lunedì 11 agosto 2008

130 di 2013 ; Giuda Iscariota

Stefano Armellin con il pezzo 130 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013



Titolo: Giuda Iscariota di Padre Felice Artuso

Giuda constata che Gesù proclama la venuta del Regno di Dio, che ha caratteristiche prevalentemente spirituali, mentre egli desidera che parli di un messianismo unicamente politico.
Chiuso nei suoi obiettivi, non si sintonizza più con il pensiero di Gesù. Si stanca di attendere che egli muti il suo annuncio e i suoi progetti. 

Scoraggiato, si allontana pertanto dal cammino, che Dio gli ha proposto. Esterna il suo sbandamento a Betania nella casa di "Simone il lebbroso" (Mc 14,3; Mt 26,6) o dei fratelli Marta, Maria e Lazzaro (Gv 12,1-11). 

Qui osserva che una certa Maria, si avvicina a Gesù con un vasetto pieno d'unguento pregiato, corrispondente allo stipendio annuale di un bracciante. Nota che, infranto il recipiente, profuma il capo e i piedi di Gesù, poi glieli bacia. Non capisce che ella compie verso di lui alcuni gesti di venerazione, di affetto e di riconoscenza, perché ha intuito che egli è profeta, re, sacerdote e sposo,prossimo alla morte, 

Incapace di entrare nei sentimenti della donna, pensa che ella utilizzi un costoso unguento, il cui valore poteva essere destinato ai poveri. Rileva quindi al gruppo dei presenti, formato dagli apostoli e da altri invitati: «Perché quest'olio profumato non si è venduto per trecento denari e poi darli ai poveri?» (Gv 12,5). 

Gesù, che vede nei cuori di tutti, gradisce i nobili gesti di Maria e non la rimprovera (Mt 26,10). Biasima invece l’inopportuno intervento di Giuda e spiega il senso da attribuire all’unzione della donna: «Lasciala fare, perché lo conservi per la mia sepoltura» (Gv 12,7a). Permetto che Maria mi unga, perché il gradevole profumo mi accompagnerà fino alla mia prossima sepoltura. 

Aggiunge poi che il gesto di lei non va contrapposto al dovere di soccorrere i poveri, bisognosi d’elemosina quotidiana: «I poveri li avete sempre con voi, ma non sempre avete me» (Gv 12,7b). Avrete sempre con voi i poveri, che parteciperanno alla mia sofferenza. Accoglieteli sempre nella vostra comunità e onorateli con il vostro generoso sostegno. 

Tuttavia in questo momento sono io il più povero e il più bisognoso di aiuto, perché sto affrontando il mio esodo pasquale.
 
L'evangelista Giovanni precisa che Giuda ha denigrato Maria e ha distrutto la comunità apostolica, perché era un ladro. Infatti, sottraeva dalla borsa comune le monete del gruppo e le spendeva per assecondare i propri interessi (Gv 12,6). L'avidità ha indotto Giuda all’intransigenza, all’omertà, alla rivendicazione, alla defezione e al crudele tradimento di Gesù. 

Ogni imitatore dell’Iscariota, si oppone alla volontà di Dio, nostro sovrano, ignora i diritti degli altri, si comporta come quei meschini che, puntando sul profitto personale, fomentano ingiustizie e suscitano la disgregazione della propria comunità.


Padre Felice Artuso

" L'esistenza di queste armi (nucleari) ha fatto in modo che per la prima volta nella storia dell'umanità si sia creato un generale consenso sulla necessità della Pace. Ma fintanto che questo consenso non si traduce in un piano che sia in grado di far fronte a ogni pericolo e venga perseguito a vantaggio di tutti, l'aspetto oscuro dei tempi a venire rimane una componente decisiva della realtà..." Canetti.