Stefano Armellin con il pezzo 1726 di 2013
del Poema visivo del XXI secolo : IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : Sgomento "Non c'é momento in cui la mia poesia non si muova da una ispirazione in qualche modo religiosa, ma nella seconda parte del Sentimento, il segno allucinante della parola del poeta non evoca più se non quel rapporto dell'uomo con leggi inconoscibili del quale é conseguenza la storia, é conseguenza l'operare nei secoli dell'uomo fino a foggiarsi mezzi dei quali ha finito col farsi schiavo, mezzi la cui potenza di più in più lo schiaccia". Giuseppe Ungaretti
Stefano Armellin con il pezzo 1727 di 2013
del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : L' Italia in Croce "Dalla seconda parte del Sentimento partono, perfezionandone l'ispirazione e la forma, i miei libri scritti durante la seconda guerra mondiale e negli anni successivi : Il Dolore, La Terra promessa, Un Grido, Paesaggi, Il taccuino del Vecchio. Ne partono accentuando la perplessità dell'uomo nello scoprirsi coinvolto in un processo sempre più complesso e stritolante, di cui sempre si dovrà ignorare la causa, nel transito terreno". Giuseppe Ungaretti
Stefano Armellin con il pezzo 1728 di 2013
del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : Santa Croce in bianco e nero "Nella seconda parte del Sentimento proprio per le condizioni catastrofiche del Mondo, Michelangelo mi appariva come il simbolo di quel tempo. Il Michelangelo romano, l'architetto, nasce col mettere a contatto, traendo armonia suprema dall'urto, elementi di rovine antiche, di rovine, con altri, contemporanei o direttamente da lui immaginati".
Giuseppe Ungaretti
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