Stefano Armellin con il pezzo 860 di 2013
del poema visivo del XXI secolo : IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : Il Secondo Avvento: Dio non è infedele."Tuttavia la Parola di Dio non è venuta meno. Infatti non tutti i discendenti di Israele sono Israele, né per il fatto di essere discendenza di Abramo sono tutti suoi figli. No, ma: in Isacco ti sarà data una discendenza, cioè: non sono considerati figli di Dio i figli della carne, ma come discendenza sono considerati solo i figli della promessa.
Queste infatti sono le parole della promessa : Io verrò in questo tempo e Sara avrà un figlio. E non è tutto; c'è anche Rebecca che ebbe figli da un solo uomo, Isacco nostro padre: quando essi ancora non eran nati e nulla avevano fatto di bene e di male - perchè rimanesse fermo il disegno divino fondato sull'elezione non in base alle opere, ma alla volontà di Colui che chiama - le fu dichiarato : il maggiore sarà sottomesso al minore, come sta scritto . Ho amato Giacobbe e ho odiato Esaù".
San Paolo, Lettera ai Romani, 9, 6-12
"Tutte le religioni nascono con i sacrifici umani, che anche la Bibbia conosce, nel caso di Jefte e soprattutto in quello di Abramo.
Ogni religione é una pratica di redenzione, e ogni religione consiste in sacrifici. Paolo non ha fatto altro che inserire il Cristianesimo nella tradizione religiosa dell'umanità, impostandovi il trinomio :
1. Peccato
2. Redenzione
3. Sacrificio
Il peccato é la forma che meglio esprime la relazione tra l'uomo e Dio in quanto diversi l'uno dall'altro, e fonda così, al massimo grado, la distinzione tra il divino e l'umano, eliminando in radice ogni possibilità di panteismo.
Questa é l'eredità di Paolo che salvando i temi religiosi del peccato, del sacrificio e della redenzione ha impedito che l'incontro della Fede Cristiana con la metafisica greca divenisse un'inserzione del Cristianesimo nel pensiero filosofico greco.
E' la centralità del Cristianesimo nella storia, cioé l'impossibilità delle forze storiche (politiche, economiche, culturali) di essere neutrali rispetto ad esso. La persecuzione é sempre proporzionale alla influenza esercitata dal Cristianesimo". Gianni Baget Bozzo
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