Secondo la Leggenda Maggiore del domenicano Raimondo da Capua, la domenica delle Palme del 1375 Caterina vede Gesù, confitto in Croce e avvolto in un’intensa luce. Nota che con cinque raggi, provenienti dalle sue ferite, imprime a lei le stimmate visibili.
Prova un dolore immenso, ma lo accetta, senza preoccuparsi.
Restia all’esibizionismo spirituale, supplica poi Gesù di toglierle questi segni esteriori.
Egli accondiscende immediatamente alla sua domanda.
Cancella subito le stimmate sul suo corpo e le lascia il dolore delle ferite, che la infiammano di tanto amore.
Alcuni dubitano sulla veridicità dei fenomeni mistici di Caterina e le causano tante difficoltà.
Lei non si difende, né obietta alle loro ipotesi.
Preferisce tacere, sopportare, soffrire e s’immolarsi. Raggiunti i 33 anni, l’età del Signore, muore nel convento domenicano di Santa Maria sopra Minerva (Roma). Sul suo corpo riappaiono le stimmate, che suscitano nei testimoni tanta meraviglia. Gli artisti si compiacciono di raffigurare Caterina con la corona di spine sulla testa e con le ferite sulle mani e sui piedi . Segue
Padre Felice Artuso