sabato 5 settembre 2009

521 di 2013 ; La follia della guerra

Stefano Armellin con il pezzo 521 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013





Titolo : La follia della guerra "Pidocchi, ratti, filo spinato, pulci, granate, bombe, cunicoli sotterranei, cadaveri, sangue, liquame, topi, gatti, atiglieria, sozzura, pallottole, mortai, fuoco, acciaio:ecco cos'è la guerra. E' opera del diavolo". Otto Dix


Rouault ripose ogni speranza nella Risurrezione e non nell'Apocalisse, nel Cristo risorto e non nell'immediata trasformazione del Mondo. 

Rouault vuol far risorgere attraverso l'arte l'universo simbolico del cattolicesimo francese e con ciò contribuire a curare le ferite della Grande Guerra. 

Miserere dipinto dal 1916 al 1928. 

L'arte di Rouault racchiude in sè un linguaggio visivo del lutto, un linguaggio che s'arresta davanti alla soglia del misticismo come dell'apocalisse. Catarsi più che elaborazione. Beckmann

"Nell'Islam il filosofo teologo si trova di fronte a facilità e difficoltà diverse da  quelle cui si trova di fronte il suo omologo nel Cristianesimo. 

Averroé é fermamente convinto che, svelando intempestivamente agli ignoranti e ai deboli, il senso esoterico delle prescrizioni e degli insegnamenti della religione, si provocherebbero grandi catastrofi psicologiche e sociali.

Il fedele sciita, a differenza del fedele sunnita, si trova impegnato sulla via spirituale o mistica per il fatto stesso di avere accolto l'insegnamento degli Imam". Corbin