venerdì 20 novembre 2009

599 di 2013 ; Chiesa e utopia

Stefano Armellin con il pezzo 599 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013




Titolo : Chiesa e utopia "il profeta, l'uomo di Dio, è elevato al livello del tempo escatologico, è strappato dai limiti del tempo storico... 

il Dio biblico cambia completamente il senso del Mondo.

E' difficile pensare che tutto ciò che è esistito, esiste ed esisterà è interamente presente innanzi a Dio, fin dal primo inizio della realtà...

Ci troviamo di fronte a un linguaggio che cerca di connotare non le distinte propietà del divino e dell'umano, ma la condizione :il Verbo; e la realtà: il Cristo; della loro unione. 

Questo è uno dei più delicati problemi di tutta la struttura teologica: il problema del rapporto tra il linguaggio biblico e quello dogmatico.

Lo sforzo per elaborare la nozione di diversità di persone nell'unico Dio e di unione tra umano e divino è stato enorme.

Il tradurre in un linguaggio educato dalla filosofia greca il proprium del linguaggio biblico è stato uno sforzo intellettuale, morale, politico persino, grandissimo...

La teologia non può costruirsi che come una teologia storica, cioè come continua lettura del messaggio rivelato a partire dai problemi che la storia ha maturato...

La teologia consiste nel dialogo costante con tutte le nuove prospettive che appaiono sulla scena del Mondo". Don Gianni Baget Bozzo

"La Chiesa confessa che molto giovamento le è venuto e le può venire perfino a motivo della opposizione di quanti la avversano e la perseguitano".Gaudium et Spes

"Tutti i dolori degli altri dobbiamo patirli anche noi. Cristo ha sofferto per l'umanità, ma l'umanità deve soffrire per Cristo". Kafka