzione visiva per cui tutto é uguale di fronte all'occhio che vede, purché nell'occhio vi sia quella capacità di rappresentazione che nell'arte si chiama forma.
L'importante é la disciplina mentale...per lui l'importante non é rappresentare in maniera minuziosa e dettagliata i particolari, bensì riuscire a rendere monumentale, eroico, anche un soggetto apparentemente insignificante come un canestro pieno di frutta...
C'é, dunque, nel realismo di caravaggio, qualcosa di potentemente cristiano, e cioé la volontà di far trionfare, anche attraverso la violenza, un'immagine straordinaria di verità umana.
Un'umanità che é già divina, e che l'artista rinunciando all'iconografia del divino e conferendo anche a Cristo una dimensione umana piega a farsi testimonianza dell'esistenza di Dio". Vittorio Sgarbi
"1879. A tutt'oggi, non ho trovato miglior definizione dell'arte di questa : L'arte é l'uomo aggiunto alla natura, natura, realtà, verità, ma col significato, il concetto, il carattere che l'artista sa trarne, al quale dà espressione, qu'il degage, che libera e interpreta.
Giugno 1890. Quello che più m'interessa molto, molto di più di tutto il resto nel mio mestiere é il ritratto, il ritratto moderno. Io lo cerco attraverso il colore e non sono certo il solo a intraprendere questa strada.
Vorrei fare dei ritratti che tra un secolo, alla gente di quel tempo, sembreranno delle apparizioni.
Non cerco la somiglianza fotografica, ma un'espressione appassionata". Vincent Van Gogh
Stefano Armellin, Pompei, 1 agosto 2013
"Caravaggio. Canestro di frutta, risulta evidente come la verità possa essere più forte rappresentando oggetti di quanto lo sia rappresentando figure umane. Conta come il pittore dipinga.
Naturalismo; e questo é il punto di partenza di una rivoluzione visiva per cui tutto é uguale di fronte all'occhio che vede, purché nell'occhio vi sia quella capacità di rappresentazione che nell'arte si chiama forma.
L'importante é la disciplina mentale...per lui l'importante non é rappresentare in maniera minuziosa e dettagliata i particolari, bensì riuscire a rendere monumentale, eroico, anche un soggetto apparentemente insignificante come un canestro pieno di frutta...
C'é, dunque, nel realismo di caravaggio, qualcosa di potentemente cristiano, e cioé la volontà di far trionfare, anche attraverso la violenza, un'immagine straordinaria di verità umana.
Un'umanità che é già divina, e che l'artista rinunciando all'iconografia del divino e conferendo anche a Cristo una dimensione umana piega a farsi testimonianza dell'esistenza di Dio". Vittorio Sgarbi
"1879. A tutt'oggi, non ho trovato miglior definizione dell'arte di questa : L'arte é l'uomo aggiunto alla natura, natura, realtà, verità, ma col significato, il concetto, il carattere che l'artista sa trarne, al quale dà espressione, qu'il degage, che libera e interpreta.
Giugno 1890. Quello che più m'interessa molto, molto di più di tutto il resto nel mio mestiere é il ritratto, il ritratto moderno. Io lo cerco attraverso il colore e non sono certo il solo a intraprendere questa strada.
Vorrei fare dei ritratti che tra un secolo, alla gente di quel tempo, sembreranno delle apparizioni.
Non cerco la somiglianza fotografica, ma un'espressione appassionata". Vincent Van Gogh