venerdì 5 agosto 2011

1224 di 2013 ; Giovanni

Stefano Armellin con il pezzo 1224 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1992/2013





Titolo : GIOVANNI : "...Nei Libri Sapienzali é tante volte ripetuto che la Parola dell'uomo può ottenergli la vita o la morte (Prv 13,3; 18,3; 18,21; 21,23; Sir 37,21; Gc 3,2-12).
La Parola di Dio si identifica nei Libri Sapienziali con la Sua sapienza, e anche la parola dell'uomo, a immagine di Dio, é la Sua sapienza: non una sapienza di tipo filosofico, ma una sapienza che é discernimento di ciò che serve per vivere bene, abilità di governo, capacità di artefice, conoscenza (Gn 4,1) delle propietà delle cose (1 Re 3,7-12; 4,9; Es 35,30-35; Sir 38, 4-8).

Infatti si dice indifferentemente che la Parola crea (Sap 9,1; Sir 42,15) e che crea la Sapienza, architetto dell'universo (Prv 8, 27-30; Gb 28, 25-27). 

La personificazione che i Libri Sapienziali fanno della Sapienza (Prv 8-9; Sir 24; Sap 6-9; Gb 28) é così la personificazione della Parola, con la quale si apre il Vangelo di Giovanni.

Questo processo di personificazione é piuttosto tardo, come mostra anche il suo sviluppo attraverso la successione temporale dei libri biblici (il prologo dei Proverbi -Prv 1-9 -chiaramente é stato aggiunto al libro in tempi più recenti).

La personificazione, infatti, é la mitizzazione di un concetto e presuppone quindi l'astratto al quale si applica nel tentativo di renderlo concreto ; l'idea della sapienza divina viene personificata per contrapporla più vivamente alla donna che seducendo conduce -.nelle profondidà dello sceòl- (Prv 9,13-18)".
Sergio Quinzio, Op.Cit. pp. 548-549

"La nostra persona deve sparire di fronte alla onerosa funzione che dobbiamo adempiere". 
San Giovanni Paolo II

"Ora é il momento della qualità e dell'intelligenza...
Direi che siamo entrati in un nuovo periodo artistico in cui forse l'opera dovrà avere ancora maggiori caratteristiche di utilità e universalità.
L'alpinista ha la possibilità di avventurarsi, primo fra tutti, in un nuovo territorio dove devono cambiare i rapporti con la natura e con gli altri". Giuseppe Miotti

E' terminato il 1990 (ma scrivo che sono ancora al 24 dicembre) e chiudo l'agenda per passare ad altra agenda. Ho fatto molto e con la mostra di Natale termino e inizio il nuovo anno nel migliore dei modi. Dopo i trent'anni meglio comprendo e vivo il mio tempo. Nel fare quello che posso per lasciare un buon ricordo e un possibile aiuto, alle generazioni future. Stefano Armellin 1990