Stefano Armellin con il pezzo 169 di 2013
del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo: Google The Opera e l'Apocalisse " La prima reazione del Giappone all'urto con l'Occidente avvenne in nome di un -ritorno al passato-. I momenti di crisi favoriscono l'avvento sulla scena della storia dei grandi uomini. Raramente, o forse mai, il Giappone aveva generato un numero così alto di capi efficienti come nel periodo che va dal 1850 al 1890". Hall.
"APOCALISSE...Mistero grandemente stupefacente che richiede intelligenza e sapienza per essere affrontato non può essere la persecuzione dei cristiani da parte della Roma imperiale pagana (se poteva esserli al tempo di Giovanni, lo era comunque, evidentemente, perché la potenza ancora perdurante delle tenebre contraddiceva la fede in Cristo Signore : inizio, questo, di una più spaventosa contraddizione).
Per noi che veniamo dopo duemila anni di abitudine agli orrori della storia post Christum, mistero grandemente stupefacente non può essere neppure il ritorno di neopaganesimi totalitari che rinnovano risapute persecuzioni (la seduzione, non la violenza, é comunque ciò che rende più terribile la persecuzione).
Invece il mistero grandemente stupefacente che richiede intelligenza e sapienza per essere affrontato é che nell'Apocalisse le figure più turpi rappresentano la Chiesa (e non dal punto di vista modernamente moralistico, che lamenta la corruzione spicciola degli uomini di chiesa come se l'eterna reformatio o renovatio ecclesiae potesse risolvere la grande tragedia;
ma dal punto di vista della rivelazione di Dio, che dichiara il fallimento della redenzione). La prostituzione indica, in tutte le Scritture, l'infedeltà religiosa del Popolo di Dio (Lv 17, 7; Ez 16; 23; Os 1-3), mai una generica corruzione -morale-.
E chi, se non la sposa di Dio, può corrompersi nella sua impurità essere - la madre delle prostitute e delle abominazioni della terra ? Chi sta, adesso, vestita di porpora e di scarlatto, scintillante d'oro pietre preziose e perle, con il calice d'oro nella mano, adagiata sui colli di Roma (Apocalisse 17, 9)?
Chi ha regnato in Roma come regina sicura dei suoi titoli di gloria (Apocalisse 18, 7; 3, 17), ostentando il sangue dei martiri che essa stessa ha ucciso (Apocalisse 17, 6; Mt 23, 29-32), piena di traffici, di fasto e di lusso sfrenato (Apocalisse 18, 3; 18, 7)?". Sergio Quinzio, Un commento alla Bibbia, pp. 811-812
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