mercoledì 21 luglio 2010

843 di 2013 ; A Gianfranco Ravasi

Stefano Armellin con il pezzo 843 di 2013
 delPoema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013


Titolo : A Gianfranco Ravasi,
Ella in prima istanza su intervista pubblicata sul Giornale dell'Arte afferma che la scelta degli artisti per l'edizione vaticana della Biennale 2011 ora al 2013, dipende unicamente da Lei solo.
Adesso parla di una commissione scientifica, con un tema limitato ai primi dieci capitoli della Bibbia. Arduo il compito di selezione pare ristretto a otto artisti in rappresentanza del Mondo di cui due europei! insufficiente il tema.

O si affronta tutta la Bibbia, o si parte da Michelangelo, oppure non ha senso nemmeno fare la selezione.

Non intendo un commento figurativo di ogni versetto o una riproposizione anatomica delle figure michelangiolesche.

Intendo la capacità di generare una nuova visione del Mondo che abbia profonde radici bibliche, per portare il visitatore all'interno della visione di Dio nel Mondo, per ricordare la tensione del Giudizio e quella del Secondo Avvento, insomma degli ultimi tempi.

In più c'è da risolvere l'impasse artistico che da decenni vive la Biennale di Venezia : la mancanza di proposte visive adeguate al Pianeta e all'Umanità del XXI secolo.

Ripeto, non faccia l'errore di considerare la fama internazionale come garanzia di un'opera internazionale (sic). Esempio: il mio coetaneo Maurizio Cattelan ha fama internazionale ed opere super quotate, eppure i risultati visivi (che ci sono) svaniscono davanti a Michelangelo, scompaiono davanti a Picasso.

Perciò, Ravasi, nella selezione chieda sì le opere, sì la fama buona, ma soprattutto l'intera conoscenza della Bibbia applicata alla creazione artistica originale.

La Biennale ha il dovere di dare risposte visive d'avanguardia al Mondo. Quindi, il criterio di selezione degli artisti non può basarsi su una discutibile fama internazionale ma solo sul genius loci non disgiunto da una sincera, per quanto imperfetta, Vocazione cristiana a maggior Gloria di Dio.

Pace e Gioia
Stefano Armellin
Pompei, 21 luglio 2010 aggiornato al 27 ottobre 2011
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Con questa lettera aperta a Gianfranco Ravasi,
Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura
esemplifico meglio la composizione : IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE come risposta dell'Arte sacra contemporanea alla Corte di Strasburgo.

Eccellenza,
Nel giorno di Sant'Agata vergine e martire catanese Vi racconto IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013; annunciata  in tre mostre di successo: nel 1996/1997 a Varazze sv : L'Arte e la Croce; Nel 1997 a Pompei : La Croce ed il Giubileo; Nel 2008 a Pompei : L'Arte e la Croce di Stefano Armellin dedicata a Benedetto XVI.

Non  racconto di voci isolate, bensì di una sempre più grande partecipazione e sensibilità dell'Arte contemporanea all'Avvenimento Cristiano, alla necessità di ricordare quanto noi europei dobbiamo alle Radici Cristiane in Europa.

La vicenda di Strasburgo ci consente di mettere in luce le potenzialità sempre presenti nell'Arte Cristiana, le capacità di essere avanguardia, proprio perchè noi artisti non dimentichiamo, anzi, valorizziamo le nostre profonde Radici Cristiane in Europa.

Con IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE intendo però parlare al pubblico del Mondo e confido nella Vostra premura e attenzione verso quest'impresa della cultura artistica Cristiana che è stata realizzata in Italia e portata a compimento a Pompei all'ombra del Santuario della Beata Vergine del Rosario.

Narrare immagini inedite può sembrare impossibile, ma è esattamente come la maternità di Maria che allora nessuno vedeva ma che già era presente nell'atmosfera di questa Terra. Una Terra oggi sofferente come allora, come duemila anni fa, ma capace di risposte decisive se raccolte nella purezza di una poesia che ha nell'Eterno respiro di Dio la sua permanente fonte di energia.

Perciò Ella può vedere queste linee nel volto degli esseri umani che la circondano, nelle luci della natura, nei libri che ama e nelle Sacre Scritture che spiega a tutti con perizia e competenza. Mi rivolgo ad Ella come un allievo verso un Maestro, mentre a Benedetto XVI (e oggi a Papa Francesco) preferisco rivolgermi come un figlio verso il Padre.

Ella vede già quest'opera come Speranza alle mille tacite richieste di chi non ha voce, di chi non ha forza, di chi non ha cibo e acqua per sostenersi. 

Perchè l'Arte Cristiana non è tale se non diventa voce degli ultimi e accorato richiamo alle forze di questo Mondo per dire quel che la Comunione dei Santi dice da sempre : " Come si spiega che noi con niente abbiamo fatto e facciamo così tanto, mentre voi, forze potenti di questo Mondo, con tanto a vostra disposizione fate così poco ? ".

Ecco che allora IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE diventa Annuncio e possibilità concreta, proprio dal cuore dell'Europa Cristiana, per quella grande idea di promuovere attraverso la riforma
dell'ONU il vitale studio per la Prima Costituzione degli Stati Uniti del Mondo, cioè di una forte ed equilibrata autorità centrale, capace di una mondovisione reale, per superare con successo le gravi emergenze planetarie a tutti i livelli.

Grazie Eccellenza per aver letto queste poche righe che valgono come Invito a Pompei.
Gaudeamus omnes in Domino, diem festum celebrantes sub honore beatae Agathae virginis et martyris: de cuius passione gaudent Angeli et collaudant Filium Dei.

Pace e Gioia in Gesù e Maria
Stefano Armellin
Pompei, 5 febbraio 2010 aggiornato al 25 aprile 2013