domenica 15 novembre 2009

594 di 2013 ; Hiroshima

Stefano Armellin con il pezzo 594 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013




Titolo : Hiroshima "La storia deve anche registrare il fatto fondamentale che i successi più importanti hanno sempre dimostrato di non potersi ottenere mediante procedure convenzionali". Henri Kissinger

"Tutto avviene tra l'artista e sé stesso nessuno dal di fuori può intervenire è tutto segreto...come la passione che nessuna autorità esterna può giudicare né comprendere...

Quel che egli dice è di una tale intensità che non dovremmo poterla sopportare...".Blanchot

"In Giappone sono gli anziani che guidano il paese. Durante il mio ultimo viaggio laggiù, il più giovane di quelli con cui ho trattato aveva 75 anni. Non credo che questa politica abbia arrecato alcun danno al Giappone in questi ultimi anni". Lee Jacocca 1988

"Bisogna ancora dire che la conoscenza come la rappresenta Einstein è finita, limitata, non realistica. Se l'universo fosse costituito come lo pensava Einstein non esisterebbe, non ci sarebbero elementi concatenati, non ci sarebbe vita.

Invece l'universo di cui noi parliamo è fatto di sistemi che consentono di raggiungere una nuova razionalità, nella quale la ragione non è associata alla certezza e l'aleatorietà è una struttura fondamentale. E' importante che ognuno veda l'universo a modo suo". Ilya Prigogine

L’Ordine sacro
 
Prospetto storico dell’Ordine presbiterale di Padre Felice Artuso


Nell’impero romano l’ordine indicava le varie istituzioni civili. Nel nostro linguaggio esso evoca la precisa collocazione di qualsiasi realtà. Nella teologia sacramentale segnala invece il sacerdozio ministeriale nei suoi tre gradi: episcopato, presbiterato e diaconato. Qui noi ci soffermiamo sulle caratteristiche del presbiterato, che aggrega essenzialmente all’alto ministero episcopale.
 
I sacerdoti ebrei avevano assunto un comportamento simile a quello dei pagani. Donavano a Dio le cose ricevute dal popolo e si preoccupavano di trascorrere una vita agiata. Gesù non appartiene ad una famiglia sacerdotale, né esercita una particolare funzione sacerdotale. 

Possiede un sacerdozio che si distingue chiaramente da quello degli ministri del culto. Non vive nell’indifferenza ai bisogni altrui, ma compie un cammino di totale dedizione a Dio e al prossimo (Fil 2,6-9). 

Rinuncia ai profitti personali e si sacrifica costantemente per fare del bene agli uomini (1Tm 2,6). Rende così un culto assai gradito al Padre celeste, reca servizi gratuiti ai suoi contemporanei e manifesta a loro l’infinito amore di Dio (Gv 10,1-5; 21,15).
 
Prima di separarsi dai suoi discepoli, che ha chiamato a seguirlo e ad impegnarsi nella evangelizzazione, prega il Padre, perché li consacri nella verità rivelata e li abiliti al nuovo culto, che consiste in un olocausto d’amore e in un’offerta di salvezza (Gv 17,17-19). 

Passato alla gloria immortale, intercede presso il Padre, per ottenere la santificazione di tutti i suoi fratelli, devastati dal dominio del peccato (Eb 7,24-25; 1 Gv 2,2). 

Effonde anche lo Spirito Santo che trasforma i credenti, elevandoli a conoscenze sublimi e rinnovandoli interiormente, mentre l’allungamento del tempo logora e invecchia il loro fisico. Imprime in particolare negli ordinati queste tre potestà, che hanno un solido e poco cosciuto legame: spiegare il Vangelo al popolo, celebrare i sacramenti per la comunità radunata e guidarla nel percorso della sua vita. 

Mediante l’imposizione delle mani destina anche i presbiteri ad essere una permanente memoria dello svuotamento, della sofferenza e della gloria di Gesù; inoltre li costituisce strumenti di liberazione dalle oppressioni umane e ambasciatori del progetto salvifico di Dio (1 Cor 4,1; 2 Cor 5,20). 
segue

Padre Felice Artuso