lunedì 25 ottobre 2010

938 di 2013 ; Imitazione di Cristo

Stefano Armellin con il pezzo 938 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013




Titolo : Imitazione di Cristo. Raccomandazioni e saluti. "Vi raccomando Febe, nostra sorella, diaconessa della Chiesa di Cencre: ricevetela nel Signore, come si conviene ai credenti, e assistetela in qualunque cosa abbia bisogno; anch'essa infatti ha protetto molti, e anche me stesso.

Salutate Prisca e Aquila, miei collaboratori in Cristo Gesù; per salvarmi la vita essi hanno rischiato la loro testa, e ad essi non io soltanto sono grato, ma tutte le Chiese dei Gentili; salutate anche la comunità che si riunisce nella loro casa.

Salutate il mio caro Epèneto, primizia dell'Asia per Cristo. Salutate Maria, che ha faticato molto per voi. Salutate Andronico e Giunia, miei parenti e compagni di prigionia; sono degli apostoli insigni che erano in Cristo già prima di me. Salutate Ampliato, mio diletto nel Signore. Salutate Urbano, nostro collaboratore in Cristo, e il mio caro Stachi. Salutate Apelle che ha dato buona prova in Cristo. Salutate i familiari di Aristobulo. Salutate Erodione, mio parente". 
San Paolo, Lettera ai Romani, 16, 1-11

"Ché non è danno pari al tempo perso...

Le favole del Mondo m'hanno tolto il tempo dato a contemplare Iddio...

L'anima mia che con la morte parla...

Ogni cosa a morte arriva". Michelangelo

"Tristo è quel discepolo che non avanza il suo maestro". Leonardo da Vinci

"Il segreto dell'artista consiste nel compiere tanto bene il proprio lavoro che quasi ci dimentichiamo di domandare quali fossero in origine le sue intenzioni, tanta è l'ammirazione che il risultato ci ispira...

Anche quando gli incarichi precisi si fecero più rari, rimase uno stuolo di problemi nella cui soluzione l'artista poteva dispiegare la sua maestria. Là dove tali problemi non erano posti dalla comunità venivano posti dalla tradizione". Gombrich

"La società ecclesiale cristiana non si pone semplicemente come una civiltà nella storia, ma come intervento della Provvidenza divina e continuazione di Cristo. Il disegno fondamentale è dunque in larga misura trascendente, e ciò troppo spesso sfugge a coloro che non sono in unione con Cristo: ma per fortuna non sfugge ai Santi". Guerritore

"Si deve dire, purtroppo, che la mancata difesa del Cristianesimo è avvenuta per oscuramento della Fede nel cuore di molti". Don Gianni Baget Bozzo

Al Rettore del Santuario della Madonna della Guardia di Genova

La proposta mostra Anno Santo, va interpretata come un momento di gioia dell'arte europea. Una testimonianza che si evolve quotidianamente nel confronto fra il divino e l'umano. Propongo una singolare riflessione visiva sulla Croce e sulla persona umana del nostro tempo...

Bisogna conoscere bene tutto quanto si trova sulla soglia per varcarla. Descrivo quindi questo confine, questo limite...

E' una mostra nuova.

Nel 1997 al Pontificio Santuario di Pompei con un notevole anticipo sui tempi, ho esposto l'Opera d'arte più singolare di questo Anno Santo 2000. Si tratta di risolvere quotidianamente il tema alto, gioioso e spinoso, del confronto fra la persona e Dio, fra l'Occidente e il cattolicesimo.

I miei colleghi non credenti arrivano ugualmente a testimoniare quella particolare caratteristica del nostro tempo che é : L'assenza di Dio e l'indifferenza di Dio verso di noi.

Le loro opere non si risolvono in una preghiera, in una speranza, ma bensì rimangono assai sofferte, chiuse, prigioniere della solitudine dell'individuo che non dialoga più con Dio.

Al contrario la mia vocazione artistica m'impone di fare sentire la vicinanza di Dio alla persona del nostro tempo. Le immagini che ho prodotto sono una traccia di un percorso dello Spirito.

L'Opera non é un fine ma un mezzo per continuare a parlare con il Cielo, con gioia e fiducia. Dal punto di vista compositivo, maggiore é l'esposizione delle immagini, migliore é il risultato percettivo.

Per la cronaca, a Pompei nel novembre 1997 ho esposto 182 opere, 144 foto, 33 tavole di testo, 1 scultura.

La mostra alla Madonna della Guardia di Genova può essere interlocutoria, di passaggio, ad una vasta mostra a Roma come auspico da anni nei miei scritti.

Ancora una volta nella storia universale dell'arte siamo riusciti a produrre una sintesi idonea al nostro tempo. La centralità del fatto cristiano é evidente.

Ho conseguito questo risultato grazie allo sforzo di molti miei predecessori. Mi auguro quindi di avere generato le premesse creative affinché altri possano riuscire a varcare la soglia. Infatti il limite dell'arte mia é il documento visivo di tutto quanto oggi accade nel Mondo sulla soglia.

Non credo di avere la forza e gli anni a disposizione per andare oltre.

Stefano Armellin 22 gennaio 2000

E invece son andato oltre. Stefano Armellin, Pompei, mercoledì 18 febbraio 2015