Stefano Armellin con il pezzo 749 di 2013
del Poema visivo del XXI secolo : IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : Obed : "...identificare il vero male del sottoproletariato nell'invidia fondata su una sensazione di fallimento e sulla incapacità di affrontare la vita sociale...
...sottolineare in ogni modo possibile quanto sia importante che i genitori (e in particolare i padri) educhino i propri figli (soprattutto maschi) all'arte del vivere sociale, dato che questa responsabilità attualmente viene scaricata ingiustamente sulla madre...
costringere i media, e la televisione in particolare, a intervenire in maniera responsabile a fianco dei genitori nell'educazione dei figli. Come comprese Walt Disney, nella nostra società i mass media e lo spettacolo sono i principali e i più persuasivi strumenti educativi.
I mass-media sono in gran parte responsabili del deterioramento dello spirito umano degli ultimi decenni, e in particolare sono responsabili della degradazione che ha colpito coloro i quali, essendo privi di altri esempi, sono i più esposti alle loro lusinghe...
Aiutare la gente a sviluppare le proprie capacità.
Non è improbabile che la nuova frontiera del XXI secolo sia il rifiuto dell'attuale -e degradato- sistema morale e culturale (come afferma il Poema visivo del XXI secolo di Stefano Armellin NdA)...
Sia nella sfera politica che in quella intellettuale, la questione centrale dei giorni nostri si è sempre più spostata dai problemi economici e politici a quelli culturali.
Nella democrazia la tirannia della maggioranza non è meno pericolosa per le minoranze e gli individui di quanto lo sia quella di un singolo dittatore.
Tutti gli uomini possono peccare; mai fidarsi di chi abbia un potere eccessivo: mai fidarsi di nessuna Istituzione; attualmente i mass-media occupano una posizione centrale nell'esercizio della maggior parte delle forme di potere". Novak
"Leonardo 1452/1519. Allora come adesso, le opere d'arte venivano giudicate dai profani secondo la loro somiglianza con il vero. Nell'ultima cena Leonardo non trovò necessario sacrificare la correttezza del disegno o l'esattezza dell'osservazione alle esigenze della composizione.
Monna Lisa, Gioconda, 1502 circa ciò che colpisce in primo luogo é l'intensa vitalità con cui Lisa ci appare: essa sembra veramente guardarci e pensare. Come un essere vivente, sembra mutare sotto i nostri occhi e risultare un po' diversa ogni volta che torniamo a guardarla.
Perfino davanti alle fotografie del quadro proviamo questa strana impressione che tuttavia, dinanzi all'originale diventa quasi soprannaturale.
E' un'impressione misteriosa che ogni grande opera d'arte ci comunica...il pittore deve lasciare allo spettatore qualcosa da indovinare". Gombrich
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