A ogni perdita di equilibrio: sistemi fisici, invece di creare maggiore disordine, reagiscono riconquistando stabilità in forme sempre più complesse e avanzate". Prigogine
"Warhol (1926-1987) dopo la pittura. I nostri sono gli anni di un'estetica seconda, in cui più che mettere in evidenza immagini é importante mettere in evidenza l'immagine,, in cui comunicare importa solo se l'oggetto della comunicazione siamo noi stessi...
Apparire prima di essere...
Nella nostra civiltà l'apparenza é l'elemento fondamentale, coincide con la sostanza...
La negazione dell'artista come artefice, ma anche la dimostrazione di come la nostra civiltà, perduto Dio, e perduto anche l'uomo come individuo, sia fatta soprattutto di prodotti industriali, di icone pubblicitarie, di immagini stereotipate che hanno negato la bellezza classica per sostituirla con l'esigenza di rendere tutto mercato". Vittorio Sgarbi
"C'é un legame importante tra la dimensione della conoscenza della Prima critica che determina l'oggetto attraverso categorie, e la dimensione della riflessione estetica della Terza critica di Kant.
L'immagine come supplenza dell'invisibile da cui emerge.
Il linguaggio é insieme condizione e limite, ciò che svela e ciò che copre...é il linguaggio che configura per noi il rapporto tra visibile e invisibile, tra corpo e senso, tra carne e idealità, tra immanenza e trascendenza". Boruti
"Warhol (1926-1987) dopo la pittura. I nostri sono gli anni di un'estetica seconda, in cui più che mettere in evidenza immagini é importante mettere in evidenza l'immagine,, in cui comunicare importa solo se l'oggetto della comunicazione siamo noi stessi...
Apparire prima di essere...
Nella nostra civiltà l'apparenza é l'elemento fondamentale, coincide con la sostanza...
La negazione dell'artista come artefice, ma anche la dimostrazione di come la nostra civiltà, perduto Dio, e perduto anche l'uomo come individuo, sia fatta soprattutto di prodotti industriali, di icone pubblicitarie, di immagini stereotipate che hanno negato la bellezza classica per sostituirla con l'esigenza di rendere tutto mercato". Vittorio Sgarbi
"C'é un legame importante tra la dimensione della conoscenza della Prima critica che determina l'oggetto attraverso categorie, e la dimensione della riflessione estetica della Terza critica di Kant.
L'immagine come supplenza dell'invisibile da cui emerge.
Il linguaggio é insieme condizione e limite, ciò che svela e ciò che copre...é il linguaggio che configura per noi il rapporto tra visibile e invisibile, tra corpo e senso, tra carne e idealità, tra immanenza e trascendenza". Boruti