mercoledì 29 aprile 2009

392 di 2013 ; Giuseppe Ungaretti

Stefano Armellin con il pezzo 392 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013




Titolo : Giuseppe Ungaretti il Porto sepolto, Mariano 29 giugno 1916

Vi arriva il poeta / E poi torna alla luce con i suoi canti / E li disperde //  Di questa poesia /  Mi resta / Quel nulla / Di inesauribile segreto. 

Dove il Porto sepolto siamo noi stessi con le nostre cose più intime e sconosciute. Stefano Armellin

"Mirò tra il 1925 e il 1927 portò a termine oltre 130 dipinti (nei dieci anni precedenti ne aveva realizzati solo un centinaio).

Nel 1927 Mirò trasferì il proprio atelier vicino a quelli di Jean Arp, Max Ernst, Paul Eluard, René Magritte. Nonostante il successo che aveva conquistato nella cerchia degli artisti e degli intellettuali, le numerose personali e collettive, la realizzazione di illustrazioni di libri, scenografie e coreografie, l'artista non riusciva ancora a vivere della sua arte ".

-Fu il periodo in cui scoppio la guerra. Sentivo il bisogno di fuggire. Consapevolmente mi rifugiai in me stesso..." Mirò

Durante la guerra Mirò aveva soprattutto lavorato su carta sia per la scarsità di altri materiali sia perché essa era molto più pratica da trasportare rispetto alle tele.

-Nel caso mi dovessi stabilire in qualche luogo, il mio sogno sarebbe di avere un grandissimo atelier,.. per disporre di spazio sufficiente per molte tele, perché più lavoro più desidero lavorare. Vorrei misurarmi con la ceramica, la scultura, l'acquaforte, avere un torchio e superare, per quanto possibile, i limiti della pittura che ritengo troppo angusti. Desidero anche avvicinarmi alla gente attraverso la pittura, non ho mai smesso di pensarci- Mirò