giovedì 6 novembre 2008

218 di 2013 ; Egoismo e i Giudei

Stefano Armellin con il pezzo 218 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013



Titolo: Egoismo e i Giudei ; I giudei ripudiano e apprezzano il cristianesimo di Padre Felice Artuso

Gli odierni giudei conservano la memoria del loro passato e manifestano una grande vitalità in tutti i settori della vita sociale. Hanno tuttavia cognizioni diverse sulle caratteristiche del Messia e sulle attività, svolte dal cristianesimo.
Alcuni pensano che sia definitivamente scaduto il tempo della venuta messianica e ne cercano delle ragionevoli soluzioni. Altri reputano che il messianismo sia un’ideologia religiosa, che conviene ignorare. Teorizzano quindi un messianismo, che toglie le ingiustizie, abroga le guerre, promuove la fraternità e procura un benessere universale. 

Diversi gruppi ebraici attendono invece l’arrivo di una persona che ha caratteristiche misteriose e imprecisabili . Pensano che dovrebbe giungere di sabato, il giorno del culto, oppure alla fine della storia umana. Allora Dio rivelerà a loro il suo vero volto, indicherà anche a loro un nuovo modo di osservare la Legge mosaica ed essi diverranno più idonei a svolgere la missione ricevuta.
 
In un'intervista Emilio Toaff, già rabbino capo di Roma, riassume così la problematica sul venturo Messia e sull’epoca della fraternità messianica: «Noi ebrei abbiamo un’idea del Messia che non è uguale per tutti. Qualcuno ritiene che sia un uomo, altri invece e sono la maggioranza, che sarà un’epoca. Il Messia è l’epoca Messianica e cioè... ci sarà la pace universale e ci sarà un contatto diretto con Dio» . 

Allora «non ci sarà più differenza fra uomo e uomo, fra popolo e popolo, ma ci sarà la pace universale e tutti gli uomini si riconosceranno figli di Dio, tutti aventi uguale dignità» . 

Secondo l’apostolo Paolo essi conservano ancora un velo steso sui loro cuori, quando leggono le Scritture. Portano in se stessi una tradizione culturale che ottenebra la loro mente ed ostacola il loro cammino verso Dio. 

Nonostante i rilevanti cambiamenti politici e teologici degli ultimi tempi, non comprendono sufficientemente che gli annunci profetici convergono verso Gesù Nazareno e in Lui hanno un’intelligibile realizzazione (2 Cor 3,14-18). Gli evangelisti attestano più volte che Gesù è il Profeta e il Messia d’Israele, che rivela le abitudini di Dio e conduce alla perfezione paradisiaca sia gli ebrei che i gentili.

Padre Felice Artuso

"Con la contrapposizione tra destra e sinistra, la Chiesa é obbligata al silenzio..." Don Gianni Baget Bozzo 1994

"...La Chiesa, infatti, -prefigurata sino dal principio del Mondo, mirabilmente preparata nella storia del popolo di Israele e nell'Antica Alleanza, e istituita -negli ultimi tempi-, é stata manifestata dall'effusione dello Spirito e avrà glorioso compimento alla fine dei secoli...

La convocazione della Chiesa é, per così dire, la reazione di dio di fronte al caos provocato dal peccato. Questa riunificazione si realizza segretamente in seno a tutti i popoli : -Chi teme Dio e pratica la giustizia, a qualunque popolo appartenga é a Lui accetto - (At 10,35).

Con la sua elezione, Israele deve essere il segno della riunione futura di tutte le nazioni...Il compimento della Chiesa -e per suo mezzo del Mondo- nella gloria non avverrà se non attraverso molte prove..." Catechismo della Chiesa Cattolica