martedì 13 gennaio 2009

286 di 2013 ; Pensieri

Stefano Armellin con il pezzo 286 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013




Titolo: Pensieri " La presenza cattolica fu di nuovo ridotta ai minimi termini agli inizi del XIX secolo a causa della bufera giacobina prima e napoleonica poi che avevano devastato quasi tutto ciò che era stato costruito in secoli di lavoro...eppure, è proprio a partire da quel povero "resto" che la Chiesa -per la prima volta nella sua storia- diventa davvero "cattolica", cioè universale, con l'espansione negli ancora vergini territori dell'Africa nera e dell'estremo oriente asiatico...Effetto dell'islamismo è dunque la creazione di una compatta cristianità nell'Europa : e questa parte del Mondo sembra essere oggetto d'attenzione privilegiata e non casuale nei misteriosi piani della Provvidenza".Vittorio Messori.


Bassano del Grappa, martedì 30 gennaio 1996. In trasferimento per il luogo della prossima fiera del libro: Vittorio Veneto. Sosta a Spresiano da mia sorella Paola che é al quarto mese di gravidanza del secondo figlio. Ha un cerchiaggio e necessita di assoluto riposo fino al parto.
Faccio i miei consueti giretti al Centro Biblioteche di Villorba dove trovo un bellissimo libro sul Giudizio di Michelangelo restaurato (Lire 520.000 con il 20% di sconto) lo considero uno strumento di lavoro e preghiera assai utile.
La nuova casa di Paola, Etka e Tamara é confortevole e silenziosa, tranne quando tengono accesa la televisione che sono abituati a vedere. Stefano Armellin


Lo scandalo della croce continua nei secoli b di Padre Felice Artuso

Maometto ripete spesso le erronee convinzioni teologiche che si è fatto su Gesù, sui cristiani e sui giudei. I suoi uditori le memorizzano, le scrivono e le trasmettono ai loro coetanei sotto forma di recita. 

Passati due secoli, alcuni scrittori musulmani redigono e codificano il Corano. Attenendosi alla loro tradizione, vi insistono sulla trascendenza di Dio e vi aggiungono convenienti ampliamenti, adattamenti e modifiche. 

Citiamo le principali espressioni di questo libro, che concerno la nostra argomentazione sulla persona di Gesù e sulla fede dei primi cristiani: «In verità, presso Dio, Gesù è come Adamo: Egli lo creò dalla terra, gli disse: "Si" ed egli fu» (Sura 3,59) . 

«Sono davvero miscredenti quelli che dicono: il Messia, figlio di Maria, è Dio» (Sura 5,17). «O gente del Libro! Non oltrepassate il limite della vostra religione! Il Messia, Gesù, figlio di Maria, non è che il Messaggero di Dio, il Verbo che egli depose in Maria è uno Spirito che proviene da Lui. Credete dunque in Dio e nei suoi messaggeri e non dite “Tre”. Basta! Ciò sarà meglio per voi. In verità, Dio è uno solo: è troppo glorioso per avere un figlio!» (Sura, 4,171). 

«È cosa sconveniente al Dio fare un figlio» (Sura 19,35). «Verso di Lui Dio lo ha innalzato. Egli è il potente e saggio» (Sura, 4,158). Riportiamo anche l’inammissibile e sbagliata opinione, concernente nell’attribuire ai giudei la testimonianza di aver ucciso Gesù: «Abbiamo ucciso il Messia Gesù figlio di Maria, messaggero di Dio! In realtà non l’hanno né ucciso, né crocifisso, ma qualcun altro fu reso ai loro occhi simile a Lui. Quelli poi che sono in disaccordo su questo punto hanno dubbi al riguardo non sanno nulla di preciso e non seguono che una semplice congettura. In verità, essi non lo hanno ucciso, ma Dio lo ha innalzato a sé: Dio è potente e saggio» (Sura, 4,157). 

L’esegesi moderna sui testi evangelici ci offre dei risultati storici decisamente più veri e più obiettivi, rispetto a quelli tramessi dal Corano. Ci induce ad ammettere che il primo e principale responsabile della morte di Gesù fu Ponzio Pilato; seguono altri personaggi di cui sono precisabili i fraintendimenti e i torti commessi. Ci informa anche che Gesù morì davvero sulla Croce. 

Non vi è alcun dubbio da sciogliere. La tesi che fu sostituito da un suo sosia è un’ingegnosa invenzione, scaturita da alcuni vangeli apocrifi o gnostici, scritti tardivi, risalenti al II e al III secolo dell’epoca cristiana. Se i musulmani adottassero il metodo della critica letteraria, riconoscerebbero che la composizione del Corano non costituisce un puro dettato di Dio a Maometto.

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Padre Felice Artuso