in vista dell'Avvento definitivo del Regno di Dio". San Giovanni Paolo II
"Socrate. Per primo proclamò il principio (che noi colleghiamo al Discorso della Montagna), che non bisogna rendere male per male ad alcuno, qualunque male possiamo aver sofferto da lui.
-Ci possono essere delle ragioni per cui un uomo deve aspettare, e non togliersi la vita finché Dio non lo chiami, come sta chiamando me adesso-.
Socrate non é afflitto per la morte, perché é convinto - in primo luogo, che sto andando verso altri dèi che sono saggi e buoni (dei quali son certo come posso esserlo in simili questioni) ed in secondo luogo (benché non ne sia sicuro) verso uomini già morti, che sono migliori di quelli che lascio dietro di me.
Ho buone speranze che al morto resti qualcosa, e qualcosa di assai migliore per il buono che non per il cattivo-.
In uno Stato molto povero non ci sarebbero probabilmente filosofi. Fu l'imperialismo dell'Atene di Pericle che rese possibile agli Ateniesi di studiare la filosofia. I beni intellettuali sono altrettanto costosi delle comodità materiali, e sono ben poco indipendenti dalle condizioni economiche. La scienza richiede biblioteche, laboratori, telescopi, microscopi e così via, e gli uomini di scienza devono ricevere il sostentamento per mezzo del lavoro altrui. Ma per il mistico queste sono tutte sciocchezze. Un sant'uomo dell'India e del Tibet non ha bisogno di alcun apparato". Bertrand Russell
"Non c'é un punto del messaggio cristiano che non sia, per un certo aspetto, una risposta al problema del male". Catechismo della Chiesa Cattolica