giovedì 12 febbraio 2009

316 di 2013 ; Giuseppe Ungaretti

Stefano Armellin con il pezzo 316 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013



Titolo : Giuseppe Ungaretti "La soluzione delle questioni chiave della democrazia, nella teoria e nella pratica, dipende ormai largamente da forze e da processi di matrice regionale e di matrice mondiale". Helod

La tradizione rituale e teologica sul Battesimo b di Padre Felice Artuso

I Padri della Chiesa evocano sovente il significato teologico del rito battesimale. Riportiamo alcune testimonianze. Rivolgendosi ai catecumeni, San Giovanni Crisostomo asserisce: «Quando sarai introdotto alla sacra iniziazione, gli occhi della carne vedono l’acqua, gli occhi della fede scorgono lo spirito; quelli vedono il corpo immerso nell’acqua, questi l’uomo vecchio sepolto; quelli la carne lavata, questi l’anima purificata; quelli il corpo che risale dalle acque, questi scorgono l’uomo nuovo e risplendente che risale da questa sacra purificazione» . 

«E come ora siete oggetto di ammirazione a tutti per la veste splendente ed il fulgore degli abiti mostra la sovrabbondanza della purezza dell’anima che è in voi, così sia coloro che lo saranno prossimamente sia coloro che poco fa sono stati ritenuti degni del dono sia tutti coloro che hanno già approfittato come voi della stessa generosità è giusto che diventino visibili a tutti per la loro ottima condotta ed illumini come fiaccola tutti coloro che li vedono» .
 
San Cirillo di Gerusalemme ricorda ai battezzati: «Appena entrati, avete deposto la tunica… siete rimasti nudi, e in questo stato eravate simili a Cristo nudo sulla croce… Siete quindi stati condotti alla sacra piscina del divino battesimo, come Cristo fu portato dalla Croce alla tomba…Ognuno fu interrogato se credeva nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. 

Recitaste la professione di fede, e poi foste immersi per tre volte nell’acqua e ne usciste; e anche questo per significare simbolicamente i tre giorni che Cristo passò nel sepolcro… L’acqua salutare vi fu insieme tomba e madre» . 

San Leone Magno insegna ai nuovi cristiani: «Tutti coloro che sono stati rigenerati mediante l’acqua e lo Spirito Santo, ripensino bene a chi hanno rinunziato e ricordino l’impegno col quale hanno scosso da se stessi il giogo della tirannica oppressione» . 

San Basilio arguisce: «Noi nel battesimo dell’acqua, che è immagine della croce e della morte, morti al peccato una volta per sempre, custodiamo noi stessi, e non ritorniamo al peccato, ma restiamo viventi per Dio in Cristo Gesù» . 

La liturgia bizantina conserva l’antico rito battesimale. Dispone che la benedizione dell’acqua sia accompagnata con una triplice immersione di una Croce. Prevede che venga letto il brano evangelico della Trasfigurazione, perché i neofiti si lascino trasformare dalla grazia del Signore, rassomiglino sempre meglio a Lui, diventino degli ottimi cittadini e attendano di entrare nella gloria paradisiaca.

A partire dal secolo XII la liturgia romana lascia decadere il rito dell’immersione ed emersione, perché il Battesimo è amministrato ai bambini. Si stabilisce quindi la norma di compiere la triplice infusione dell’acqua sulla testa. 

Non cambia tuttavia il significato teologico del primo sacramento. San Tommaso d’Aquino lo riassume con questa espressione: «Ad ogni battezzato è comunicata la Passione del Signore come se lui stesso avesse sofferto e fosse morto sulla Croce» . 

Basandosi sul patrimonio della tradizione cattolica, il Concilio Ecumenico Vaticano II dichiara: «Per mezzo del Battesimo siamo resi conformi a Cristo… Con questo sacro rito viene rappresentata e prodotta la nostra unione alla morte e risurrezione di Cristo» (LG 7). «Col sacramento del Battesimo…l’uomo è veramente incorporato a Cristo crocifisso e glorificato e viene rigenerato per partecipare alla vita divina» (UR 22). 
segue

Padre Felice Artuso, Direttore spirituale del Gruppo Stati Uniti del Mondo