mercoledì 9 novembre 2011

1321 di 2013 ; Uomo specchio e racconto di Dio

Stefano Armellin con il pezzo 1321 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993-2013




Titolo : Uomo specchio e racconto di Dio 

" Vanità delle vanità, dice l'Ecclesiaste ( o Qoèlet). Vanità delle vanità. Tutto é vanità.
 ( Ecclesiaste 1,2).
"L'Ecclesiaste é, nei confronti dei Proverbi, l'analogo del secondo racconto che lungo i Libri Storici ripete la narrazione dei fatti guardandoli con occhi diversi.

Come il libro dei Giudici é l'altra faccia del libro di Giosué, contrapponendo un'immagine prevalentemente oscura all'immagine prevalentemente luminosa che Giosué presenta dell'insediamento d'Israele in Canaan, così l'Ecclesiaste contrappone un'immagine disperata alla consolante immagine che della sapienza tradizionale offrono i Proverbi.

Le umiliazioni e le sofferenze non appaiono più, come apparivano nei Proverbi, tragiche eccezioni che dall'esterno minacciano la vita del giusto, normalmente protetto dalla sua sapienza. 

La vita non appare più un orrore soltanto agli occhi di Giobbe che giace pieno di piaghe nella polvere, o al salmista che patisce l'odio e il disprezzo dei nemici:

Appare un orrore allo splendido Salomone che Dio ha riempito di sapienza, di potenza, di piacere, al glorioso -figlio di David, Re a Gerusalemme- (Ecclesiaste 1,1)". Sergio Quinzio Op. Cit.

"Gesù non era venuto per negare la vita ma per dare la sua perché quella dell'uomo divenisse più pura, più bella, più giubilante, più divina. 

Non venne per accrescere la tristezza e i tormenti, ma per togliere il male a chi soffriva, per assaggiare il cibo e il vino dello sposalizio e dell'amicizia per promettere la dolcezza del riso a quelli che piangono...

I figli di San Benedetto erano contadini contemplanti ma divennero, col tempo signori troppo ricchi e potenti. 

Sorsero allora i figlioli di San Francesco e di San Domenico che furono mendicanti apostoli e scesero, poveri, tra i poveri...

i figliuoli di Sant'Ignazio furono maestri e guerrieri come i tempi volevano...

Ma fra tutte le virtù cristiane, che anche i non cristiani lodano, questa dell'obbedienza, é, né tempi moderni, la più malvista...

Ignazio insegna a far tutta la strada che possiamo fare, anche a costo di gran travaglio, colle nostre gambe, e al termine del cammino la gran consolazione non manca mai.

Michelangelo compare ad un tratto, all'improvviso, come un fuoco miracoloso scaturito da una grigia catasta di creature mediocri. 

Vi fu soltanto, in mezzo a questa moltitudine di uomini d'affari e di governo, un uomo di Chiesa, un Frate Bene che visse 60 anni nell'ordine di san Domenico...

colla sola sua presenza e con poche parabole egli tramutò l'animo di chi gli visse intorno e i pochi ricordi della sua vita mortale bastarono a cambiare la civiltà dell'Occidente...". 

Giovanni Papini

"Il Mondo religioso, dunque, é proprio un Mondo a sé; 

un Mondo al di là dell'esperienza scientifica, della contemplazione artistica, del pensamento filosofico, e della regola morale...

La vita religiosa concepisce e compie sintesi tali che sono inconcepibili e impossibili anche alla più temeraria dialettica". Giovanni Papini 1908